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(Adnkronos) - Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha rassegnato le dimissioni oggi pomeriggio. La decisione del primo cittadino fa seguito alla denuncia, fatta il giorno prima, poco dopo mezzanotte, dal consigliere Ernesto Ioppoli, il quale aveva reso noto che ieri sera, nel corso di una riunione, Voce lo aveva aggredito con calci e pugni. Motivo del contendere, la realizzazione delle case popolari nel quartiere Tufolo–Farina che l’amministrazione comunale della città pitagorica intende portare avanti, nonostante la contrarietà dei residenti. Pur essendo un esponente della maggioranza, Ioppoli, residente nello stesso quartiere, aveva espresso la propria contrarietà al progetto, e da lì sarebbe scaturita una violenta lite. "Non è mia intenzione alimentare polemiche dopo quanto accaduto ieri sera né cercare giustificazioni di sorta", dichiara Voce in una nota, in cui esprime "pubblicamente le mie più sincere scuse al consigliere Ioppoli e alla città". "Ma quando solo le parole non bastano - aggiunge - occorre il gesto. Ritengo doveroso compiere un passo indietro per senso di responsabilità istituzionale. Le istituzioni devono essere sempre esempio di equilibrio e rispetto, valori che oggi intendo riaffermare presentando le mie dimissioni". Voce, nel concludere la nota, auspica che "questo gesto restituisca un clima di serenità politico-amministrativa di cui la città in questo delicato momento ha bisogno".
(Adnkronos) - Un mercato del lavoro resiliente alle tensioni internazionali, ma che allo stesso tempo si sta evolvendo rapidamente, con l'influsso sempre più centrale dell'intelligenza artificiale. E' l'analisi sul mercato del lavoro globale che, in un'intervista ad Adnkronos/Labitalia, traccia Sander van 't Noordende, ceo di Randstad, big player globale delle hr, in occasione della sua visita in Italia. Dal vostro osservatorio, quali tendenze registrate in questo momento sul mercato del lavoro mondiale? Dazi commerciali e guerre stanno avendo un impatto sull'occupazione o su altri aspetti del lavoro? Il mercato del lavoro rimane resiliente, ma si sta evolvendo rapidamente. Allo stesso tempo, l'intelligenza artificiale sta rimodellando mansioni e competenze, mentre le sfide macroeconomiche aggiungono complessità. Questo è la nuova normalità: una realtà a cui i datori di lavoro devono sapersi adattare. In tutti i mercati, assistiamo a un passaggio evidente dalla job security (sicurezza del posto di lavoro) alla employability security (sicurezza dell'occupabilità). Le persone vogliono continuare ad essere rilevanti e le organizzazioni di successo sono quelle che investono nel reskilling per garantire che la tecnologia amplifichi il potenziale umano. Quali sono le previsioni per il futuro del lavoro dei prossimi mesi? Il futuro del lavoro nei prossimi mesi sarà definito dalla capacità di adattamento. Vedremo sempre più modelli ibridi, carriere fluide e una domanda crescente di competenze digitali e interpersonali. L'incertezza economica probabilmente persisterà, ma fondamentale sarà la resilienza delle persone: talenti che imparano, si reinventano e usano gli strumenti dell'AI per crescere e progredire nel loro percorso di carriera. La capacità delle organizzazioni di abilitare questa agilità sarà la chiave di volta per il successo futuro. Dal vostro punto di vista, qual è l'approccio al lavoro della Generazione Z? I nostri dati mostrano che la Gen Z è ambiziosa e pragmatica. I giovani talenti non cambiano lavoro per mancanza di lealtà, ma per desiderio di crescita. Cercano sviluppo, apprendimento e un impiego che si allinei ai loro obiettivi, in un contesto altamente competitivo. Sono anche i più proattivi nell'adottare l'Ai, vedendola come uno strumento per far progredire le loro competenze e carriere, piuttosto che come qualcosa da temere. La loro ambizione è sempre orientata a un obiettivo preciso. Cosa cercano i giovani oggi quando si approcciano a un posto di lavoro? Come le organizzazioni devono tenerne conto per attrarre e trattenerli? La lealtà dei talenti più giovani si guadagna offrendo percorsi di crescita. I giovani, in particolare la Gen Z, desiderano opportunità di formazione che permettano loro uno sviluppo continuo. Questa tendenza è evidente anche in Italia: i talenti cercano datori di lavoro che investano attivamente nella loro crescita e riflettano i loro valori. Lo sviluppo della carriera, la flessibilità e una retribuzione equa sono importanti, ma lo è anche il senso di appartenenza. Per attrarli e fidelizzarli, le organizzazioni devono creare percorsi di carriera visibili e supportare concretamente l'ambizione attraverso opportunità di apprendimento mirate e concrete. In che modo l’intelligenza