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(Adnkronos) - Piovaschi al Centro, temporali e rovesci verso il Sud, ma senza il freddo tipico dei Giorni della Merla. Le previsioni meteo di oggi, 29 gennaio 2025, parlano di ultimi fenomeni associati alla violenta perturbazione che ha colpito l’Italia negli ultimi due giorni, ma con le temperature decisamente sopra la media del periodo. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma il miglioramento al Nord, salvo presenza di nubi basse e nebbie in val padana, conferma anche l’arrivo di schiarite al Centro dopo gli ultimi acquazzoni a macchia di leopardo, mentre sulle regioni meridionali prevede il passaggio di rovesci e temporali a tratti anche intensi. In questo contesto ancora un po’ instabile, le temperature saranno in diffuso calo ma sempre decisamente sopra la media del periodo anche nei Giorni della Merla (29-30-31 gennaio): la tradizione popolare vorrebbe invece che i merli, durante questi 3 giorni storicamente gelidi, si rifugiassero in un comignolo caldo e il loro piumaggio bianco diventasse nero come lo vediamo oggi: quest’anno resteranno bianchi. Nelle prossime ore avremo infatti ancora un po’ di instabilità ma le temperature saranno miti per il periodo dopo il caldo anomalo della giornata di ieri: al Centro si prevede qualche fenomeno isolato specie tra Toscana e Lazio poi il tempo tornerà buono; al Sud i primi acquazzoni dalla Sicilia diventeranno invece via via più diffusi su gran parte del meridione fino alla sera notte. I venti di tempesta del martedì si trasformeranno in correnti tese ma in attenuazione graduale, i mari saranno invece ancora molto mossi o agitati. Giovedì e venerdì saranno due giornate di transizione con qualche fenomeno a carattere sparso al Nord-Ovest e in Sardegna; rispetto alle ultime violente perturbazioni, vivremo due giornate tutto sommato tranquille su buona parte dello Stivale anche se non in compagnia di un pieno sole. Il weekend sarà più movimentato: un ciclone piccolo ma insidioso, in partenza questa sera dalla Normandia, percorrerà circa 2000 km per andare a svernare in Tunisia: durante questa lunga migrazione franco-tunisina causerà, come detto, qualche momento di instabilità sul Nord-Ovest e in Sardegna tra giovedì e venerdì, poi sabato sarà più attivo-cattivo con tanta pioggia su Sardegna, Sicilia e regioni nordoccidentali, qui anche con neve a 1000 metri. Domenica 2 febbraio, per la Santa Candelora, il ciclone tunisino porterà piogge diffuse su gran parte del Sud e localmente anche tra Basso Lazio, Molise ed Abruzzo; le temperature saranno in aumento al Nord complici ampie schiarite, mentre al Sud si respirerà aria autunnale con ombrelli aperti e massime in calo fino ai 12-13°C; a tratti farà più caldo al Nord che al Sud. Una Candelora ribaltata. NEL DETTAGLIO Mercoledì 29. Al Nord: bel tempo prevalente, isolate nebbie in pianura. Al Centro: rovesci sparsi su Toscana e Lazio, occasionali in Umbria. Al Sud: maltempo su molte regioni. Giovedì 30. Al Nord: pioggia e neve su Piemonte, Val d’Aosta e Liguria di Ponente. Al Centro: tempo asciutto. Al Sud: nubi sparse. Venerdì 31. Al Nord: nebbie su est val padana, qualche pioggia al Nord-Ovest. Al Centro: piovaschi in Sardegna, piogge su alta Toscana. Al Sud: stabile. Tendenza: nuovo ciclone in arrivo, piogge da nord a sud.
