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(Adnkronos) - 'Domenica In' torna oggi, domenica 26 gennaio, con un nuovo appuntamento in onda dalle ore 14 alle ore 17.10 su Rai1 e Rai Italia, in diretta dagli Studi ‘Fabrizio Frizzi’ di Roma, con la conduzione di Mara Venier. Super ospite della puntata: Gianni Morandi. La puntata si aprirà con un ampio spazio dedicato al cantautore italiano, Gianni Morandi, che oltre a raccontare i momenti più importanti della sua straordinaria carriera si esibirà in studio con la chitarra accennando ad alcuni suoi successi come 'C’era un ragazzo', 'Scende la poggia' e 'Banane e lampone', per poi esibirsi con il nuovo singolo 'L’attrazione’, scritta per lui da Jovanotti. Paola Minaccioni, poliedrica e talentuosa attrice, interverrà per presentare il suo nuovo spettacolo teatrale ’Elena, la matta’, tratto da una storia vera, con il quale è attualmente in tour nei teatri di tutta Italia. Pierpaolo Pretelli racconterà l’emozione di essere diventato papà del piccolo Kian, nato due settimane fa dalla compagna Giulia Salemi e si esibirà in studio con alcuni ballerini in un numero tratto dallo spettacolo ‘Rocky - The Musical’. La puntata si concluderà con Monsignor Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi, per parlare della prossima beatificazione di Carlo Acutis.
(Adnkronos) - Aprono questa settimana le iscrizioni all’accademia 2025 di Sonepar Italia, il percorso formativo giunto alla ventunesima edizione che offre l’opportunità di un impiego a tempo indeterminato in una delle 170 filiali del principale distributore di materiale elettrico in Italia. Il processo di selezione, gestito dal partner Randstad Italia - talent company leader nel settore hr - avverrà sulla base delle candidature ricevute entro il 24 febbraio all’indirizzo carriere.italia@sonepar.it. È richiesto il diploma ma non è necessario che il background formativo dei candidati sia tecnico o scientifico, né sono richieste precedenti esperienze nel settore. I profili selezionati avranno la possibilità di svolgere due settimane di didattica in aula a Padova tra il 17 e il 28 marzo. Al termine di questa fase potranno già essere inseriti nello staff di uno store Sonepar, beneficiando poi a maggio di ulteriori tre settimane di formazione che saranno utili a consolidare le conoscenze sviluppate e ad approfondire le procedure aziendali. “L’accademia di Sonepar Italia si conferma un canale privilegiato per l’inserimento di nuove risorse nel nostro organico, nonché uno strumento fondamentale per favorire la crescita professionale dei nostri addetti e, in particolare, dei profili junior e delle donne” dichiara Donato Fiore, vp human resources Sonepar Italia. “Dal 2018 - ricorda il dott. Fiore - anno in cui il format dell’accademia prima limitato al territorio veneto è stato esteso a livello nazionale, abbiamo formato 163 partecipanti, molti dei quali non avevano un profilo tecnico. Nelle ultime quattro edizioni abbiamo registrato un tasso di inserimento del 100%, impiegando nella nostra rete vendita 37 donne e 41 uomini. Tra i nostri obiettivi rimane prioritario quello del bilanciamento tra i generi nella popolazione aziendale, in linea con i nostri principi di inclusività, per questo puntiamo a favorire una partecipazione sempre maggiore di donne al percorso d’inserimento dell’accademia”. L’impegno di Sonepar Italia sul fronte della parità di genere ha già consentito all’azienda di conseguire la certificazione UNI/PdR 125 sulla gender equality. L’azienda ha inoltre avviato un innovativo progetto di coaching dedicato alle donne manager ed è impegnata nello sviluppo di strumenti e pratiche utili a supportare la genitorialità e a favorire il rientro a lavoro delle madri. “Con entusiasmo - afferma Olga Abati, commercial manager Randstad -siamo pronti ad affiancare nuovamente Sonepar Italia in un’iniziativa che si fonda su valori e obiettivi condivisi dalla nostra azienda. Il progetto accademia, infatti, rappresenta un esempio concreto di come poter rispondere in modo mirato, attraverso la promozione di un percorso formativo specializzante, alle specifiche esigenze di un business e del territorio, continuando a contribuire ad un’efficace valorizzazione di tutti i talenti, per un mondo del lavoro equo e di pari opportunità”. Da questa settimana fino al 24 febbraio è possibile presentare la candidatura per partecipare all’accademia Sonepar Italia inviando una mail con curriculum vitae all’indirizzo: carriere.italia@sonepar.it. Il percorso di selezione, gestito da Randstad Italia, è aperto a diplomate e diplomati non necessariamente provenienti da un percorso formativo di una scuola tecnica o con conoscenze pregresse nel settore. Il progetto prevede un corso in aula che si svolgerà a Padova nella sede dell’azienda tra il 17 e il 28 marzo e che fornirà competenze tecniche base. I partecipanti inizieranno poi il loro percorso aziendale partendo dai punti vendita, dove saranno inseriti con contratto di somministrazione Randstad e mansione di 'addetto alle vendite'. Un secondo blocco di formazione verrà erogato sempre nella sede padovana dell’azienda dal 5 al 23 maggio. La didattica si focalizzerà sull’acquisizione delle basi di elettrotecnica con numerosi approfondimenti tecnici. Gli argomenti del corso sono: cenni sull'illuminotecnica, illuminazione civile e industriale, conoscenze in ambito fotovoltaico, impianti di condizionamento, sistemi di cablaggio, controllo e automazione industriale, domotica, antennistica digitale e satellitare, sistemi di fissaggio. I corsisti verranno anche formati sugli applicativi informatici Sonepar: Sap, Salesforce e piattaforma e-commerce, tecniche di vendita, team working e sicurezza sul lavoro. Le lezioni si terranno in azienda nei giorni lavorativi, da lunedì a venerdì, per 8 ore al giorno; la sede di Sonepar Italia si trova a Padova in Riviera Maestri del Lavoro, 24. Durante questo periodo saranno riconosciuti: pranzo per tutti e alloggio per i fuori sede (residenti in luoghi distanti oltre 100 km da Padova).
