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(Adnkronos) - Il ciclone responsabile del violento maltempo degli ultimi giorni si è allontanato verso Polonia e Scandinavia. Ma un altro ciclone imperversa tra Inghilterra e Francia e porterà qualche acquazzone in Italia tra Pasqua e Pasquetta. Ma non mancherà il sole. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma un deciso miglioramento in queste ore su tutto il Centro-Sud, mentre al Nord-Ovest abbiamo ancora molte nubi a causa di correnti di Scirocco, umide e relativamente miti. Nelle prossime ore, infatti, sul Nord-Ovest pioverà in modo sparso, specie sul settore occidentale del Piemonte e sul Ponente Ligure, e ci saranno anche delle nevicate sulle Alpi oltre i 1800 metri; altrove la giornata sarà bella con massime fino a 25°C al Sud e fino a 23°C al Centro; al Nord le massime si manterranno ancora leggermente sotto la media del periodo salvo in Emilia Romagna dove toccheremo anche i 22°C, la regione più mite del settentrione dei prossimi giorni. I venti soffieranno a tratti moderati di Scirocco sulle Alpi, in Sardegna e sulla Liguria di Ponente. Archiviato un sabato tutto sommato buono, vediamo nel dettaglio cosa succederà per Pasqua e Pasquetta: la domenica della Pasqua vedrà un’Italia divisa in due. Su alcune zone il tempo sarà condizionato da un fronte collegato ad un ciclone anglo-francese, altrove il sole dominerà quasi incontrastato. Scopriamo le due metà italiane, quella ‘buona’ e quella ‘cattiva’: la mattina della Pasqua pioverà su buona parte del Nord-Ovest e in Versilia, mentre splenderà un bel sole sulle regioni adriatiche (specie da Abruzzo in giù) e su tutto il meridione; dal pomeriggio le piogge bagneranno a macchia di leopardo anche il resto del Nord e della Toscana, con un peggioramento via via più marcato verso la Sardegna; il tempo resterà asciutto e mite ancora al Sud e su parte del medio adriatico. I venti soffieranno deboli o moderati dai quadranti meridionali su Alpi, Liguria e coste tirreniche. Le temperature aumenteranno specie in Abruzzo e in Sardegna dove non si escludono punte di 27-28°C, al Nord invece la colonnina di mercurio non andrà oltre i 21-22°C. Sulla Capitale la Pasqua sarà soleggiata con picchi anche di 23-24°C. Veniamo al Lunedì dell’Angelo: la Pasquetta vedrà sole, nubi ed acquazzoni, come spesso accade in Italia per questa data. Una recente ricerca de iLMeteo.it ha evidenziato che negli ultimi 50 anni, mediamente, una Pasquetta su tre è piovosa, con un picco di quasi una Pasquetta su due a Roma (42% dei casi per l’esattezza). Anche quest’anno dominerà l’incertezza: si prevede pioggia al mattino tra Sardegna, Toscana e Alto Lazio con momenti di instabilità anche in Sicilia e sul Trentino Alto Adige; al momento della cottura delle salsicce sul barbecue avremo un 70-80% di probabilità di pioggia su Toscana, Umbria, Sardegna, zone interne del Lazio e Triveneto; la regione più instabile sarà la Sicilia anche con forti temporali alternati però ad ampie e lunghe schiarite. In sintesi, il 2025 vedrà un periodo pasquale nella norma: dobbiamo, infatti, sempre ricordarci che la Pasqua e la Pasquetta cadono in Primavera, la principale stagione delle piogge dopo l’Autunno. Se non piove adesso rischiamo la siccità in Estate, meglio un ombrello a Pasqua o Pasquetta che fiumi in secca a Luglio ed Agosto! NEL DETTAGLIO Sabato 19. Al Nord: molte nubi al Nord-Ovest con qualche pioggia, schiarite altrove. Al Centro: soleggiato, nubi in Sardegna. Al Sud: soleggiato. Domenica 20. Al Nord: piogge al Nord-Ovest. Al Centro: maltempo in Sardegna, peggiora in Toscana. Al Sud: soleggiato. Lunedì 21. Al Nord: variabile, qualche rovescio al Nord-Est. Al Centro: rovesci sparsi specie in Toscana e Umbria. Al Sud: temporali in Sicilia, variabile altrove. Tendenza: settimana tra un po’ di sole e molti temporali.
