ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Jannik Sinner e Carlos Alcaraz in campo per la finale degli US Open 2025 a New York ma l'Arthur Ashe Stadium è mezzo vuoto per ... colpa di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti assiste al match tra l'azzurro, numero 1 del mondo, e lo spagnolo. L'arrivo di Trump è accompagnato inevitabilmente da misure di sicurezza straordinarie che condizionano l'afflusso degli spettatori. Oltre 20mila persone devono prendere posto e per questo l'inizio del match, inizialmente previsto per le 14 locali (le 20 italiane), viene rinviato di mezz'ora abbondante. Sono le 20.40 in Italia quando i giocatori entrano in campo davanti a spalti mezzi vuoto: le riprese dall'alto, infatti, mostrano ancora lunghissime code per l'ingresso nello stadio.
(Adnkronos) - C’è il santuario e il fortino, l’arco affiancato da un muro, radici e tralci protesi verso il futuro, gabbiette fermatappo giganti, ma anche un grafico fatto con doghe di botti, e poi lei, la mucca senza passaporto, simbolo di un confine imposto a un territorio che per secoli è stato comunità. Sono le opere realizzate da giovani artisti under 35 per il Concorso promosso nell’ambito di ‘Ars Sine Finibus’, progetto artistico transfrontaliero unico nel suo genere sviluppato in quella terra di frontiera che è il Collio italiano e il Brda sloveno, dove i vigneti terrazzati degradano lungo le colline al di qua e al di là di un confine reso invisibile dal secolare lavoro degli agricoltori. Ma che nel 1947 tagliò in due Gorizia, facendo nascere dal nulla, sul fronte dell’allora Jugoslavia, la città di Nova Gorica. Per riaffermare quell’identità da secoli condivisa dai custodi di questa terra divisa a metà, è nata una collaborazione Italia-Slovenia che alla natura vuole unire la cultura, come due facce della stessa medaglia. A promuovere questo progetto due viticoltori visionari, Robert Princic, titolare dell’azienda italiana Gradis’ciutta, e Matjaz Cetrtic, fondatore della slovena Ferdinand. Entrambi classe 1975, da anni hanno sposato, oltre che una comune filosofia enologica, basata su pratiche sostenibili e rispetto del paesaggio, anche l’idea che quel confine, almeno in vigna, si possa superare o almeno ignorare. Così, dopo aver studiato insieme al Master in Wine Business di Trieste, nel 2008 hanno deciso di dare vita a un vino che parla due lingue: una Ribolla spumantizzata, prodotta con uve italiane e slovene, che in etichetta reca la dicitura ‘Made in European Union’. E’ l’unico vino transfrontaliero prodotto in Europa, dal nome evocativo ‘Sinefinis’, e incarna l’idea di superare i confini politici per ricostruire l’unità di un territorio attraverso i suoi frutti. Un vino da cui poi è nata un’azienda in società, che oggi produce dalle 10mila alle 25mila bottiglie l’anno di questo spumante che negli anni è stato presentato a Capi di Stato e ambasciatori e che oggi è considerato una best practice. E proprio nell’anno che vede Gorizia e Nova Gorica in tandem detenere il titolo di ‘Capitale europea della cultura’, per la prima volta transfrontaliera, all’insegna dello slogan ‘Go!2025’, arriva ‘Ars Sine Finibus’, nato con l’obiettivo di ricucire quel tessuto agricolo-culturale che fu diviso per quasi 80 anni, attraverso installazioni artistiche site-specific tra i vigneti. Ne è nato così un parco artistico transfrontaliero dove le opere sono realizzate con materiali ecosostenibili