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(Adnkronos) - La lista presentata nella circoscrizione di Foggia da Forza Italia per le elezioni regionali in Puglia (23 e 24 novembre) "è stata dichiarata non valida". Lo riferisce il comitato di Luigi Lobuono, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia. "Il partito ha già provveduto a controdedurre e lunedì mattina ci sarà un chiarimento con la Commissione elettorale circoscrizionale", viene spiegato. Inoltre si precisa che "le liste che sostengono il candidato presidente del centrodestra, Luigi Lobuono sono quattro: "Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega Puglia, Noi Moderati". Infatti la lista "'La Puglia con noi' è stata attinta dal provvedimento di annullamento". Sulla sesta lista, Italia Liberale, vengono preannunciati aggiornamenti.
(Adnkronos) - "Non bisogna mai dimenticarsi del passato, da dove si arriva. Serve per guardare al futuro e per restare con i piedi per terra, perchè quando si sale tanto in alto e poi si cade ci si fa ancora più male. Questo non vuol tornare a fare solo quello che facevamo in passato, e cioè gli adempimenti, ma piuttosto guardare alle nuove sfide". Così Rosario De Luca, presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, intervenendo alla convention nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli, che celebra i 60 anni del consiglio nazionale dei professionisti.
(Adnkronos) - "Se c'è un mercato che è fortemente in salute è proprio quello della second hand, il mercato dell'usato. Da 11 anni collaboriamo con Bva Doxa per un osservatorio sulla second hand che ogni anno ci fa scoprire un mondo che è in continua espansione ed evoluzione. Solo l'anno scorso, nel 2024, ben il 63% degli italiani si sono dati alla second hand per comprare o per vendere. Il settore ha rappresentato ben 27 miliardi di giro d'affari". Così Giuseppe Pasceri, Ceo Subito.it, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. Tra l'altro "questi 27 miliardi per la prima volta hanno visto l'online superare l'offline. Siamo passati dal 30% circa dell'online nel 2014 fino al 54% dell'online sull'offline". "Se poi pensiamo alle motivazioni che spingono gli italiani a fare questa scelta, sicuramente in primis c'è il risparmio ma è molto interessante vedere come la riduzione degli sprechi diventi un fattore motivante di primissimo piano e poi c'è il guadagno, che è comunque visto come un aspetto importante", aggiunge.