(Adnkronos) - Nonostante la complessità dello scenario geopolitico internazionale con l’ulteriore elemento di incertezza legato ai recenti dazi, le aziende familiari italiane confermano la crescita e un ruolo di rilevanza a livello globale. Secondo il Global 500 Family business index 2025, l’indice biennale realizzato da EY in collaborazione con Saint Gallen University, che classifica le 500 migliori aziende familiari sulla base dei ricavi, l’Italia è al quarto posto su scala globale e al terzo in Europa per numero di aziende presenti nella top 500. Rispetto all’Indice elaborato da EY nel 2023, i ricavi combinati delle aziende familiari italiane sono cresciuti del 12%, raggiungendo 179 miliardi di dollari nel 2025. “L’analisi del Global 500 Family business index 2025 evidenzia la crescita e la rilevanza delle aziende familiari italiane nel panorama economico globale, posizionando l’Italia al quarto posto dopo Stati Uniti, Germania e Francia. Nonostante le sfide degli ultimi anni e i recenti dazi che hanno introdotto un ulteriore elemento di incertezza, le aziende italiane continuano a dimostrare una forte capacità di adattamento al contesto esterno e crescita, anche grazie ad una gestione attenta ed orientata agli investimenti in tecnologia, ricerca e innovazione. La resilienza e la flessibilità, già dimostrate durante la pandemia, sono ora più che mai qualità cruciali su cui far leva, oltre alla prontezza decisionale. Inoltre, in settori chiave come il consumer products e l’advanced manufacturing, tipici del panorama delle aziende familiari italiane, la focalizzazione sulla qualità del prodotto rappresenta un fattore differenziale che può aiutare ad affrontare l’attuale contesto economico”, ha commentato Massimo Meloni, EY Italy private leader and Italy audit & assurance market leader. Tra i dati principali che emergono dal 500 Global family business, la crescita del numero di aziende del nostro Paese: delle 500 aziende top a livello globale, 22 sono italiane, pari al 4,4% del totale, con 4 nuove entrate nell’indice del 2025, a fronte dell’uscita di due realtà incluse nella precedente analisi. Una crescita che si evidenzia ancora di più dal punto di vista dei ricavi combinati, aumentati da 160 miliardi a 179 miliardi di dollari, pari a circa il 12% in più rispetto all’indagine precedente realizzata nel 2023. Per contro, i ricavi medi delle aziende italiane, 8,1 miliardi di dollari, risultano inferiori sia rispetto alla media europea (16,1 miliardi di dollari) che a quella globale (17,6 miliardi). Un dato fondamentale che contraddistingue le imprese familiari italiane riguarda la loro longevità, infatti, il 36% delle società comprese nel Global 500 Family business index 2025 ha più di un secolo di storia. Circa la distribuzione territoriale, la Lombardia si segnala con 8 società family business nella top 500, mentre a livello di ricavi maggiori, le imprese lombarde e piemontesi contribuiscono per il 58% del totale nazionale. Limitata, invece, la presenza delle aziende familiari del Centro-Sud: solo il 27% delle imprese incluse appartiene a queste regioni, con una contribuzione sui ricavi combinati italiani del 23%, a testimonianza di un tessuto economico-imprenditoriale che in quelle aree del Paese presenta ancora significativi margini di crescita. In quanto al settore di pertinenza, le società familiari nazionali operano in 11 diversi macrosettori, principalmente nel consumer products, circa 23% delle società, seguito dall’advanced manufacturing e dal retail products, ciascuno con il 14%.
(Adnkronos) - È iniziata ufficialmente l'attività operativa della Fondazione Agsm Aim, realtà nata con lo scopo di sostenere lo sviluppo sociale, educativo e culturale dei territori di Verona e Vicenza, con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. La Fondazione agirà infatti su tre linee di intervento prioritarie: 'Energie per educare', per promuovere iniziative sui temi dell’educazione e dell’istruzione, 'Energie per la comunità', incentrata sui temi del sociale, della solidarietà e dell’inclusione ed 'Energie per la cultura'. Nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede di Agsm Aim è stato presentato il sito ufficiale, fondazione.agsmaim.it, e il primo bando nell’ambito della linea di intervento 'Energie per la Comunità', con una dotazione complessiva di 100mila euro, destinato a sostenere progetti basati sull’attività sportiva come veicolo di inclusione sociale, in particolare rivolti a minori che si trovano in condizioni di fragilità o vulnerabilità. I soggetti interessati, quali Enti del Terzo Settore, imprese sociali, enti sportivi dilettantistici e altri enti non commerciali, potranno presentare le proprie candidature compilando il form online disponibile dal prossimo 21 aprile e fino al 31 maggio 2025. Le iniziative saranno valutate sulla base dell'impatto sociale, della sostenibilità economica e della capacità di attivare reti territoriali innovative. Annunciato anche il secondo bando che si concentrerà su un unico progetto dedicato al recupero storico della presenza di Agsm Aim sui territori, con finalità educative e orientate ai temi della sostenibilità ambientale. Il bando verrà pubblicato successivamente alla chiusura delle candidature per il primo. "La Fondazione Agsm Aim è nata con l’intento di lasciare un segno positivo e concreto sui nostri territori, investendo su progetti capaci di generare valore sociale e ambientale duraturo. L’intento è soprattutto quello di sostenere piccole realtà che nel locale hanno grandi potenzialità generative in termini di impatto sociale. Il primo bando, focalizzato sullo sport e l’inclusione, è la dimostrazione tangibile del nostro impegno verso i più giovani e le comunità locali, specialmente in un momento in cui la città di Verona e tutto il Veneto si preparano al grande appuntamento olimpico: è importante sostenere anche le attività sportive più piccole, che hanno il potenziale di fare la differenza nella vita di tanti ragazzi", ha dichiarato Giorgio Mion, presidente della Fondazione Agsm Aim. Federico Testa, presidente del Gruppo Agsm Aim, ha aggiunto: "Siamo orgogliosi di sostenere la Fondazione Agsm Aim fin dalla sua nascita. Le iniziative che sta lanciando non solo riflettono perfettamente i valori del nostro Gruppo, ma sono anche strumenti essenziali per la valorizzazione dei nostri territori e delle loro potenzialità. Crediamo fortemente che sostenere progetti di inclusione sociale, educazione e sostenibilità ambientale contribuisca a creare comunità più unite e pronte alle sfide del futuro".