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(Adnkronos) - Prima le piogge, poi il gelo. Il temuto 'winter vortex' si appresta a fare il suo ingresso sull'Italia dalla Norvegia verso il Mar Ligure, trascinando con sé maltempo, una massa d'aria artica e la possibilità di nevicate anche a bassa quota. E dalla giornata di venerdì, avvertono gli esperti nelle previsioni meteo di oggi giovedì 20 novembre, ecco che arriverà il freddo 'vero'. Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, conferma che il “Winter Vortex”, un ciclone in formazione sul Mar Ligure, porterà l’inverno in Italia per più giorni, con possibili nevicate anche a bassa quota al Nord e a quote collinari al Centro-Sud. Nel dettaglio, la giornata di giovedì vedrà ancora temperature leggermente sotto la media del periodo al Centro-Nord e un po’ più calde del normale al Sud. Ma il vero freddo arriverà da venerdì. Intanto, prima del freddo, troveremo ancora piogge e rovesci forti tra Basso Lazio, Campania e fascia tirrenica; altri acquazzoni sono previsti a macchia di leopardo sulla Sardegna e sul resto della Penisola, meno sul versante adriatico. Il freddo (a tratti gelo), associato al Winter Vortex, interesserà l’Italia durante un periodo di almeno 3-4 giorni, più o meno da venerdì fino a lunedì: venerdì troveremo il primo crollo termico al Nord con la possibilità di fiocchi a bassa quota tra Lombardia, Emilia e Basso Piemonte, specie in serata. Sabato il Winter Vortex provocherà ancora maltempo su buona parte dell’Italia con la bassa pressione che dalla Liguria si sposterà verso le regioni adriatiche: si prevede neve a quote collinari su Appennino e Alpi, mentre la pianura dovrebbe essere risparmiata dai fiocchi. Domenica tornerà un po’ di sole con una tregua meteorologica, prima di un nuovo peggioramento dalla sera: tra la notte del lunedì e le prime ore di martedì avremo la massima probabilità di neve in pianura al Nord. Per questa previsione di neve in pianura aspettiamo però delle conferme; intanto prestiamo massima attenzione ai forti rovesci sulle tirreniche nelle prossime ore, alla neve isolata fino in pianura sul Nord-Ovest venerdì: avremo l’anticipo (di un mese) di un Bianco Natale, arriverà tantissima neve sulle Alpi, tanta neve anche sugli Appennini con un paesaggio che più che autunnale sembrerà pienamente invernale. Le temperature minime e massime scenderanno ovunque fino a circa 6-8°C sotto la media del periodo, novembre si travestirà da gennaio. Giovedì 20. Al Nord: molte nubi, piogge deboli, dapprima in Lombardia, in serata sul Triveneto. Neve sulle Alpi. Al Centro: peggiora su tirreniche e Umbria. Al Sud: rovesci forti sulla Campania. Venerdì 21. Al Nord: instabile e freddo, neve possibile anche in pianura al Nordovest. Al Centro: molto nuvoloso, poche piogge. Al Sud: maltempo in Campania, ventoso. Sabato 22. Al Nord: asciutto, ma freddo, neve in Romagna a bassa quota. Al Centro: maltempo diffuso, neve copiosa in collina. Al Sud: piogge e rovesci sparsi. Tendenza: domenica temporaneo miglioramento, poi nuovo ciclone dalla sera con neve al Nord. Instabile e freddo fino a martedì.
(Adnkronos) - "Oggi, alla luce dell’attuale formulazione del comma 7 dell’articolo 33 della Costituzione, si impone la necessità di radicare la disciplina dello sport nel tessuto sociale ed economico del Paese. Tale orientamento richiede un approccio non più meramente settoriale, ma assiologico, sistemico e multidisciplinare, capace di cogliere la complessità e la trasversalità del fenomeno sportivo". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia, Lilla Laperuta, esperta di Diritto del lavoro e contratti pubblici, parlando del suo libro 'La gestione dell’impianto sportivo. Guida all’amministrazione e management dello sport' (Editoriale Scientifica). "In questo contesto - spiega - assume una rilevanza strategica il settore degli impianti sportivi, rilevanza peraltro già in passato sottolineata in più punti dalla Carta europea dello sport e, più di recente, avvalorata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza , che alla Missione numero 5 'Inclusione e coesione' ha previsto l’investimento numero 3.1 'Sport e inclusione sociale'. Gli impianti sportivi non devono essere intesi soltanto come infrastrutture fisiche, ma leve strategiche di 'valore pubblico', funzionali al perseguimento di obiettivi sociali, educativi, sanitari ed economici. Nella bidimensionale prospettiva di creare spazi civici per la comunità e assecondare il neocodificato paradigma dell’amministrazione di risultato (D.Lgs. 36/2023), diventa quindi fondamentale apprendere l’iter procedurale per la sostenibile gestione degli impianti sportivi e relativo ammodernamento (D.Lgs. 38/2021)". "Di qui - continua - la redazione di un manuale concepito come strumento guida e come riferimento per operatori del settore, enti pubblici, federazioni, gestori privati e professionisti. In particolare il manuale, redatto con taglio multidisciplinare e improntato all’operatività, si propone di: sistematizzare i principi giuridici, gestionali e tecnici alla base della moderna governance degli impianti sportivi (D. Lgs. 36/2023, D. Lgs. 81/2008, D. Lgs. 231/2001); analizzare modelli gestionali replicabili e adattabili a diversi contesti (pubblico, privato, misto), con un focus specifico sull’istituto del partenariato quale operazione economica; fornire le competenze necessarie per amministrare la gestione di strutture sportive di diversa tipologia e dimensione garantendo efficienza operativa e sostenibilità economica. L’analisi degli istituti è fluida e schematica e l’utilizzo di accorgimenti grafici agevola il percorso di apprendimento. Il volume è aggiornato al dl 30 giugno 2025, n. 96 (Decreto Sport)".
(Adnkronos) - Il Consiglio di Amministrazione del Conou, il Consorzio degli oli minerali usati, riunitosi in presenza a Roma, ha deliberato l’aumento del Contributo Ambientale a decorrere dal prossimo 1° dicembre, da 9 a 14 centesimi al kg. “Dopo 3 anni con il contributo ambientale ai valori minimi storici (7 cent €/Kg dal 2021 a giugno 2024 e poi 9 cent €/Kg) siamo obbligati a intervenire a fronte di un mercato in fortissimo e rapido ribasso. Le quotazioni delle basi lubrificanti, dal mese di luglio, hanno perso il 20% del loro valore, comprimendo la catena del valore della Filiera e rendendo ineludibile l’aumento - ha detto il presidente Riccardo Piunti - Possiamo tuttavia registrare con soddisfazione come le quotazioni delle basi rigenerate, un tempo penalizzate di circa il 10% rispetto a quelle vergini, siano oramai quotate allo stesso livello e godano, peraltro, del 'plus' ambientale della loro origine da rifiuto. Questo è anche il risultato della politica di Qualità tenuta dal Consorzio e dalle aziende della filiera (lungo tutta la catena dalla Raccolta alla Rigenerazione) che consente di aver un prodotto rigenerato di qualità ambientale prestazionale equivalente a quello dalla lavorazione del petrolio”.