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(Adnkronos) - C'è un pianeta che potrebbe offrire condizioni idonee alla vita. E' a 'soli' 20 anni luce dalla Terra ed è stato appena scoperto. Si chiama GC 251 c e potrebbe ospitare acqua in forma liquida. La superficie del pianeta, che è circa 4 volte più grande della Terra, appare potenzialmente rocciosa. GC 251 c è un 'esopianeta', orbita attorno a una stella al di fuori del nostro Sistema Solare. Potrebbe ospitare acqua in forma liquida sulla propria superficie, con una condizioni fondamentale per la formazione della vita. GC 251 c appartiene alla famiglia degli esopianeti rocciosi molto più massicci della Terra ma meno imponenti rispetto a pianeti 'di ghiaccio' come Urano e Nettuno, che si trovano nel nostro Sistema Solare. GC 251 c, quindi, viene accostato alla categoria delle 'Super Terre'. "Cerchiamo questo tipo di pianeti perché rappresentano la nostra migliore possibilità di trovare vita", spiega Suvrath Mahadevan, come riferisce la Bbc. Il professore di astronomia alla Penn State University è coautore di un articolo sulla scoperta pubblicato su The Astronomical Journal. "Lo chiamiamo Habitable Zone Planet Finder, perché cerchiamo pianeti che si trovino alla giusta distanza dalla loro stella affinché possa esistere acqua liquida sulla loro superficie. Questo è stato l'obiettivo principale di questa indagine", spiega Mahadevan evidenziando che "questa scoperta rappresenta uno dei migliori candidati nella ricerca di tracce atmosferiche di vita altrove nei prossimi cinque-dieci anni".
(Adnkronos) - “E’ vero che la natalità è bassa e non cresciamo come popolazione italiana, ma abbiamo delle possibilità di sviluppare la qualità del lavoro oltre che la quantità dei lavoratori. Quello che è necessario fare è investire affinché nelle imprese si lavori di più, ma nel benessere”. Così Massimo Fiaschi, segretario generale di Manageritalia, alla seconda edizione del Global Welfare Summit, il principale appuntamento italiano dedicato all’evoluzione del welfare, dedicata alle “Eccellenze che ispirano”, organizzato a Villa Miani a Roma. “L’aspetto più sconcertante, che non viene sottolineato, è che in Italia si lavora poco: nella media, rispetto ai competitor internazionali, nei Paesi Ocse, dove si lavora per circa 36,8 anni, in Italia si lavora solo per 32,8 anni. Evidentemente non invogliamo a lavorare nelle aziende. Il welfare, il benessere, cercare di incentivare il lavoro buono è una delle missioni che dobbiamo perseguire come manager, ma anche come istituzioni e come imprese”, conclude.
(Adnkronos) - "Nel 2020 abbiamo lanciato la 'Circular for Zero', che ci ha posto come obiettivo nel 2045 di avere emissioni zero, che chiaramente per una società farmaceutica, che comunque ha impianti di produzione, è un obiettivo molto sfidante. Noi già oggi abbiamo tutte le nostre fabbriche che si affidano esclusivamente a fonti di energia rinnovabili e contiamo ad arrivare nel 2045 all'obiettivo. Da questo poi nascono tante altre progettualità, la cui cosa più importante è far sì che siano tangibili e calate sul territorio". Così Alfredo Galletti, corporate vice president e gm Novo Nordisk Italia, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ tenutosi oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. che ha ricordato come il cammino dell'azienda in ambito di sostenibilità sia iniziato 50 anni fa, nel 1975. "Una delle progettualità a cui tengo maggiormente -ha continuato- è il nostro 'Cities for Better Health', che è una partnership fatta con varie città a livello di tutto il mondo, che inizia da dieci anni fa. E noi in Italia abbiamo partnership con vari comuni e copriamo 23 milioni di italiani, con progettualità piccole e ben specifiche, fatte in accordo con le istituzioni locali e secondo i bisogni di ciascuna città o di ciascuna realtà. Perché poi chiaramente questo obiettivo, la nostra ambizione non la possiamo raggiungere da soli e chiaramente tutti gli attori devono prendervi parte", ha sottolineato. E Galletti ha sottolineato che "abbiamo molta attenzione per la biodiversità, con ad esempio un'oasi ecologica con 60 mila api, in Toscana, che abbiamo creato per continuare a garantire il nostro impegno per la biodiversità". "E c'è anche innovazione dal punto di vista ambientale e di sostenibilità nei nostri prodotti. Qualche mese fa abbiamo lanciato la prima insulina settimanale al mondo. Chiaramente le nostre penne sono usa e getta, mentre prima un'iniezione giornaliera richiedeva chiaramente uno spreco di plastica che deve essere smaltita. Noi non solo ne abbiamo una settimanale, ma abbiamo anche messo in piedi un sistema di riciclo che si chiama ReMed, in sette città italiane con più di 230 farmacie dove il paziente può riportare queste penne una volta utilizzate e noi le ricicliamo e da questo facciamo svariati materiali", ha concluso.