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(Adnkronos) - Un'imbarcazione partita dalla Libia con a bordo un gruppo di migranti si è capovolta al largo di Lampedusa. Sette i superstiti sbarcati sull'isola, tra cui un bambino: si tratta di due siriani, due sudanesi e due egiziani, soccorsi in mare dalla Guardia di finanza. Circa 20 i dispersi, tra cui 5 donne e 3 bambini.
(Adnkronos) - Con il nuovo anno si apre il countdown per uno degli anniversari storici più importanti che attendono gli americani: nel 2026, infatti, saranno trascorsi 250 anni dal quel 4 luglio 1776, giorno in cui fu firmata la Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti, che sancì la nascita della più grande democrazia del mondo. Un anniversario che sarà celebrato in pompa magna e che attrarrà milioni di turisti, alla scoperta o alla riscoperta di quanto di storico ha da offrire anche questo paese. La strada che porta ad ‘America 250’ è tracciata, con un sito web già attivo (america250.org), e in questi 365 giorni che separano dal 2026 sarà scandita da tutte quelle tappe che, due secoli e mezzo fa, prepararono il terreno per la nascita della nazione americana. Così, già nel 2025 alcune città sono pronte a commemorare i primi capitoli della Guerra rivoluzionaria americana, o Guerra d'Indipendenza, che pose fine al colonialismo britannico. Le prime grandi battaglie si svolsero nel 1775 a Boston e dintorni, nel Massachusetts. Quello che gli storici chiamano “lo sparo che fece il giro del mondo” partì il 19 aprile 1775 durante le battaglie di Lexington e Concord. E il Minute Man National Historic Park celebrerà l'anniversario con una rievocazione della battaglia del 19 aprile e numerosi altri eventi. Mentre la battaglia di Bunker Hill, combattuta il 17 giugno 1775 nel quartiere di Charlestown a Boston, sarà celebrata dal Boston National Historical Park con visite e programmi speciali per il 250° anniversario. Altri Stati con eventi legati ad ‘America 250’, già in programma nel 2025, includono la Pennsylvania, dove George Washington fu nominato comandante dell'esercito continentale nel maggio 1775, a Philadelphia: la riunione si svolse nell'attuale Independence Hall, dove un anno dopo fu firmata la Dichiarazione d’Indipendenza. In Virginia, mostre e altri programmi ricorderanno il famoso discorso del Padre fondatore Patrick Henry, “Datemi la libertà o datemi la morte”, pronunciato 250 anni fa, il 23 marzo 1775, nella chiesa di St. John a Richmond. Altri importanti siti storici della Virginia includono Colonial Williamsburg, la casa di George Washington a Mount Vernon e la casa di Thomas Jefferson, a Monticello. Un itinerario turistico sulle tracce della nascita degli Stati Uniti percorre la East Coast, da New York fino alla punta del New Jersey, passando per la più storica delle città americane, Philadelphia. Come spiega Fred Dixon, presidente e Ceo di Brand Usa, l'organizzazione di destination marketing per gli Stati Uniti, “la promozione turistica delle destinazioni storiche degli Stati Uniti, come Philadelphia, Cape May e New York City, assume un'importanza strategica per Brand Usa in vista degli anniversari significativi del 2026, tra cui il 250° anniversario della Dichiarazione d'Indipendenza: questo evento rappresenterà una pietra miliare nella storia americana e desideriamo celebrarlo accogliendo sempre più turisti, invitandoli a visitare il Paese e a scoprire il suo patrimonio, incluse le destinazioni meno conosciute”. “Philadelphia, luogo in cui è stata firmata la Dichiarazione d'Indipendenza, Cape May con la sua architettura storica, e New York City, prima capitale degli Stati Uniti e crocevia di eventi fondamentali della storia americana, che si prepara anche a ospitare la finale della Coppa del mondo Fifa 2026, sono tutte mete che possono essere valorizzate per attrarre visitatori interessati a esplorare le radici storiche degli Stati Uniti. Questo contribuirà ad aumentare l'interesse dei viaggiatori italiani verso gli Stati Uniti, un trend che è già in forte crescita dallo scorso anno, con 977.000 arrivi dall'Italia. Per il 2024 si prevede di raggiungere 1,1 milioni di arrivi e, per il 2025, si stima di superare i livelli del 2019 con 1,2 milioni di arrivi. Siamo entusiasti di accogliere un numero sempre maggiore di visitatori italiani per gli eventi straordinari dei prossimi anni”, sottolinea. Per avere informazioni e suggerimenti si può visitare il sito www.thebrandusa.com e anche quello di Visit the Usa, www.visittheusa.com, che si propone di ispirare i viaggiatori a sperimentare la vivacità, la cultura e le infinite possibilità del Paese. Imprescindibile e strategico punto di