e di riuso provenienti dalle cantine della zona. Il primo filone del progetto, curato dal gallerista Salvatore Marsiglione, è il Concorso per artisti under 35, che ha visto giovani italiani e sloveni confrontarsi con un tema impegnativo come quello dell’abbattimento di un confine per dare vita, lavorando divisi in gruppi, alle opere che sono state collocate nei vigneti. A risultare vincitrice è stata l’opera ‘Scritto nelle pietre’ di Juliana Florez Garcia, Gloria Veronica Lavagnini e Tajda Tomsic, che rappresenta un arco affiancato da un muro e tutto intorno pietre sospese e steli metallici, metafora di trasformazione e attraversamento verso una coscienza condivisa. La premiazione si è svolta in Friuli Venezia Giulia, venerdì 5 settembre, nella sede dell’azienda Gradis’ciutta, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e personalità del mondo dell’arte. L’evento è stato anche l’occasione per inaugurare le opere che costituiscono il secondo filone del progetto voluto da Robert Princic e Matjaz Cetrtic: due installazioni dell’artista Marco Nereo Rotelli, collocate nelle rispettive aziende, in Italia e Slovenia, nate dalla sinergia creativa con altri artisti. ‘So(g)no’, infatti, sono due sfere gemelle multisensoriali, a raffigurare due grandi acini, del diametro di 4 metri, realizzate in acciaio Cor-Ten, materiale ecosostenibile: all’interno, risuona la musica firmata da Alessio Bertallot, musicista e dj, riecheggiano le poesie di Valerio Magrelli e Aleš Šteger, e poi le ceramiche del maestro friulano Giorgio Ciliberti e la mano della scienza rappresentata da Riccardo Valentini con il sistema ‘Tree talking’ da lui brevettato e installato sulle viti piantumate in prossimità delle sfere, generando una sinergia tra l’uomo e la terra. La forza espressiva dell’arte e della cooperazione, dunque, per superare la frontiera. "Vino, arte, cultura, scienza trasmettono un messaggio chiaro: collaborare è possibile e porta vantaggi per tutti. 'Go!2025' è stata un'occasione per concretizzare questo progetto, che ci dà energia e soddisfazione e che non sarà l'ulitmo", afferma Matjaz Cetrticc. "Il nostro progetto Sinefinis - spiega Robert Princic - è stato definito una best practice di collaborazione dal nostro ambasciatore italiano in Slovenia. Nell’anno di 'Go!2025', che ha unito Gorizia e Nova Gorica, ci sentiamo parte di questo progetto, che è qualcosa di estremamente importante per il nostro territorio. Quindi abbiamo voluto partecipare anche noi, sviluppando un'idea che poi ha vinto un bando e da lì abbiamo realizzato una serie di opere in collaborazione con ragazzi italiani e sloveni che hanno lavorato insieme per creare un percorso artistico nei nostri vigneti. E successivamente abbiamo sviluppato un ulteriore progetto chiamato ‘So(g)no’, portato avanti con importanti artisti di fama internazionale, che hanno creato due sfere gemelle poste una nella mia cantina e l’altra in quella del mio socio in Slovenia". "E' la stessa idea da cui nasce il vino Sinefinis, che vuol dire senza fine, senza confine. Si parte da una base spumante italiana e da una slovena, di due territori identici, Collio e Brda, separati da questa linea di confine che non vogliamo. Un vino che racconta la nostra storia, la storia delle nostre famiglie, che non è propriamente italiano o propriamente sloveno, ma che è ‘proud to be european’, ci piace definirlo così: orgoglioso di essere europeo", conclude Princic.
