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(Adnkronos) - Scatta l'allerta maltempo al Sud. Dopo il freddo è in arrivo un ciclone mediterraneo che porterà piogge e nubifragi e oggi venerdì 17 gennaio colpirà le Regioni meridionali. In Sicilia scuole chiuse in diverse città e stop ai treni su alcune linee. "Dopo il grande freddo è in arrivo un insidioso ciclone mediterraneo dal Nord Africa che si allungherà fino al Mar Tirreno e che", a partire da oggi, "porterà forte maltempo. Non si escludono fenomeni particolarmente intensi, piogge forti e nubifragi sono previsti in particolare al Sud, in Sicilia e Calabria", dice all'Adnkronos il meteorologo Mattia Gussoni, de 'iLMeteo.it'. "Sabato è previsto maltempo su buona parte del Centro-Sud e sulle due isole maggiori. Al Nord invece tempo soleggiato con un aumento delle temperature", conclude Gussoni. Un nucleo di aria fredda in quota provocherà, nella giornata di oggi, un progressivo peggioramento del tempo in particolare su Sardegna, Sicilia e Calabria, con piogge e temporali e un’intensificazione dei venti, in estensione anche a Basilicata e Campania. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte, alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse. L’avviso prevede dal primo mattino di oggi, venerdì 17 gennaio, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia e Calabria, in estensione alla Sardegna. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento. Si prevedono inoltre venti da forti a burrasca, con rinforzi fino a burrasca forte, dai quadranti orientali sulle medesime Regioni, in estensione a Basilicata e Campania. Mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di oggi allerta rossa su ampi settori della Calabria e della Sicilia. Allerta arancione sui settori orientali della Sardegna, su parte della Sicilia e sulla Calabria centro-orientale. Valutata infine allerta gialla su settori delle medesime Regioni. Dopo l'allerta meteo il sindaco Enrico Trantino ha deciso la chiusura delle scuole a Catania. Il sindaco ha dato disposizioni per redigere un’ordinanza con effetto immediato e valida fino alle 24 di oggi. Oltre agli istituti scolastici di ogni ordine e grado, resteranno chiusi gli impianti sportivi comunali, i cimiteri, il Giardino Bellini, tutti i parchi comunali. Disposta anche la sospensione dei mercati rionali all’aperto e di quelli storici (Fiera e Pescheria). L'ordinanza prevede anche il divieto di percorrere le strade comunali con mezzi a due ruote, cicli e motocicli. Oggi scuole chiuse anche a Messina dove resteranno sbarrati anche i cancelli delle ville e dei cimiteri. Lo prevede un'ordinanza firmata dal sindaco Federico Basile, con cui si dispone la chiusura di tutti gli istituti scolastici pubblici, privati e parificati di ogni ordine e grado, compresi quelli dell’infanzia e gli asili nido, le strutture educative e assistenziali (a gestione diretta ed indiretta), le ville, i cimiteri e gli impianti sportivi comunali all’aperto. L'ordinanza del sindaco dispone anche la sospensione di tutte le manifestazioni all’aperto, eventualmente in programma. "Invitiamo i siciliani a fare attenzione alla mobilità per l'allerta meteo in alcune aree della Regione per rischio idrogeologico e a spostarsi solo se strettamente necessario", ha detto l'assessore alle Infrastrutture della Regione siciliana, Alessandro Aricò, in merito alle chiusure e alle limitazioni del traffico ferroviario nell'Isola comunicate da Rfi a causa dell'allerta rossa e arancione. La circolazione ferroviaria sarà sospesa sulle linee Caltagirone-Catania, Siracusa-Caltanissetta e Caltanissetta-Dittaino. Una riduzione dell'offerta commerciale, invece, interesserà le tratte Palermo-Agrigento, Messina-Catania-Siracusa, Palermo-Trapani.
