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(Adnkronos) - In arrivo una breve fase di caldo africano. Secondo le previsioni meteo di oggi e domani, temperature saranno di 5-6°C oltre la norma, con picchi di 37°C. Lorenzo Tedici, meteorologobresponsabile media de iLMeteo.it, conferma che tra domenica e martedì il termometro salirà improvvisamente, con picchi che ci ricorderanno pienamente l’estate di luglio o di agosto. Torneremo indietro di almeno un mese, con 35°C diffusi in Sicilia e Sardegna, 33°C anche a Terni, 32°C a Firenze e 31 a Grosseto e Roma, tanto per citare alcune tra le città più calde. Tornerà a fare caldo, dunque, ma per poco. Intanto, nelle prossime ore, il tempo sarà ottimo ovunque con un sabato da mare o da montagna; il cielo si presenterà azzurro e le condizioni saranno di “benessere biometeorologico”, senza afa e condizioni di disagio fisico. Domenica, invece, le temperature inizieranno a salire in modo più importante con valori termici oltre i 32°C al Centro-Sud e tra i 27 e i 29°C al Nord: potremo cancellare la data del calendario e scriverci sopra “6 agosto”, tanto il clima ci ricorderà quello di un mese fa. In Sardegna arriveremo a toccare anche 37°C nelle zone interne con condizioni di disagio fisico per “caldo torrido”. Come detto, però, il calore africano durerà poco, in quanto già da martedì arriveranno delle piogge. Una perturbazione atlantica porterà maltempo dal pomeriggio del 9 settembre su Liguria, Toscana e nord Sardegna, poi si estenderà dalla sera a tutte le regioni del Nord con intensi temporali. Mercoledì 10 settembre sarà una giornata instabile con frequenti rovesci su gran parte del Nord e al Centro, mentre al Sud avremo ancora 36°C a Foggia, 35°C a Siracusa, Catania e Cosenza; anche nel barese toccheremo ancora 34°C con pieno sole. Con lo zero termico a 4000 metri i ghiacciai continueranno a soffrire e a fondere anche a settembre, una notizia drammatica legata al Riscaldamento Globale. Non ci resta che sperare che la politica agisca contro i cambiamenti climatici, finché saremo in tempo (se lo saremo). NEL DETTAGLIO Sabato 6. Al Nord: bel tempo. Al Centro: soleggiato, più caldo. Al Sud: sole prevalente. Domenica 7. Al Nord: bel tempo, più caldo. Al Centro: soleggiato, più caldo. Al Sud: soleggiato e caldo. Lunedì 8. Al Nord: bel tempo ma con aumento delle nubi, più caldo. Al Centro: soleggiato, più caldo. Al Sud: soleggiato. TENDENZA: piogge da martedì pomeriggio-sera specie al Centro-Nord.
(Adnkronos) - "Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione del ddl di riforma delle professioni ordinistiche, un comparto centrale e fondamentale per il Paese che merita di avere regole moderne che esaltino il valore sociale degli Ordini. Ringrazio la Premier Meloni e tutto il Governo per avere voluto dare questo forte segnale verso i professionisti ordinistici". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei Consulenti del lavoro e di ProfessionItaliane, l'associazione che riunisce 24 dei 28 Ordini, commenta l'approvazione della riforma degli ordini da parte del Consiglio dei Ministri.
(Adnkronos) - Dopo due anni e mezzo di diminuzioni, tornano a crescere nel I semestre 2025 le emissioni di CO2 (+1,3%), nonostante i consumi energetici complessivi siano rimasti stazionari (gas +6%, petrolio -2%, generazione elettrica da rinnovabili -3%). Lo evidenzia l’Analisi Enea del sistema energetico nazionale che rileva, inoltre, prezzi di elettricità e gas tra i più elevati in Europa e un trend negativo per la transizione energetica (-25%) misurato dall’indice Ispred. In particolare, riguardo ai prezzi, quello dell’energia alla Borsa italiana (120 €/MWh media semestrale) è risultato doppio rispetto a quello di Spagna (62 €/MWh) e Francia (67 €/MWh). “Di fatto, ne risente la produzione industriale dei settori energy intensive, che resta inferiore di oltre il 10% rispetto a quella dell’intera industria manufatturiera, già sui minimi di lungo periodo”, spiega Francesco Gracceva, il ricercatore Enea che cura l’aggiornamento trimestrale. Dall’analisi emerge che nel primo trimestre le fonti rinnovabili hanno registrato un forte calo della produzione idroelettrica (-20%) ed eolica (-12%), non compensato dall’aumento del fotovoltaico (+23%), che è cresciuto in linea con il progressivo incremento della capacità installata (+3,3 GW). I consumi di gas naturale sono stati invece sostenuti dal clima rigido del primo trimestre 2025, che ha spinto i consumi per il riscaldamento. Una situazione che rispecchia sostanzialmente il quadro europeo dove l’inverno rigido ha fatto salire il consumo di gas (+5%), mentre sono diminuite le rinnovabili (-3%), con il solo fotovoltaico in crescita (+20%). Segno positivo anche per la produzione di energia nucleare (+2%), legata all'aumento della produzione francese. “Nel complesso i consumi energetici dell’area euro sono stimati stazionari e così le emissioni di CO2, un dato in chiaro contrasto con la traiettoria necessaria per il target 2030, che richiede un calo medio annuo di circa il 7%”, sottolinea Gracceva. A livello di settori, in Italia si rileva una contrazione dei consumi nei trasporti (-1%), concentrata nel primo trimestre, e un incremento nel civile (+3%), attribuibile principalmente all’aumento della domanda di gas per riscaldamento e alla maggiore domanda elettrica del settore terziario. Nel complesso, nel semestre la domanda elettrica nazionale risulta in lieve aumento (+0,4%), confermando la sostanziale stazionarietà del grado di elettrificazione dei consumi energetici in Italia. Il peggioramento dell’indice della transizione Enea Ispred è da attribuirsi soprattutto alla componente decarbonizzazione: “Nei prossimi cinque anni le emissioni di CO2 dovranno scendere del 6%, quasi il doppio di quanto fatto negli ultimi 3 anni. Se la traiettoria delle emissioni seguisse il trend degli ultimi 3 anni, il target 2030 sarebbe raggiunto non prima del 2035”, prosegue Gracceva. Sul fronte sicurezza energetica, e con particolare riferimento al gas, il sistema è risultato solido anche per la bassa domanda invernale. Un contributo è arrivato anche dall’entrata in funzione del rigassificatore di Ravenna, che a maggio e giugno ha portato il gas liquefatto ad essere la prima fonte di approvvigionamento di gas italiana (35% del totale), superando l’import dall’Algeria. Nel sistema elettrico europeo sono divenute sempre più frequenti le ore con prezzi zero o negativi, fino a un massimo raggiunto in Spagna con una media di oltre 6 ore al giorno. “Si tratta di segnali di un eccesso di produzione di elettricità da fonti intermittenti, in primis il fotovoltaico, e di flessibilità non adeguata a gestire la variabilità delle rinnovabili. Ma è notevole come sul mercato italiano questi effetti risultino al momento radicalmente più contenuti, con prezzi zero solo nello 0,5% delle ore nella zona Sud, a conferma del persistente ruolo del gas nella fissazione dei prezzi sul mercato all’ingrosso”, conclude Gracceva.