partenza per qualsiasi viaggio negli Usa, New York City ha molto da offrire anche a chi negli Usa va a caccia della sua storia, sicuramente recente per un europeo, ma sorprendentemente ricca. A dare una mano per orientarsi ad andare indietro nel tempo, nella Grande Mela, corre in aiuto Big Onion Walking Tours, agenzia che offre percorsi a piedi accompagnati da guide esperte, lungo ben 30 itinerari in 20 quartieri. Tra questi, sono diversi quelli a tema storico. Da Harlem, cuore dell’anima afroamericana, fino al Financial District, si può scoprire quel che resta del passato coloniale e capire come New Amsterdam è diventata New York, perché ha perso la sede del Congresso guadagnando però quella della Borsa. E apprendere così il ruolo che ha avuto nella rivoluzione americana questo luogo, in cui per la prima volta fu letta in pubblico la Dichiarazione d’Indipendenza. Ed è proprio nella Lower Manhattan che si possono percorrere le uniche strade corte e strette della città, facendo tappa magari alla leggendaria Fraunces Tavern, il più antico ristorante newyorchese, frequentato dai padri fondatori e ancora oggi attivo con piatti ‘storici’ in menù e un museo al piano superiore. Non lontano Battery Park, dove i cannoni difendevano il porto destinato a diventare il più importante del paese, dove tuttora sono visibili i resti di un forte del XIX secolo. E da qui la vista spazia sull’iconica Statua della Libertà, che racconta un altro volto della storia di New York, quello dell’immigrazione e di generazioni che approdarono qui in cerca di fortuna. E poi la storia di giustizia sociale e di lotte sindacali, di vie commerciali e di proibizionismo. A guardar bene, non c’è quartiere di New York che non sappia svelare, magari nascosto fra i grattacieli, un pezzo del suo passato. Dettagli, eventi e programmi sono illustrati su www.nyctourism.com, il sito di New York City Tourism + Conventions, l’organizzazione ufficiale di destination marketing, convention e Visitors Bureau di New York City, dedicata a massimizzare le opportunità di viaggio e turismo nei cinque distretti della città. A due ore da New York, nell’ideale itinerario lungo la East Coast, raggiungibile anche in treno dalla mitica Penn Station, è Philadelphia, la città storica per eccellenza degli Stati Uniti. E’ qui che si può entrare nella Independence Hall (oggi Patrimonio Unesco), dove i padri fondatori firmarono, il 4 luglio 1776, la Dichiarazione d’Indipendenza e la Costituzione degli Stati Uniti. Di fronte le vestigia del primo palazzo presidenziale, che ospitò George Washington e John Adams, oggi spazio museale dove è narrata la storia della schiavitù e dove è custodita la Liberty Bell, la campana simbolo della libertà e dell’indipendenza americana, e il National Constitution Center, unico museo del paese dedicato alla Costituzione degli Stati Uniti. Sono 68 i monumenti nazionali sparsi per la città, in quello che viene definito “il miglio quadrato più storico del paese”; oltre a quelli concentrati nella Old Town, l’edificio storico simbolo di Philadelphia è il City Hall, sede del Comune, mentre nella Benjamin Franklin Parkway quello che viene chiamato il ‘Museum Mile’ raccoglie alcuni tra i musei più importanti degli Stati Uniti, con sorprendenti collezioni d’arte. Nel 2026, quindi, Philadelphia avrà senz’altro un ruolo da protagonista e la festa dell’Indipendenza, che ogni anno si apre il 19 giugno con il Juneteenth per concludersi con la celebrazione del 4 luglio, durerà per mesi. Sono numerose le iniziative già annunciate per l’anniversario ‘America 250’. Al Museo della rivoluzione americana, dal 18 ottobre 2025 al 3 gennaio 2027 si terrà ‘The Declaration’s Journey’, un viaggio per scoprire come la Dichiarazione d’Indipendenza americana è diventata il documento politico più influente dell’epoca moderna. Da gennaio a dicembre 2026, l’Historic District di Philadelphia ospiterà ’52 Weeks of Firsts’ per celebrare i più grandi traguardi raggiunti dalla città lungo tutto l’anno. Mentre il 2 luglio 2026 si terrà la terza edizione di un evento inaugurato quest’anno: ‘Red, White, & Blue To-Do’, che unisce in un filo comune musei, attrazioni, ristoranti e molto altro (per restare aggiornati si può consultare il sito web www.discoverphl.com). L’itinerario sulle tracce della storia dell’Indipendenza americana non può non fare tappa in quella che è una vera e propria gemma nascosta: Cape May, località balneare all’estremo Sud dello Stato del New Jersey, che riporta sulla costa affacciata sull’Oceano Atlantico. Ebbene, in quello che dovrebbe essere considerato un luogo di vacanza e divertimento si cela in realtà un pezzo di storia