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(Adnkronos) - Si è aperto oggi a Roma il Congresso nazionale Siaarti - ICare 2025, appuntamento annuale di riferimento per anestesisti e rianimatori italiani, che quest'anno riunisce oltre 2.800 partecipanti per 3 giornate di confronto scientifico, formazione e dialogo con le istituzioni. "ICare non è solo un congresso, ma un laboratorio di idee che unisce innovazione tecnologica, formazione e valori etici", ha affermato nel suo saluto inaugurale Elena Bignami, presidente della Società italiana di anestesia rianimazione e terapia intensiva e del dolore. "Il nostro obiettivo è costruire un futuro della terapia intensiva in cui la tecnologia amplifichi, e non sostituisca, la relazione umana con il paziente. Anche in questa occasione, la terza da quest'anno in un congresso Siaarti - ha sottolineato - abbiamo allestito un'intera area dedicata ai bimbi con babysitter per sostenere la partecipazione delle nostre colleghe e colleghi con figli. Infine, in un'ottica di sostenibilità abbiamo aderito a Food for Good: tutto il cibo non consumato verrà ritirato e destinato ai più bisognosi". Quest'anno ICare "ha registrato quasi 2.900 partecipanti pre-registrati (56% donne, 44% uomini), con 126 sessioni istituzionali e 39 sponsorizzate, per un totale di 165 momenti formativi e 312 relatori (un terzo le donne) - ha elencato Franco Marinangeli, responsabile del Comitato congressi Siaarti - Gli abstract ricevuti sono 274, di cui 236 accettati. Le sessioni pratiche del Coagulation Lab e del Sim Lab hanno superato i numeri di iscrizione delle passate edizioni. Sul fronte industriale, sono presenti 90 aziende sponsor in un'area di oltre 1.000 mq". Durante la cerimonia - informa una nota - una lecture inaugurale ha visto protagonisti Maurizia Cacciatori, ex capitana della Nazionale italiana pallavolo, e Christian Coletto, Pictet Asset Management. Cacciatori ha posto al centro del suo intervento il valore del lavoro in team come chiave del successo, nello sport come nella vita professionale. "Gli obiettivi di squadra sono sempre superiori a quelli individuali - ha affermato l'atleta - Chi sa adattarsi al proprio ruolo, leggere la situazione e supportare i compagni fa davvero la differenza". Cacciatori ha sottolineato come il lavoro di squadra non sia solo una strategia, ma una competenza che si costruisce nel tempo. "Quando sono uscita di casa non avevo idea di cosa significasse collaborare - ha spiegato - ma ho imparato che lavorare in modo orizzontale è una skill che fa la differenza: significa credere nel gruppo, condividere un obiettivo e impegnarsi insieme per raggiungerlo". Per lei "una squadra non è una famiglia, non è un gruppo di amici: è un insieme di persone che hanno un obiettivo chiaro e condiviso. Si indossa la stessa maglia e per quell'obiettivo si dà tutto". Il segreto, ha concluso, sta nel riconoscere il valore del noi rispetto all'io: "Fare squadra è l'arma vincente". Un messaggio che anche gli anestesisti-rianimatori italiani si sono sentiti di condividere. Coletto ha parlato di futuro, megatrend e grandi cambiamenti, sottolineando quanto possano essere significativi anche soltanto 60 secondi: ha invitato il pubblico a prendersi un minuto di silenzio per osservare il mondo da un punto di vista più alto, più consapevole, da cui sia possibile fare davvero la differenza. "Viviamo nell'epoca dei dati - ha evidenziato - Alcuni non valgono nulla, ma altri, se gestiti con intelligenza, possono diventare una risorsa strategica. E oggi, con l'arrivo dell'intelligenza artificiale, imparare a usarla in modo consapevole può offrirci un vantaggio competitivo". Tra i momenti più attesi della giornata inaugurale la sessione 'Comunicare la scienza, comunicare la cura: appropriatezza, intelligenza artificiale e social media', che affronta un tema di grande interesse per la cittadinanza: come coniugare innovazione, etica e linguaggio nella relazione medico-paziente e nella divulgazione scientifica. "La comunicazione è parte integrante della pratica clinica - ha osservato Silvia De Rosa, responsabile del Comitato comunicazione Siaarti - L'intelligenza artificiale può amplificare la nostra capacità di condividere conoscenza, ma non potrà mai