ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - È sotto sequestro la villa di Alberoro, frazione del comune di Monte San Savino (Arezzo), dove una donna di 66 anni è morta improvvisamente e il marito, 69 anni, è stato ricoverato in ospedale con sintomi compatibili con un’intossicazione. La Procura di Arezzo ha aperto un'inchiesta per chiarire se all'origine del dramma possa esserci un avvelenamento accidentale dovuto a una sostanza usata per la disinfestazione dai tarli, effettuata da una ditta specializzata nei giorni precedenti. Al momento non esistono elementi che provino un nesso diretto tra la morte della donna e i lavori di disinfestazione, ma gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Marco Dioni, intendono fare piena luce sulla vicenda. Non è esclusa la riesumazione della salma per eseguire l'autopsia e i necessari esami tossicologici, che potrebbero chiarire se l’esposizione al pesticida antitarlo abbia avuto un ruolo nel decesso. La tragedia è iniziata domenica 26 ottobre, quando la donna ha accusato forti disturbi – nausea e vomito – prima di morire per arresto cardiaco nella propria abitazione. In un primo momento la morte era stata attribuita a un infarto, anche in considerazione di alcune patologie pregresse, e non era stato ipotizzato nulla di anomalo. La salma è stata sepolta due giorni dopo, martedì 28, al cimitero di Montagnano. Poche ore più tardi, tuttavia, anche il marito – un noto imprenditore orafo aretino – ha cominciato a sentirsi male, manifestando sintomi simili. Dopo un primo accesso al pronto soccorso, giovedì 30 ottobre le sue condizioni si sono aggravate, rendendo necessario il ricovero all'ospedale San Donato di Arezzo, dove è stato sottoposto a ossigenoterapia e ad altre cure. Le sue condizioni, riferiscono i medici, sono in miglioramento. La possibile correlazione con i lavori di disinfestazione è emersa solo dopo il secondo malore dell’uomo, quando il personale sanitario ha segnalato il caso alla procura. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno effettuato rilievi nella villa, e la squadra mobile della questura di Arezzo, diretta dal dottor Davide Comito, che sta acquisendo documentazione clinica e tecnica per ricostruire i fatti. Le indagini, ancora in una fase preliminare, puntano a verificare il tipo di sostanza impiegata dalla ditta, le modalità del trattamento e la possibile dispersione di vapori tossici nell’ambiente domestico. Tra le ipotesi di reato al vaglio della magistratura figurano lesioni colpose e omicidio colposo, in attesa che gli accertamenti scientifici possano stabilire se si sia trattato di una tragica fatalità o di un caso di negligenza professionale.
(Adnkronos) - "Serve avere una visione per il futuro del Paese e secondo noi la storia industriale che ci ha contraddistinto è quello su cui bisogna puntare, il famoso Made in Italy che ci ha resi conosciuti in tutto il mondo. E oggi qui abbiamo 25 delle nostre maggiori eccellenze a livello mondiale che hanno ritenuto di legare questo loro brand a questo momento celebrativo. Servono investimenti che non devono andare solo sulle macchine, come già si sta parlando in questa prossima legge di bilancio, ma noi sosteniamo che altrettanta attenzione vada data alle competenze". Così, a margine dell'assemblea per gli 80 anni di Federmanager, Mario Cardoni, direttore generale della Federazione, conversando con Adnkronos/Labitalia. "Abbiamo bisogno -ha ribadito Cardoni- di imprese maggiormente managerializzate, oggi ne abbiamo solo un 5%. Perché è questo che fa la differenza, quindi le macchine da solo non danno quella crescita valoriale che invece un sistema organizzato, guidato, in modo consapevole e professionale può dare". Così, a margine dell'assemblea per gli 80 anni di Federmanager, Mario Cardoni, direttore generale della Federazione, conversando con Adnkronos/Labitalia. E ancora, secondo il direttore generale di Federmanager, serve "uno Stato più leggero, in cui la fiscalità sia meno pesante e sia più equamente distribuita. Abbiamo un problema dell'evasione che continua ad essere molto serio, molto importante e questo mette un po' in difficoltà anche il sistema dei servizi pubblici, come la sanità e potremmo avere in prospettiva anche dei seri problemi sul piano previdenziale".
(Adnkronos) - "La Luiss è impegnata da anni nello studio e nella formazione per migliorare le competenze nella gestione energetica, per accompagnare lo sviluppo delle imprese e di tutti gli attori alla transizione energetica. Abbiamo lavorato con grande interesse al tema della povertà energetica perché, un'altra delle caratteristiche della nostra università è quella di impegnarsi anche per miglioramento dei risultati delle condizioni ambientali e sociali. Per noi contribuire a un argomento di così grande rilievo è stato molto significativo.” Lo ha detto Matteo Caroli, professore di gestione sostenibile delle imprese dell’università Luiss, intervenuto alla presentazione del primo volume sulla povertà energetica, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss, nel Campus dell’Ateneo.