(Adnkronos) - Benessere delle famiglie con animali d’affezione, l’Italia non tiene il passo: i servizi offerti nel settore pet care mostrano ritardi strutturali e forte disomogeneità tra Comuni costieri e interni. E' la fotografia del XIV rapporto nazionale 'Animali in Città' di Legambiente sulle performance dei Comuni e delle Asl nella gestione degli animali nei centri urbani (con il patrocinio di Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Enci, Fnovi, Amvi e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva), presentato questa mattina in occasione ella 37esima edizione di Festambiente, il festival nazionale del Cigno Verde dal 6 al 10 agosto a Rispescia (GR). Nel 2024, su un campione di 734 amministrazioni comunali (appena il 9,3% dei comuni italiani) che hanno risposto in modo completo al questionario di Legambiente, solo il 39,5% (meno di 4 comuni su 10) ha ottenuto una performance almeno sufficiente nella gestione degli animali d’affezione. Di questi - spiega l'associazione - 82 Comuni costieri (il 12,7% del totale in Italia) e 652 interni (il 9% del totale) che, pur condividendo ritardi strutturali, dimostrano andamenti divergenti, con differenze marcate nella qualità e disponibilità dei servizi offerti ai cittadini e ai loro animali. La disomogeneità più evidente riguarda l’accesso ad aree libere per cani: presenti nel 36,2% dei Comuni costieri e nel 10,4% appena dei Comuni interni - rileva Legambiente - Altra differenza si registra per i servizi di pensione per animali, disponibili nel 57,3% dei Comuni costieri e in appena il 21,9% di quelli dell’entroterra. Nella gestione del fine vita degli animali d’affezione, invece, solo il 28% dei Comuni costieri e il 10% degli interni ha predisposto regolamenti per cremazione, tumulazione o inumazione. Altro tema sensibile sono botti e fuochi d’artificio, spesso fonte di stress per gli amici a quattro zampe - si legge nel report - ad adottare regolamenti specifici per limitarne l’uso il 21,9% dei Comuni costieri e l’8,3% di quelli interni. Ancora limitata, poi, la presenza di Sportelli Animali o di un Garante per i diritti degli animali (l’8,5% dei Comuni costieri e il 4,4% per quelli interni) e di un sostegno economico ai cittadini nella sterilizzazione degli animali (14,6% e 4,7%). Un grave ritardo dei Comuni costieri - avverte l'associazione - è costituito dall’adozione di un regolamento per la corretta fruizione delle spiagge da parte delle famiglie con animali d’affezione, presente solo nel 23,2% dei casi. Il Cigno Verde è tornato a denunciare, poi, l'assenza di una sanità veterinaria pubblica di prossimità. Non solo la fotografia dei ritardi da colmare. Anche quest’anno Legambiente assegna il Premio 'Animali in città' a quelle realtà virtuose che si sono distinte per l’offerta di servizi e azioni dedicate alla prevenzione del benessere animale, sulla base di 36 indicatori per i Comuni e di 25 per le Aziende Sanitarie. Tra le amministrazioni comunali premiate, Napoli che si distingue per la copertura sanitaria e l’integrazione tra servizi veterinari e socioassistenziali; San Giovanni in Persiceto (BO) che eccelle grazie a servizi integrati, un forte attivismo civico e ordinanze comunali efficaci; Modena per l’investimento economico significativo e una regolamentazione urbana completa a tutela del benessere animale. Tra i Comuni sotto i 5mila abitanti, premiati Zocca (MO) e Campodolcino (SO) per i loro investimenti in educazione civica e in progetti sociali adattati al contesto rurale e montano. Tra le Asl più virtuose, invece, si distinguono Napoli 1, Bergamo e Vercelli, che oltre a fornire dati puntuali, integrano meglio i servizi sanitari con quelli offerti dai Comuni, operando con proattività. "Il XIV Rapporto di Animali in città - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente - conferma che solo grazie a solide alleanze tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati è possibile garantire il benessere delle famiglie con animali d’affezione. Per questo chiediamo di promuovere ed agevolare la firma di 1.000 accordi o patti di comunità in tutto il Paese. È urgente rilanciare la sanità veterinaria pubblica di prossimità, obiettivo per cui chiediamo al governo di realizzare un piano nazionale a supporto delle Regioni che consenta l’assunzione stabile di 6mila veterinari e alle Regioni il raggiungimento complessivo di 1.000 strutture veterinarie pubbliche (850 tra canili sanitari e gattili sanitari e circa 150 ospedali veterinari pubblici), distribuite equamente sul territorio in rapporto alla popolazione servita. Inoltre, alle Amministrazioni comunali l'appello è di potenziare le aree verdi con libero accesso dedicate alle famiglie con cani, di valorizzare l’applicazione di regolamenti e ordinanze e rafforzare il senso civico grazie al supporto di 10mila guardie ambientali e zoofile delle associazioni di volontariato, per migliorare concretamente la qualità della vita di cittadini e animali”.