(Adnkronos) - Due giorni di confronti, 14 panel tematici, 40 speakers tra i principali protagonisti del settore provenienti dal mondo delle Istituzioni, imprese, organizzazioni turistiche e oltre 200 professionisti attesi da tutte le regioni italiane e in particolare dal Sud Italia. Sono questi i numeri con cui prenderà il via 'Destination management domani' il Forum del turismo organizzato da Manageritalia Puglia, Calabria, Basilicata in programma a Bari dal 31 gennaio al 1° febbraio 2025 presso gli spazi della Fiera del Levante - Padiglione 152. “Abbiano ideato questa due giorni dedicata alla figura del Destination Manager nella convinzione che tale professionalità non solo sia necessaria per sviluppare il potenziale turistico di un territorio, ma contribuisca in maniera sostanziale alla crescita dell'economia locale, alla creazione di un brand distintivo e sostenibile, e al miglioramento della qualità dei servizi e delle opportunità per l’intera comunità locale. Il turismo oggi per essere vincente e differenziarsi sui mercati ha sempre più bisogno di competenze e managerialità capaci per gestire i bisogni e una domanda in continua crescita ed evoluzione nelle richieste e nelle necessità”, commenta Domenico Fortunato, presidente di Manageritalia Puglia, Calabria, Basilicata. “In quest’ottica - spiega Ettore Ruggiero, vice presidente Manageritalia Puglia e coordinatore Forum turismo 2025 - abbiamo voluto coinvolgere nella realizzazione dell’intero Forum del Turismo 2025 tutti i principali operatori del settore, i manager sia pubblici che privati, oltre alle Istituzioni locali e gli enti di formazione dagli Its all’Università di Bari poiché solo attraverso la messa a sistema di esperienze e competenze possiamo generare con managerialità un‘offerta turistica capace di contrastare le problematiche legate all’overtourism e overcrowding con scelte che valorizzino le unicità del territorio offrendo un turismo sempre più esperienziale legato alle vere essenze della comunità locale, oggi elementi focali per attrarre un turismo sempre più consapevole”. Due giorni intensi che vedranno protagoniste le testimonianze, gli approfondimenti tematici e gruppi di lavoro rivolti a quanti sono interessati alla creazione, allo sviluppo di destinazioni turistiche sempre più 'smart' capaci di coniugare innovazione, sostenibilità e rispetto del territorio. L’evento, alla sua seconda edizione, riunirà i principali attori del comparto come: Dmo (Destination management organization) e Dmc (Destination management company) oltre ad assessori, esperti e operatori all’insegna del dialogo e del confronto per poter definire le sfide presenti e future del turismo in Italia e in particolar modo nelle regioni del sud. Nel corso della prima giornata particolare attenzione verrà posta al turismo pugliese con quattro focus dedicati: Alberobello. Pietra Madre (La città dei trulli e dei comuni associati Polignano, Noci, Castellana Grotte) - Bari. Hub della Puglia e città di San Nicola – Lecce. Capitale del barocco ed il Salento tra turismo balneare e culturale - Gargano. Il sistema turistico ed i turismi del Gargano e della Daunia – Matera. La città dei Sassi e i territori a vocazione turistica della Basilicata. Oggi la pianificazione e gestione delle destinazioni turistiche sono di grande attualità per il turismo italiano che ha estremo bisogno dell’integrazione, dell’aggregazione e di forte sinergia tra tutti i diversi attori della filiera nel segno di una maggiore sostenibilità e innovazione per produrre, promuovere e commercializzare un’offerta turistica di valore dell’Italia e in particolar modo del mezzogiorno sui mercati internazionali. Secondo i dati Istat (elaborati centro studi Srm - Intesa Sanpaolo) in Italia il turismo è in grado di generare il 6% del Pil italiano e se si include anche l’impatto indiretto e l’indotto il contributo del turismo arriva complessivamente all’11%. Numeri importanti che restituiscono una fotografia significativa del comparto. Il Mezzogiorno ha un ruolo chiave, il 24% del Pil turistico nazionale è prodotto nel Sud Italia, per la quale si rileva un valore aggiunto turistico di 24,9 miliardi di euro, il 6,4% del Pil, che sale all’11,6% se si considera l’impatto complessivo. Rilevante anche il peso del turismo sull’occupazione, il comparto impiega quasi 1.300.000 lavoratori, di questi ben 340.585 sono attivi al sud, ossia