sostituire la voce del medico che spiega, ascolta e accompagna. Sui social, come nella sala operatoria, la parola 'appropriatezza' resta la nostra bussola". Con ICare 2025 - conclude la nota - Siaarti riafferma il proprio ruolo di società scientifica impegnata non solo nella ricerca e nella formazione, ma anche nel dialogo tra scienza, istituzioni e società civile, con l'obiettivo di promuovere una medicina sempre più appropriata, innovativa e umana. Alla cerimonia inaugurale, presso il Rome Marriott Park Hotel, hanno partecipato con il loro saluto istituzionale l'onorevole Ugo Cappellacci, presidente Commissione Affari sociali della Camera dei deputati, il capo dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano, il presidente dell'Istituto superiore di sanità Rocco Bellantone e, con un video messaggio, il presidente Aifa-Agenzia italiana del farmaco, Robert Nisticò. E' stato letto anche un messaggio scritto del presidente Regione Lazio Francesco Rocca. Presenti anche Fulvio Colivicchi, vicepresidente Fism-Federazione italiana società medico-scientifiche, Fabio Costantino Scirocco, presidente Cardiosecurity Aps, il tenente generale Carlo Catalano, Ispettorato generale della Sanità militare, e il contrammiraglio Lorenzo Rondinini, Marina militare - Ispettorato di Sanità.
(Adnkronos) - “Il Centro di formazione management del terziario (Cfmt) è attuatore di un'innovazione contrattuale nata dal contratto del commercio: Confcommercio e Manageritalia hanno ormai da quattro anni inserito nel rinnovo contrattuale una nuova istanza”, una piattaforma di welfare per i dirigenti del terziario, “e mi sembra che ci siano tutti i presupposti affinché il welfare possa diventare uno strumento a supporto dei dirigenti, nel nostro caso, ma in generale delle aziende e della produttività aziendale stessa”. Lo ha detto all’Adnkronos Nicola Spagnuolo, direttore generale di Cfmt - Centro di formazione del management del terziario, in occasione della seconda edizione del Global welfare summit, il principale appuntamento italiano dedicato all’evoluzione del welfare, dedicata alle “Eccellenze che ispirano”, organizzato a Villa Miani a Roma. “I dirigenti avranno più da dedicare a questioni familiari o di conciliazione vita professionale e vita privata. Il welfare va in questa direzione e il nostro welfare va nella direzione di rafforzare già le istanze contrattuali e gli statuti che il contratto collettivo prevede”, ha concluso.
(Adnkronos) - Scetticismo verso le strategie UE in materia di ambiente, preoccupazione per le conseguenze sull’economia della transizione green e un messaggio rivolto a istituzioni e imprese: la sostenibilità non può limitarsi a essere dichiarata o raccontata, deve essere dimostrata concretamente e integrabile nelle pratiche quotidiane. È quanto emerge dalla rilevazione condotta tra gli utenti delle piattaforme digital dell’agenzia di stampa Adnkronos tra il 18 agosto e il 29 settembre 2025 e presentata questa mattina al Palazzo dell’Informazione nel corso dell’evento Sostenibilità al Bivio promosso da Adnkronos Q&A. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin partecipando all’evento ha dichiarato: "Quando parliamo di sostenibilità e strategie da ripensare, penso al biocarburante. I biocarburanti sono un percorso per abbattere notevolmente le emissioni, per la crescita del Paese, per la trasformazione delle raffinerie. il green Deal definito dalla normativa europea di cinque anni fa non prevedeva questo percorso, prevede percorsi non più attuali. Il Green Deal originario non prevedeva il nucleare e poi lo ha ammesso. Si possono trovare dei punti di equilibrio”. Ha poi aggiunto: “Se va bene tra oggi e domani chiudiamo la questione sulle aree idonee e il dl energia potrebbe andare in Cdm la prossima settimana. Il primo nodo riguarda la rete elettrica: la nostra rete elettrica è intasata, anche se non occupata. Noi abbiamo una rete elettrica che non è più ricettiva perché è virtualmente occupata; quindi, ci sarà una norma sull'occupazione virtuale della rete elettrica, una norma sui data center e sulle aree idonee. sulle bollette un primo effetto potrebbe esserci da una norma che elimina il perverso sistema di passo Gries. Per quanto riguarda il nucleare invece -conclude- in questa legislatura dobbiamo dare il quadro giuridico: pertanto la legge delega e le norme di attuazione che devono vedere le procedure di permitting, le valutazioni sulle tecnologie, l'agenzia di controllo, una grande formazione e istruzioni”. All’evento è intervenuto con un video messaggio il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso: “La transizione energetica rappresenta una delle sfide più rilevanti per il nostro Paese e per l’Europa, una sfida difficile anche perché ingabbiata dalla logica ideologica del Green Deal che ha tarpato le ali alle imprese europee. Fin dal nostro insediamento abbiamo scelto di assumere un ruolo da protagonisti rispetto al governo di questo processo proponendo in Europa un approccio equilibrato, responsabile, realistico, che si discosta completamente dall’ideologia del Green Deal orientata in via esclusiva all’elettrificazione, cioè a una tecnologia dominio di altri – della Cina- e sulla quale siamo terribilmente indietro. Abbiamo già ottenuto risultati concreti salvaguardando comparti chiave come l’automotive e riportando l’Italia al centro delle scelte europee sui dossier strategici. Proprio la questione centrale dell’auto ci fa capire che non basta fare i compiti a casa: è necessario cambiare le regole europee come finalmente anche la Germania vuole fare con noi”. Sono intervenuti all’evento i rappresentanti delle Istituzioni europee: Brando Benifei, Europarlamentare Pd, Carlo Corazza, Direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia ed Enrico Giovannini, direttore scientifico ASviS. Top manager e rappresentanti del mondo accademico si sono invece confrontati su tre tavoli tematici. Il primo, sul tema 'Mobilità un approccio realmente sostenibile' ha visto protagonisti Daniela Biscarini, Ceo Ewiva, Francesco Calcara, President & CEO Hyundai Italia, Diego Cattoni, Amministratore Delegato Autostrade del Brennero, Caroline Chabrol, Direttrice Generale SNCF Voyages Italia. Hanno discusso, invece, di Economia circolare, la sostenibilità che fa crescere partendo dal primato italiano in materia, Paola Aragno, Vicepresidente Eikon SC, Domenico Calcaterra, Responsabile scientifico Fondazione Return, Giuseppe Pasceri, CEO Subito.it, Marco Versari, Presidente Consorzio Biorepack. Infine, Andrea Diamanti, Head of Wholesale Banking ING Italia, Alfredo Galletti, Corporate vice president e General manager Novo Nordisk Italia, Antonello Giunta, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fs Energy, Fabiana Marchini, Head Sustainability & of Corporate Affairs Gruppo Sanpellegrino, Federico Odella, CEO Bonduelle Italia, hanno preso parte al panel Le imprese, la sostenibilità nel core business mostrando come, nonostante il contesto incerto, le imprese continuino a investire sulla sostenibilità in tutti i settori. Nel dettaglio, dei circa 4.600 rispondenti alla rilevazione, il 69% pensa che il Green Deal europeo vada eliminato, segno di una forte disillusione. Solo il 10% ritiene, invece, che sia una priorità. Rispetto alla transizione green, il processo di trasformazione dei modelli economici, produttivi e sociali attuali verso un sistema più sostenibile, il 68% dei rispondenti dichiara che possa danneggiare l’economia. La percezione prevalente è che la transizione ecologica rappresenti un ostacolo allo sviluppo economico. La transizione verde passa anche attraverso una mobilità più sostenibile, in cui la diffusione delle auto elettriche rappresenta un elemento chiave: per i rispondenti alla rilevazione l’acquisto di un’auto elettrica è subordinata al prezzo e alla disponibilità di ricarica. Il 37% non compra vetture elettriche a causa del costo elevato e il 38% per i problemi legati alla ricarica. Sul versante delle aziende, comunicare il proprio impegno in verso la sostenibilità è per il 59% una strategia di greenwashing mentre per il 34% è un aspetto al quale dedicare maggiore attenzione. La responsabilità delle aziende in materia di sostenibilità per il 64% dei rispondenti non incide significativamente sulle scelte d’acquisto. La comunicazione delle aziende deve essere trasparente e basata sul dato: la fiducia si conquista con dati verificabili per il 65% dei rispondenti e con la coerenza (30%) con le azioni introdotte.