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(Adnkronos) - Decima tappa per il Tour de France 2025. La Grande Boucle torna in strada oggi, lunedì 14 luglio, in occasione della festa nazionale francese, che coincide con la prima tappa di montagna della nuova edizione. Proprio per questo si corre eccezionalmente di lunedì, con il giorno di riposo spostato a domani e gli organizzatori hanno pensato a una frazione 'speciale'. Il percorso va infatti da Ennezat al Mont-Dore Puy de Sancy, un arrivo inedito nella storia della corsa e che segna una prima volta, e conta un totale di 165,3 chilometri. Ecco orario, percorso e dove vedere la tappa di oggi in tv (anche in chiaro) e streaming. La decima tappa del Tour de France 2025 è la prima di montagna, sebbene per ora si tratti solo di 'media montagna'. Il percorso, che va da Ennezat all'inedito Mont-Dore Puy de Sancy presenta ben otto GPM, di cui sette di seconda categoria e uno di terza. Il primo, a Côte de Loubeyrat, è posto a soli 11,8 chilometri dalla partenza, mentre l'ultimo si trova proprio all'arrivo. Tra il primo e il secondo GPM i ciclisti arriveranno anche ad uno Sprint intermedio, a Durtol, al chilometro 44,4. I corridori affronteranno un dislivello positivo complessivo di circa 4450 metri. Il Tour de France 2025 sarà visibile in diretta (in chiaro) su Rai 2, con il collegamento previsto - a seconda delle tappe - tra le 14 e le 15. La decima tappa di oggi inizierà intorno alle 13.10, con l'arrivo previsto alle 17.25. Frazioni complete disponibili in diretta su Discovery+ ed Eurosport, visibile su Tim Vision, Dazn e Amazon Prime Video.
(Adnkronos) - “Di fronte alla notizia della decisione di Trump di introdurre dazi del 30% sulle esportazioni dell'Ue verso gli Usa, non possiamo che essere preoccupati e allarmati. Attendiamo di capire nella pratica come potranno essere applicati dall’1 agosto, ma ci sentiamo di ripetere, come già detto in altre occasioni, che l’Europa deve evitare di arrivare allo scontro di dazi contro dazi che non gioverebbe a nessuno. Fermezza, calma e diplomazia credo siano le risposte migliori all’ ennesimo attacco della presidenza Usa a tutto il sistema produttivo europeo che sarebbe pesantemente colpito dall’applicazione della misura, compreso il settore del legno-arredo che ha, proprio negli Usa, il secondo mercato di export. L’Europa tutta e il nostro Governo devono aver ben presente che non difendere le nostre imprese adesso potrebbe avere come conseguenza la desertificazione industriale del Vecchio Continente”. Così Claudio Feltrin presidente di FederlegnoArredo.
(Adnkronos) - L’88% degli italiani ritiene importante integrare fonti rinnovabili nei propri sistemi di riscaldamento domestico. Un dato che conferma la crescente attenzione verso tecnologie capaci di coniugare rispetto ambientale, risparmio e comfort abitativo. Sono i dati della recente indagine Bva Doxa per Ariston, condotta su un campione rappresentativo di cittadini italiani tra i 25 e i 64 anni; analizzando le percezioni e le preferenze degli italiani riguardo agli impianti di riscaldamento. Secondo lo studio, in particolare, il 58% degli intervistati individua nelle pompe di calore e nei sistemi ibridi le soluzioni ideali, in sostituzione delle caldaie tradizionali, mentre il 68% identifica l’efficienza energetica come il criterio principale nella scelta di un nuovo impianto. Ulteriormente, il 37% si orienta verso i sistemi ibridi, apprezzandone la versatilità, mentre un aggiuntivo 21% predilige pompe di calore autonome. Scelte che dimostrano come il tema della sostenibilità sia ormai radicato nella nostra quotidianità, anche grazie a una forte fiducia nella tecnologia: l’86% reputa questi impianti affidabili, e il 77% è convinto che garantiscano un comfort superiore rispetto ai sistemi convenzionali. Ma l’interesse non si ferma al solo aspetto ambientale. L’innovazione è sempre più vista come un’opportunità di valorizzazione economica del proprio immobile: l’85% del campione riconosce che l’adozione di un impianto innovativo può accrescere il valore della casa. Un investimento consapevole, dunque, che riflette una nuova sensibilità verso l’efficienza energetica come leva concreta di risparmio e miglioramento della qualità della vita. Tuttavia, permangono alcune barriere: il costo iniziale elevato è percepito come ostacolo dal 66% degli italiani, seguito dalla difficoltà di installazione (32%) e dalla scarsa conoscenza degli incentivi disponibili (30%).