il 26,4% dell’occupazione turistica nazionale. Gli ultimi dati del Ministero del Turismo confermano un incremento del turismo in Italia nel 2024 +2,3% rispetto all’anno precedente con 458,5 milioni di presenze e 251,5 milioni di presenze straniere con incrementi per tutte le mete: +6,5% laghi, +5,8% campagna/collina, 3,6% città d’arte, +2,5% montagne e crescite più modeste per mare e termale. (Fonte Consuntivo Assoturismo 2024). Il Forum è organizzato da Manageritalia Puglia, Basilicata e Calabria con il patrocino di: Enit, Anci, Regione Puglia, assessorato al Turismo - Puglia Promozione - Apt Basilicata - Unioncamere Puglia - Università Bari A. Moro - dipartimento Economia Università della Calabria - Comune di Bari -Cfmt ed Ada (Associazione direttori d'albergo).
(Adnkronos) - Geotermia, nuovo nucleare e idrogeno. Saipem raccoglie la sfida della transizione energetica e studia nuove soluzioni innovative per il settore energetico in linea con l’obiettivo Net Zero al 2050. In questo quadro, guardando al calore dal sottosuolo come fonte di energia rinnovabile affidabile e continuativa, ma ancora poco utilizzata rispetto alle sue reali potenzialità, Saipem ha siglato nel 2024 un Memorandum d’Intesa con Geolog, azienda attiva nella valutazione di formazioni geologiche e in soluzioni di perforazione, e Ignis H2 Energy, azienda specializzata nell'acquisizione, esplorazione e sviluppo di fonti geotermiche. L’obiettivo è quello di sviluppare soluzioni avanzate che possano consentire un maggiore utilizzo dell’energia geotermica, in Italia e a livello internazionale. In particolare, a livello di ricerca e sviluppo i tre ambiti principali di interesse di Saipem sono i sistemi geotermici di prossima generazione, l’energia geotermica offshore e la riconversione di pozzi oil&gas. Il Memorandum d’Intesa prevede che le tre società realizzino studi congiunti sull’energia geotermica non convenzionale, ovvero sorgenti di calore terrestre difficilmente accessibili e per questo ancora scarsamente sfruttate, e su quella offshore, di cui è ricco il bacino del Mediterraneo. Saipem si occuperà dello studio di fattibilità di impianti geotermici, valutando le soluzioni tecniche ad oggi disponibili sul mercato e identificando eventuali gap tecnologici. Geolog e Ignis contribuiranno alla valutazione delle formazioni geologiche e delle soluzioni di perforazione, nonché all'analisi della disponibilità di risorse geotermiche. L’expertise riconosciuto di Saipem nell’ambito della perforazione nel settore Oil&Gas così come nella realizzazione di grandi impianti e di sistemi di trasporto di fluidi, è già oggi virtuosamente al servizio della geotermia tradizionale onshore, permettendo di operare lungo l’intera catena del valore. La rivalutazione strategica dell’energia geotermica da parte di Saipem prevede anche lo sviluppo di convergenze virtuose con altri ambiti cruciali nei percorsi di decarbonizzazione dei prossimi decenni. La parola chiave, in questo senso, è 'ibridazione': ibridazione di progetti e tecnologie close to market come, ad esempio, nella sinergia tra processi di cattura della CO2 (Ccs) ed energia geotermica a bassa-media entalpia. La soluzione tecnologica Bluenzyme di Saipem per la Ccs, idonea all’utilizzo di calore recuperabile da fonti a bassa temperatura, può infatti ridurre ulteriormente le emissioni sfruttando l’energia geotermica come energia di processo. Questo concetto viene concretamente sfruttato nel progetto di cattura della CO2 del Gruppo Hera e Saipem, denominato CapturEste, che è stato recentemente selezionato dalla Commissione Europea per ricevere quasi 24 milioni di euro di sovvenzioni dal Fondo per l'Innovazione, per contribuire a mettere in atto tecnologie pulite all'avanguardia in tutta Europa. Per Saipem l'energia geotermica ha un ruolo strategico nel proprio mix energetico per accelerare la