americana. Cape May, infatti, è la più antica località balneare degli Usa: per oltre due secoli ha ospitato, tra alterne vicende, generazioni di villeggianti diventando una meta iconica. E’ nell’ultima parte del 1800 che Cape May accresce la sua fama. Grazie all’arrivo della ferrovia, nel 1863, diventa più facilmente raggiungibile e anche il fiume Delaware era navigabile fino a Jersey Cape. Nel post-guerra civile, sorgono i primi cottage ma nel 1878 un tragico incendio distrugge buona parte delle abitazioni e così Cape May fu ricostruita proprio in quello stile vittoriano eclettico che l’ha resa famosa. Uno stile difeso anche cento anni dopo, ai giorni nostri, quando, sfidando calamità naturali e la concorrenza di nuove località costiere, si è puntato a un rilancio turistico che valorizzasse proprio la storia e l’architettura, con restauri e ricostruzioni rispettosi dello stile vittoriano. Dalla nascita di veri e propri musei, come Emlen Physick Estate, uno dei migliori esempi di architettura vittoriana, risalente al 1879, al Cape May Lighthouse, il faro del 1859 che ha ispirato artisti e poeti e che oggi ospita un museo sul mare e l’ecosistema, fino alla Promenade, il Lungomare di 2 chilometri accompagnato da archi bianchi ricostruiti di recente sul modello di quelli dei primi del 1900. Lo stile vittoriano, dunque, si è mantenuto intatto per più di un secolo ed è quello che ancora oggi rende unica Cape May. Tanto che la città è stata dichiarata National Historic Landmark City nel 1976, l’unica del paese ad ottenere il riconoscimento. Fra storia e natura, sono infinite le opportunità per vivere questo posto fiabesco (per conoscere attrazioni e attività si possono visitare i siti web www.escapetothejerseycape.com, www.visitnj.org, www.visittheusa.com). E magari guadagnarsi, perché no, le chiavi della città, di cui si usa fare dono agli ospiti davvero speciali.
(Adnkronos) - Un chicco di caffè che può trasformarsi in un chicco di riso per chi ne ha bisogno con il supporto di Banco Alimentare della Puglia e della Daunia e Fondazione Progetto Arca con il progetto Cucine Mobili a Bari. Tutto grazie all’impegno di chi sceglie di riciclare le capsule di caffè in alluminio di Nespresso, che dal 2011 ha attivato il progetto “Da Chicco a Chicco” per consentire di rigenerare i due materiali di cui sono composte le capsule, alluminio e caffè, e sopperire a una dinamica di riciclo che non consente alle capsule di essere conferite nella raccolta differenziata, nonché di essere rilevate dagli impianti di riciclo in Italia perché piccole e leggere come altri oggetti in alluminio. È infatti dal recupero dei due materiali, alluminio e caffè, questo poi usato per il fare compost per la coltivazione di riso, che nascono i circa 110 quintali di riso (circa 120.000 piatti) donati quest’anno a Banco Alimentare della Puglia e della Daunia, beneficiari del progetto di economia circolare dal 2023, a cui partecipano i clienti Nespresso, che possono riportare le capsule esauste presso le Boutique e le isole ecologiche partner, in Puglia e in tutta Italia. Una collaborazione che unisce solidarietà e circolarità e che dallo scorso anno ha consentito di raggiungere oltre 240.000 piatti di riso distribuiti in Puglia. Quest’anno il progetto si amplia ulteriormente includendo anche le Cucine mobili di Fondazione Progetto Arca che nella città di Bari distribuiranno, a partire dal 18 dicembre, piatti di riso caldo direttamente sulle strade. Nato a Milano durante la pandemia per rispondere alla chiusura obbligata delle mense per i poveri e per garantire cibo sano e adeguato a chi non può permetterselo, il servizio di Cucine mobili è attivo a Bari dal 2022 ed entra a far parte del progetto “Da Chicco a Chicco” di Nespresso anche nelle città di Milano, Roma e Torino. Un primo aiuto molto importante perché, oltre a fornire un piatto caldo e nutriente, è funzionale a creare un rapporto di fiducia e ad accorciare le distanze tra chi è in difficoltà e chi può fornire supporto, ponendo le basi per un percorso di reintegrazione sociale. Allestita su un food-truck attrezzato con fornelli, forno e bollitori, la Cucina mobile a Bari serve oltre 60 pasti caldi ogni sera per 5 giorni alla settimana, all’interno dei quali si inserirà una volta la settimana anche il riso prodotto dalle capsule di caffè. Una produzione totale che quest’anno conta oltre 100.000 chili di riso, distribuiti a persone, famiglie e associazioni in 5 regioni italiane grazie alle sedi regionali di Banco Alimentare in Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia ed Emilia-Romagna e alle Cucine mobili di Progetto Arca. Grazie a un incremento, anno