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(Adnkronos) - “Quando facciamo qualcosa, lo facciamo con passione e professionalità, ed è per questo che i risultati ci danno soddisfazione”. Con queste parole Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, ha aperto il suo intervento nel corso dell’incontro 'Mozzarella di Bufala Campana-La sfida europea', alla Regie Cavallerizze della Reggia di Caserta. Raimondo ha espresso orgoglio per i risultati raggiunti dal Consorzio, sottolineando come la forza del prodotto risieda nel perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. “La mozzarella di bufala campana - ha detto - è un prodotto che si fa mangiare, nato con la ricetta del nonno ma cresciuto grazie alle tecnologie che ci consentono di portarla in tutto il mondo, garantendo la stessa bontà di quella appena prodotta. Il nostro obiettivo è farla gustare anche a quindicimila chilometri di distanza come se fosse appena uscita dal caseificio”. Il presidente ha poi ricordato la scelta simbolica della sede del Consorzio, ospitato all’interno della Reggia di Caserta: “Abbiamo voluto essere qui, nella Reggia più bella del mondo, perché questo luogo rappresenta la storia, la cultura e la bellezza del nostro territorio. È da qui che costruiamo la nostra sfida europea: non per difendere la mozzarella di bufala campana Dop, ma per creare intorno a essa un ecosistema capace di generare valore, occupazione e riconoscimento internazionale”. Nel suo intervento, Raimondo ha delineato la mozzarella di bufala campana Dop come un modello di sviluppo sostenibile e un volano per l’economia locale: “Non è solo un prodotto di eccellenza, ma un simbolo di un’Italia che produce, resiste e innova. Dietro ogni mozzarella ci sono persone, allevatori, casari e famiglie: la forza della Dop è la sua gente, e a loro dobbiamo restituire valore. "Ampio spazio è stato dedicato anche ai temi della sostenibilità e del ricambio generazionale. “Guai - ha detto - a non guardare al futuro. Se non fossimo aperti all’innovazione, saremmo destinati a scomparire. Dobbiamo custodire la ricetta del nonno, ma anche investire in formazione, digitalizzazione e buone pratiche di allevamento. Il futuro della Dop passa dai giovani: servono nuove competenze, più tecnologia e maggiore consapevolezza ambientale”.
(Adnkronos) - “Le aziende non possono più permettersi di comunicare solo in modo tradizionale: oggi è indispensabile utilizzare tutti i nuovi strumenti messi a disposizione dai social media e costruire una vera e propria media company. Solo così riusciremo a raggiungere i nostri clienti e, soprattutto, le nuove generazioni”. Sostiene Fernando Vacarini, responsabile media relations, corporate reputation and digital PR Gruppo Unipol, intervenuto alla presentazione, presso a Camera dei Deputati, del Brand journalism festival 2025, evento promosso da Social Reporters e in programma l’11 novembre al Talent Garden di Roma. Vacarini ha poi commentato i risultati dell’Osservatorio GenerationShip 2025 di Changes Unipol, evidenziando il cambio di paradigma nei consumi mediatici giovanili: “I giovani si informano molto meno attraverso giornali, radio e tv, preferendo i social network. Per questo dobbiamo incontrarli nei luoghi in cui si trovano, assecondando i loro linguaggi e abitudini, ma senza abbandonare del tutto i canali tradizionali. La sfida è integrare mondi diversi in un’unica strategia di comunicazione coerente e credibile”.
(Adnkronos) - "Bonduelle è un'azienda familiare che ha una storia di 170 anni, ed è concentrata nella produzione di prodotti a base vegetale. Azienda che ha fatto della propria missione quello che è l'aiuto verso la transizione, verso un'alimentazione a base vegetale per il bene del pianeta e per il bene delle persone. Abbiamo degli impegni chiari, entro il 2030 ad esempio l'80% dei nostri agricoltori che sono appunto coinvolti nelle pratiche agricole che producono le materie prime per i nostri prodotti saranno coinvolti nelle pratiche di agricoltura rigenerativa. Cosa significa agricoltura rigenerativa? Intanto il mantenimento della sostanza organica nel terreno. Il sostegno per quello che sono gli insetti impollinatori, un tema per noi, anche per noi, sentivo prima, molto caro. Ci sono ovviamente le api, ma sono molti gli insetti impollinatori come farfalle, falene. E quindi costruiamo vicino ai campi da cui ci approvvigioniamo anche delle coltivazioni, delle piantagioni diverse, delle culture diverse che possano aiutare il sostegno e la vita di questi insetti". Lo ha detto Federico Odella, ceo Bonduelle Italia, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ tenutosi oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. "L'utilizzo responsabile dell'acqua -ha continuato- è un altro tema, anche per noi, molto importante. Vi lascio immaginare l'utilizzo dell'acqua nei campi per produrre insalate oggi in Italia, quanto sia importante mantenere l'azoto minerale all'interno del terreno che è una delle fonti principali di nutrimento per le nostre piante. Lo facciamo tramite l'applicazione di sonde nel terreno per misurarne la quantità. E questo ci permette di ridurre e di ottimizzare quelli che sono appunto i consumi d'acqua necessari", ha sottolineato. "E poi inoltre abbiamo eliminato -ha continuato- tutti quei prodotti fitofarmaci che sono utili per le piante, perché di fatto sono come delle medicine che le aiutano a crescere meglio, ma possono avere un impatto negativo proprio sugli insetti impollinatori di cui parlavamo prima e quindi abbiamo deciso di eliminarli. e quindi pratichiamo quello che è il bio-controllo sui nostri campi. Quindi questo è uno dei temi importanti rispetto al pianeta", ha continuato. E per Odella "sostenibilità non è solo sostenibilità ambientale ma vuole essere anche sostenibilità sociale ed economica". "Una delle strategie del Gruppo è proprio 'persone al centro'. Oggi in Italia abbiamo circa 420 collaboratori e superiamo i 500 nei momenti di picco stagionale. Quindi le persone sono per noi un elemento cardine all'interno dell'organizzazione e crediamo nell'importanza di avere la possibilità di potersi esprimere al meglio all'interno dell'organizzazione ma per fare questo devono esserci le condizioni necessarie per poterlo fare", ha sottolineato. "Spesso si parla di inclusività e noi abbiamo deciso di compiere anche qui degli atti concreti. Siamo certificati, grazie al supporto della fondazione Libellula, azienda con Equality gender dal 2023. Abbiamo introdotto il welfare nello stesso anno all'interno della nostra azienda in modo tale da aiutare, sostenere, i nostri collaboratori per avere un supporto rispetto a quello che è forza fisica e psicofisica. Quindi inoltre abbiamo un sostegno psicologico gratuito per le nostre persone dal 2020", ha ricordato. E non solo. "Abbiamo 12 diverse attività di volontariato -ha spiegato- che possono essere scelte dai nostri collaboratori. Questo cosa significa? Significa che le nostre persone hanno la possibilità di fare atti di volontariato e possono scegliere e hanno messo a disposizione dall'azienda due giorni all'anno per poter fare queste pratiche. Quindi avere un impatto positivo non solo su se stessi, perché si collaborano al bene della società, ma anche concretamente sugli altri. Tutto questo si sposa in un progetto molto più ampio che è quello di essere una B Corp. Siamo un'azienda certificata B Corp e l'essere certificati forse è un po' riduttivo, perché in realtà è un modo di fare azienda e quindi quella voglia di avere un impatto positivo non solo sull'ambiente, ma anche sulle persone e tutti gli stakeholder che sono collegati alle nostre attività lavorative di tutti i giorni", ha concluso.