artificiale sta influenzando il mondo del lavoro? L’Ai ‘ruberà' posti di lavoro agli umani? L'intelligenza artificiale non si limiterà a sostituire alcuni lavori: li ridefinirà. Stiamo già assistendo all'automazione delle mansioni di routine e ripetitive, ma stanno emergendo anche nuove opportunità che richiedono creatività umana, empatia e capacità di giudizio in combinazione con ciò che l'Ai offre. La sfida è garantire che tutti possano beneficiarne in modo equo ed è per questo che un nuovo approccio alla formazione è cruciale. L'Ai sta ridefinendo il concetto stesso di 'skill' e in risposta a questa trasformazione abbiamo bisogno di un approccio olistico. Per le hard skill tradizionali, sono necessari importanti investimenti pubblici e privati in programmi di upskilling e reskilling continui. Solo così potremo rendere accessibili a tutti le competenze tecniche avanzate. Allo stesso tempo, la formazione deve sostenere anche lo sviluppo delle soft skill, sia a scuola che sul luogo di lavoro, incoraggiando le competenze intrinsecamente umane come il pensiero critico, la creatività e il problem-solving complesso. Non dobbiamo dimenticare che un accesso equo alle competenze e agli strumenti dell'Ia sarà l'elemento determinante per costruire un mercato del lavoro più inclusivo. In che modo le tecnologie digitali, e in primis l’intelligenza artificiale, stanno impattando sul lavoro di recruiting di personale? Nel futuro, come trasformeranno l’attività di ricerca e selezione del personale? L’intelligenza artificiale ci permette di passare da una posizione reattiva a una proattiva nel modo in cui facciamo il match tra aziende e talenti. Grazie a questo cambiamento, siamo in grado di servire meglio sia i clienti che i candidati, perché abbiamo un pool di talenti disponibili ancora prima che le aziende si rendano conto di averne bisogno. L'AI sta trasformando il reclutamento migliorando il match e riducendo gli eventuali pregiudizi, ma ci aiuta anche a connettere più velocemente le persone con le opportunità di lavoro. Ma la connessione umana resta al centro. I recruiter del futuro utilizzeranno gli insight forniti dall'AI per guidare le persone verso carriere rilevanti e durature. La formula vincente è chiara: efficienza grazie alla tecnologia, empatia grazie alle persone.
(Adnkronos) - Endiale, il Sistema Collettivo Nazionale per la Gestione Alternativa degli Oli Lubrificanti Esausti in Grecia, ha ospitato il Consorzio Conou per una collaborazione di tre giorni, che si è svolta ad Atene dal 20 al 22 ottobre 2025. Scopo dell’incontro - si spiega in una nota - lo scambio di esperienze e know-how sui temi della gestione della filiera degli oli usati e dell'economia circolare. All'ordine del giorno sono stati discussi tre argomenti principali: da una parte, le attività necessarie per promuovere e mostrare gli effetti benefici della rigenerazione degli oli lubrificanti usati sull'ambiente, sulla salute pubblica e sull'economia, per sensibilizzare i decisori politici e i cittadini. Dall’altra, come rafforzare la ricerca e la tecnologia in collaborazione con istituti di istruzione e ricerca per la tutela ambientale basata sulle buone pratiche dell'economia circolare, per una produzione industriale sostenibile e per l'estrazione di dati scientifici affidabili. E, infine, si è parlato di cooperazione per intraprendere congiuntamente l'iniziativa di creare una rete di sistemi alternativi europei di gestione dei rifiuti. Il Ceo di Endiale, George Deligiorgis, ha dichiarato: "Il dialogo, la cooperazione e lo scambio di buone pratiche sono una condizione necessaria per un successo ancora maggiore nella gestione alternativa degli oli lubrificanti esausti. In questo contesto, abbiamo avuto l'opportunità di un produttivo incontro di tre giorni con uno dei sistemi europei di rigenerazione dei lubrificanti di maggior successo, come il CONOU italiano, la cui delegazione desidero ringraziare calorosamente per questa costruttiva collaborazione. Continuiamo a impegnarci quotidianamente per la massima efficienza possibile nella gestione alternativa degli oli lubrificanti esausti, con benefici per tutti e l'attuazione concreta dell'Economia Circolare." Il Presidente del Conou, Riccardo Piunti, ha aggiunto: "Sono particolarmente grato di aver avuto l'opportunità di incontrare e discutere con il management di Endiale dei principi, degli standard e del modello organizzativo dell'economia circolare, nonché della sua applicazione agli oli lubrificanti di scarto nei nostri Paesi, che sono ai vertici d'Europa. Siamo concordi nel ritenere che la circolarità non sia un processo spontaneo e possa essere raggiunta solo attraverso un modello organizzativo come quello che entrambe le parti stanno implementando".