dopo anno, delle associazioni coinvolte nel progetto, in questi 13 anni “Da Chicco a Chicco” ha rappresentato un supporto concreto per oltre 500.000 persone in difficoltà, ogni anno, sul territorio italiano, attraverso la donazione di riso a più di 2.500 strutture caritative tra case di accoglienza e mense, oltre a consegne dedicate e pacchi solidali. Attraverso “Da Chicco a Chicco” Nespresso dal 2011 promuove e consente la raccolta e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio esauste, con l’obiettivo di riportare a nuova vita i due materiali di cui sono composte, e facendo in modo che possano trasformarsi in una risorsa non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità, con un impatto concreto sul territorio e le persone. Grazie a una collaborazione sancita da un protocollo di intesa con CIAL, Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” permette infatti ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nelle Boutique Nespresso o in isole ecologiche partner in tutta Italia, per un totale di oltre 200 punti di raccolta in più di 100 città italiane. Una volta raccolte le capsule esauste vengono trattate affinché i due materiali che le compongono vengano separati e avviati a riciclo: l’alluminio viene fuso e trasformato in nuovi oggetti, come penne, biciclette o coltellini, mentre il caffè può diventare compost per fertilizzare il terreno di una risaia italiana, da cui nasce il riso che Nespresso riacquista e dona al Banco Alimentare e, da quest’anno, a Fondazione Progetto Arca Un progetto di economia circolare che ha permesso in 13 anni di donare oltre 6.600 quintali di riso, l’equivalente di oltre 7 milioni di piatti (1 piatto = 90gr). “Attraverso il programma Da Chicco a Chicco, ci impegniamo a trasformare gli sforzi di tutte le persone che riconsegnano le capsule esauste in un aiuto concreto per il territorio, ha dichiarato Silvia Totaro, Responsabile Sostenibilità di Nespresso Italiana. Quest'anno, l’ampliamento del progetto al servizio Cucine Mobili di Progetto Arca a Bari, oltre al Banco Alimentare della Puglia e della Daunia, partner del progetto dal 2023, ci permette di raggiungere ancora più persone con un aiuto concreto, unendo economia circolare e sostegno sociale. A partire dalla serata del 18 dicembre, contemporaneamente in 4 città, Milano, Roma, Torino e Bari le Cucine mobili di Progetto Arca distribuiranno i piatti di riso caldo alle persone in strada, con la possibilità di raggiungere nel corso di tutto il 2025 oltre 60.000 piatti distribuiti alle persone che usufruiscono di questo servizio diventato parte strutturale della presenza in strada con oltre 6.300 pranzi, cene e prime colazioni servite ogni settimana dai volontari. “A Bari siamo presenti ogni sera con i nostri volontari per portare in strada con la Cucina mobile un sostegno alimentare completo, accurato nella preparazione e continuo nella distribuzione. Da oggi, grazie alla donazione di Nespresso, le persone che si rivolgono a noi vedranno un nuovo piatto inserito nel menù, gustoso e versatile, che si adatta bene a tutte le esigenze alimentari, sia per cultura che per dieta. Una novità concreta per continuare a essere al fianco delle persone fragili ogni giorno” ha dichiarato Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca “Ora più che mai, il Banco Alimentare della Puglia è impegnato nel recupero del cibo, che destina quotidianamente a più di 47.000 persone in difficoltà – dichiara Luigi Riso, Presidente del Banco Alimentare della Puglia. Grazie alla collaborazione con Nespresso saremo in grado di donare riso a 174 strutture caritative. Siamo grati a Nespresso per averci coinvolti in questo progetto di economia circolare, un approccio che condividiamo e che è da sempre parte integrante della nostra azione quotidiana. " Siamo molto contenti che il progetto Da Chicco a Chicco abbia allargato i suoi confini, affiancando a Banco Alimentare nuove realtà che si adoperano per il bene comune sul territorio" ha aggiunto Stefania Menduno, Presidente del Banco Alimentare della Daunia. I dati sulle donazioni di riso si sommano a quelli relativi al riciclo delle capsule Nespresso che, nel primo semestre del 2024, hanno segnato un +8% a livello nazionale rispetto allo stesso periodo del 2023, consentendo di rimettere in circolo oltre 600 tonnellate di caffè e più di 55 tonnellate di alluminio, entrambe risorse pronte per essere riutilizzate. “Da Chicco a Chicco” è parte del programma “Nespresso per l’Italia” che racchiude progetti e iniziative per un impatto positivo e concreto sul territorio italiano, a favore non solo dell’ambiente ma anche delle persone e delle comunità.