decarbonizzazione sia dell'approvvigionamento che del consumo energetico. La valorizzazione su larga scala e lo sfruttamento dell'energia geotermica rappresentano campi di naturale interesse per Saipem poiché comportano l'impiego di tecnologie, asset e competenze vicine al core business tradizionale dell’azienda: in qualità di leader nella perforazione e costruzione di impianti Oil&Gas onshore e offshore, con know-how e tecnologie specifiche per l'esecuzione di grandi e complessi progetti in tutto il mondo, Saipem è stata coinvolta nello sviluppo di progetti relativi allo sfruttamento dell'energia geotermica convenzionale fin dagli anni '70. Sempre in ottica di sviluppo di nuove fonti di energia, Saipem intende valutare le potenziali applicazioni dei reattori compatti di nuova generazione Small Modular Reactor (Smr) per installazioni offshore. Da qui l’accordo di collaborazione con newcleo, siglato lo scorso anno. L’obiettivo è quello di studiare l’applicazione della tecnologia ‘Small Modular Lead-cooled Fast Reactor’ (Sm-Lfr) di newcleo per produrre energia elettrica. L’accordo prevede, inoltre, la possibilità di estendere l'uso della tecnologia di newcleo per generare energia elettrica a zero emissioni e anche calore di processo a zero emissioni alle installazioni offshore di petrolio e gas e migliorarne quindi le performance di sostenibilità. La tecnologia di newcleo consente una maggiore efficienza nell’utilizzo del combustibile nucleare rispetto ad altri tipi di impianti convenzionali a fissione, grazie al riutilizzo del combustibile esausto utilizzato da altri reattori, in linea con i principi dell’economia circolare. Per Saipem la produzione di energia a zero emissioni attraverso impianti galleggianti offshore dotati di reattori compatti di nuova generazione può rappresentare una nuova frontiera per la transizione energetica. Altro vettore del futuro energetico è l’idrogeno verde, prodotto cioè sfruttando l’energia ricavata da fonti rinnovabili. Saipem e Nel Asa, durante la World Hydrogen Week 2024 a Copenaghen, hanno presentano Ivhy 100, prototipo di elettrolizzatore da 100 MW che sfrutta la tecnologia di elettrolisi alcalina atmosferica di Nel. L’innovativa soluzione per la generazione di idrogeno rinnovabile è stata progettata ed industrializzata per essere scalabile, modulare e per facilitare l'installazione e la messa in servizio di sistemi su larga scala. Saipem punta a soddisfare la crescente domanda di riduzione delle emissioni di carbonio nei settori più critici attraverso l'utilizzo di idrogeno rinnovabile, concentrandosi sulla creazione di derivati dell’idrogeno come l’ammoniaca, il metanolo e i carburanti sostenibili. Sempre in ottica di decarbonizzazione, la cattura della CO2 consente di chiudere il cerchio contenendo l’emissione di carbonio in atmosfera prodotto dai settori industriali cosiddetti hard-to-abate. Bluenzyme, soluzione tecnologica di Saipem per la cattura della CO2 basata sull’impiego di enzimi che, oltre al progetto precedentemente descritto con Hera a Ferrara, è stata selezionata da Ren-Gas, sviluppatore finlandese di progetti per l'idrogeno verde e l'e-metano, per il proprio impianto di e-metano a Tampere in Finlandia. Si tratta del primo impianto di cattura del carbonio post-combustione su scala industriale introdotto nel Paese. Saipem fornirà supporto completo dalla progettazione al collaudo finale delle prestazioni dell'unità di cattura. L'impianto Ren-Gas di Tampere produrrà circa 200 GWh di carburante rinnovabile per il trasporto pesante sia su strada che marittimo, oltre a 180 GWh di teleriscaldamento a zero anidride carbonica per il sistema di teleriscaldamento di Tampere. Il processo di produzione di e-metano utilizzerà le circa 40mila tonnellate di anidride carbonica catturate ogni anno dai fumi dell'impianto di incenerimento dei rifiuti di Tarastenjärv.