(Adnkronos) - "Per comprendere l'impatto organizzativo dell'adozione massiccia delle tecnologie dell'Ai è necessario osservare la natura del compito svolto e quanto questo mestiere possa essere operazionalizzato, tradotto in un contenuto che una macchina può apprendere e replicare con sufficiente autonomia. Ad esempio, i movimenti che un barista esegue per preparare un cappuccino possono essere appresi e facilmente replicati da un robot, che può peraltro generare decorazioni con la schiuma in forme infinite. Quindi, in linea teorica, tutti i lavori, sia manuali sia amministrativi, che sono facilmente codificabili, potranno essere influenzati dalle nuove tecnologie. Difficile, almeno allo stato attuale, immaginare invece un impatto significativo su compiti che richiedono una relazione interpersonale ed emozionale distintiva, unica. In breve, l'Ai non è ancora in grado di replicare il feeling tra soggetti, mentre nella meccanica di un processo aziendale e nel supporto alla decisione è già molto avanti". Ad affermarlo, intervistato da Adnkronos/Labitalia, è Vincenzo Baglieri, Associate Dean dei Programmi Master di Sda Bocconi School of Management e docente di gestione della tecnologia e dell’innovazione. Nella nuova offerta di programmi Mba della Sda Bocconi School of Management, infatti, ci sarà più spazio per l'intelligenza artificiale e la trasformazione digitale. "Nel 2025 il Full-Time Mba - spiega il professore - si arricchisce con una Concentration su Digital Transformation & AI: si tratta di un percorso di approfondimento per creare consapevolezza trasversalmente a tutti i livelli manageriali e settoriali su questi temi. L'offerta Executive Mba di Sda Bocconi si rinnova inoltre con l’edizione 'Modular' interamente in inglese e completamente internazionale, con sede a Milano, per intercettare la porzione di domanda di programmi Emba che giunge in Sda Bocconi anche fuori dall’Italia". "E' importante sottolineare - rimarca - che i contenuti della gestione della digitalizzazione e della trasformazione organizzativa che ne consegue sono presenti giù da anni nei curriculum dei programmi Mba e Master Specialistici di Sda Bocconi, come del resto il grande tema della sostenibilità e che anche per questa ragioni i nostri programmi orbitano stabilmente, unici in Italia, ai vertici dei ranking internazionali". "Tuttavia nell'ultimo anno, sia al Full Time Mba sia negli altri due programmi assimilabili, ma destinati a profili più senior, l'Executive Mba e il Global Executive Mba, abbiamo deciso di accorparli in un percorso ancora più dedicato - prosegue - per consentire a quanti nelle classi sentono la debolezza sulla comprensione del tema dell'impatto dell'Ai sia sul fronte tecnico, sia sul fronte più 'filosofico', di comprendere e mettere a terra rapidamente l'apprendimento. Di fatto, insegniamo agli studenti che nel futuro del loro ruolo di leader, prima ancora di sapere le risposte, sarà importante saper fare le domande (alle macchine) e prima ancora di avere certezze, sarà importante porsi sempre delle domande. Andiamo avanti con le tecnologie per trasformare i manager in figure aristoteliche". Ma quali sono i fattori strategici su cui fare leva per ripensare le competenze e investire sul reskilling? "Dobbiamo ripensare alle organizzazioni. Abbiamo nel passato usato le persone come macchine, le abbiamo alienate in compiti privi di riflessione, operativi, demotivanti. Dobbiamo riportare al centro del lavoro dell'uomo la creatività, la qualità delle relazioni, il valore della comunicazione interpersonale", avverte Baglieri. La formazione manageriale, quindi, in questo contesto, gioca un ruolo cruciale. "La formazione manageriale ha una forte responsabilità. Viviamo in un'epoca di annunci e spettacolarizzazione e i contenuti essenziali dei temi della gestione della relazione interpersonale, del cross cultural management, del team management, dell'accettazione delle diversità, dell'inclusione delle personalità differenti vengono archiviate come soft skills e politicizzate, specie per queste ultime più recenti. Invece, dobbiamo formare manager che prima ancora di comandare sappiano ascoltare e basino il loro modello di leadership sulla qualità del tempo speso con le persone. Il resto lo faranno le macchine e anche saperle usare farà la differenza", conclude.
(Adnkronos) - Aumentare la consapevolezza dei consumatori relativamente ai temi dell’alimentazione sostenibile, dell’importanza delle filiere sostenibili e circolari, della corretta informazione, della sicurezza alimentare e della lotta agli sprechi. Fare leva sul cambiamento prima individuale e poi collettivo per contribuire alla promozione di modelli di produzione e consumo socialmente, economicamente e ambientalmente sostenibili: questi gli obiettivi della seconda edizione di “Nutrizione sostenibile e lotta agli sprechi”, il progetto di Cittadinanzattiva lanciato oggi in un evento dedicato nel contesto della fiera “MARCA 2025” a Bologna e realizzato in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMinds HUB dell'Università Cattolica e il supporto non condizionato dell'Unione Italiana per l'Olio di Palma Sostenibile. La seconda edizione del progetto prevede, sulla falsariga dell’esperienza pilota realizzata in Puglia, una consultazione civica nazionale (alla quale è possibile partecipare da oggi attraverso l’apposito link) per definire in un report pubblico il punto di vista dei consumatori riguardo le principali criticità, difficoltà e gap informativi sul tema. A seguire, saranno predisposte attività di formazione dedicate ai referenti nazionali delle associazioni. Il terzo passo è il lancio di una campagna informativa online incentrata sulla promozione del concetto di nutrizione sostenibile, della valorizzazione delle filiere sostenibili e sul favorire il consumo responsabile e la lotta agli sprechi. “Le attività connesse al sistema alimentare dalla fornitura delle materie prime, passando per la trasformazione, l’imballaggio e la logistica, fino ad arrivare alla grande distribuzione, generano impatti consistenti e di varia natura su diversi ambiti dello sviluppo sostenibile”, dichiara Tiziana Toto, responsabile Politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva che aggiunge: “In questo contesto il consumatore può svolgere un ruolo centrale e può scegliere in maniera consapevole, se adeguatamente informato, contribuendo ad orientare il mercato verso modelli produttivi più sostenibili”. Il progetto trova radicamento nel Green Deal europeo e nelle relative strategie di attuazione, nel caso specifico la strategia “Farm to fork”, oltre che nell’Agenda 2030 dell’ONU (goal 12 - consumo e produzione responsabili). Maggiori informazioni su https://www.cittadinanzattiva.it/progetti/15841-nutrizione-sostenibile-e-lotta-agli-sprechi.html