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(Adnkronos) - Botta e risposta teso in aula tra Matteo Renzi e Ignazio La Russa durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia sulla manovra 2025 al Senato oggi 28 dicembre. Tutto comincia con la richiesta del leader di Italia Viva al presidente del Senato di far rispettare il silenzio in aula durante l'intervento. La Russa ribatte che il rumorio di sottofondo è nella norma e chiede a Renzi di evitare di dare lezioni. A quel punto Renzi sbotta: "Lei, camerata La Russa, deve abituarsi a rispettare le opposizioni in questa aula". Replica il presidente del Senato: "E lei deve abituarsi ad avere la cortesia di non sfuggire la verità". Controribatte Renzi alludendo all'epiteto 'camerata': "Pensavo di averle fatto un complimento". E aggiunge sul rumore in aula: "Il presidente non avverte i rumori, è tipico dell'età che avanza...". "Da un mese la presidente del Consiglio ha dato mandato ai suoi uffici di studiare una norma contro di me. Avete fatto una norma sovietica per cui il totale importo di quello che uno guadagna viene passato allo Stato", dice Renzi nella dichiarazione di voto facendo riferimento alla norma che prevede il divieto di percepire compensi per incarichi da Paesi extra Ue. "Quando ci sarà un governo di centrosinistra che lo farà contro di voi non potrete gridare allo scandalo. Berlusconi avrebbe detto che non si fanno le norme per rancore e invidia. La norma non è contro di me, è una norma contro la dignità del Parlamento", aggiunge. "Volevo rassicurare Renzi del fatto che non risiede nei nostri pensieri. Comprendo che si voglia uscire dall'oblio dei risultati elettorali, ma questo non giustifica il fatto di insultare un presidente del Consiglio che non è in Aula perché non c'è, nella storia, un premier presente in sede di approvazione della finanziaria. Lo voglio tranquillizzare: pensiamo agli italiani e molto meno a Renzi" dice , il senatore Giorgio Salvitti (eletto in Fdi e ora nel gruppo Civici d'Italia-Udc-Noi Moderati), replicando alle parole di Renzi.
(Adnkronos) - "Grazie all'innovazione la sostenibilità per le imprese diventa fonte di ricavo. I risultati di Made danno un segnale chiaro anche in questo senso". Lo dichiara all'Adnkronos/Labitalia Giovanni Lombardi, fondatore e presidente di Tecno, la sustaintech company oggi tra i principali player nella consulenza per la sostenibilità e l’efficientamento energetico. "La vera sfida - spiega - è quella della Twin Transition - rivoluzione caldeggiata fortemente dalla Commissione Europea. Ed in questa rivoluzione come Tecno vediamo grande fermento sul mercato grazie alla nostra identità che vede coniugare l'anima digitale con la conoscenza totale dei processi produttivi. La Twin Transition è l'applicazione dell'innovazione, digitale, IA e blockchain alla rivoluzione digitale. Questa sovrapposizione tra digitale e sostenibilità è la Twin Transition ( rivoluzioni gemelle) caldeggiata dalla Commissione Europea, anche grazie al Green Deal Europeo e il Digital Compass". "Nella Twin Transition - sottolinea - sostenibilità e innovazione sono facce della stessa medaglia: digitale, IA, blockchain, diventano elementi fondamentali per attivare la sostenibilità nel ciclo produttivo, e rispondere alle pressioni normative e alle aspettative del mercato L’utilizzo del digitale e dell' IA permette di cavalcare la rivoluzione della sostenibilità trasformando la stessa non più in un costo da sostenere, ma in un ricavo, intendendo per cio' ottimizzazione ed analisi dei fattori produttivi, posizionamento nella parte "alta" del mercato, permettendo di diventare più competitivi. L’integrazione della tecnologia (digitale, IA, blockchain, analisi dei dati) permettono di avviare modelli di sostenibilità, rispondendo agli obblighi normativi e della supply chain. La sostenibilità non è più un costo, ma un fattore strategico di valorizzazione della competitività".
(Adnkronos) - “Si prospetta un 2025 ricco di iniziative a partire dalla Biennale della sostenibilità con un programma di eventi, attività, conferenze e mostre molto articolato che va a discutere con interlocutori internazionali quelle che sono le tematiche che la Fondazione tratta nel campo della sostenibilità e dello sviluppo territoriale a partire da quella che è codificata come resilienza climatica. Si tratta della capacità da parte di un territorio di trovare delle soluzioni di adattamento agli effetti dei mutamenti del clima. Nel caso di Venezia, in particolare, il tema dell'innalzamento del mare". Così Alessandro Costa, direttore generale della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità/ Venice Sustainability Foundation - Vsf, in occasione dell’incontro con i media per fare il punto sulle attività svolte da Vsf nel 2024 e sulle progettualità future. “Noi cerchiamo innanzitutto di avere un approccio integrato al tema della sostenibilità e della resilienza - prosegue Costa - Cerchiamo di vedere come lo sviluppo sostenibile si applichi contestualmente all'economia, alla società, all'ambiente e come innovazione nostra anche alla sostenibilità culturale che è incentrata su Venezia. Abbiamo uno spettro ampio di tematiche che monitoriamo che vanno dallo sviluppo dell'economia all'idrogeno, alla tutela dell'ambiente e all'efficienza energetica, allo sviluppo delle fonti rinnovabili. Dall'innovazione come una delle chiavi di diversificazione della base economica del nostro territorio, al tema della residenzialità, dell'inclusione sociale, al tema della legalità e a quello del grande progetto di Venezia città campus, cioè della crescita e dello sviluppo di un cluster della conoscenza all'interno del nostro spazio territoriale”.