(Adnkronos) - Parte da Brescia il primo servizio di car sharing a guida autonoma d'Europa: un'automobile che raggiunge da sola il potenziale cliente, gli permette poi di guidare fino a destinazione e riparte in autonomia verso un parcheggio, una stazione di ricarica o un nuovo utente. E' questo il futuro della mobilità urbana immaginato da A2a e Politecnico di Milano, che oggi a Brescia hanno fatto percorrere il primo chilometro a una Fiat 500 elettrica a guida autonoma. Il progetto, che è parte del programma di ricerca del Most (centro nazionale per la mobilità sostenibile), punta ad affrontare al tempo stesso il problema della congestione del traffico e la sfida della decarbonizzazione. La sperimentazione su strada pubblica è stata autorizzata dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e dal Comune di Brescia in base alle direttive del decreto ministeriale 'Smart Road'. Si tratta del primo test, da qui a fine novembre 2025 ne verranno effettuati altri uno/due al mese, su una vasta porzione del Comune di Brescia, che include il centro storico e i quartieri limitrofi. Ogni test sarà monitorato da un supervisore a bordo del veicolo - come previsto dal Dm70/2018 (Smart Road) - in grado di intervenire tempestivamente in caso di necessità, e da una control room dedicata, situata presso la sede A2a di via Lamarmora, che garantirà il monitoraggio delle operazioni in tempo reale. Una safety car inoltre accompagnerà i veicoli durante la circolazione per segnalare agli utenti della strada la sperimentazione di guida autonoma su strada pubblica in corso. “Crediamo che il progetto presentato oggi a Brescia rappresenti un passo importante nella definizione della mobilità urbana del futuro", ha detto l’ad di A2a Renato Mazzoncini, sottolineando che "le potenzialità della guida autonoma combinate a quelle del car sharing, possono favorire l’efficientamento degli spostamenti, la fluidità del traffico, un trasporto più sicuro e sostenibile e un progresso nella decarbonizzazione delle città". Dal momento che "nei centri urbani italiani vive oltre il 70% della popolazione, percentuale destinata a superare l’80% nei prossimi anni. Per una Life Company come A2a è dunque importante studiare soluzioni innovative e sostenibili, per contribuire a raggiungere la neutralità climatica, una partita che si gioca e si vince proprio nelle città. La nostra adesione al partenariato Most, uno dei cinque centri nazionali per la ricerca nato con fondi Pnrr e dedicato alla mobilità sostenibile, è stata fondamentale per la nascita di questa iniziativa". “Brescia si conferma terreno fertile per progetti pilota di rilevanza non solo nazionale. Lo siamo stati oltre cinquant'anni fa con il teleriscaldamento, poi con il termoutilizzatore e con la metropolitana leggera automatica. Oggi proseguiamo su questa strada con un’innovazione che pone Brescia come modello europeo per il futuro della mobilità urbana", ha dichiarato la sindaca Laura Castelletti. "Un’innovazione - ha aggiunto - che ha l’obiettivo di dar vita ad un servizio per i cittadini ampliando la gamma delle proposte per la mobilità sostenibile. Questo progetto è anche una leva straordinaria per la nostra candidatura a Green Capital europea: Brescia è una città che non smette di innovare e di investire in sostenibilità, è la nostra città europea.” “Questa sperimentazione rappresenta un fondamentale passo in avanti verso nuovi modelli di mobilità sostenibile, raccogliendo e mettendo a frutto anni di esperienze fatte dal Politecnico di Milano nell’ambito delle competizioni su pista di auto autonome, della 1000 Miglia edizione 2023 e 2024 e anche nell'ambito della ricarica wireless dei veicoli elettrici”, ha evidenziato il professor Sergio Matteo Savaresi del Politecnico di Milano. Per il presidente del Most Ferruccio Resta “questo progetto non è solo un esempio di eccellenza tecnologica, ma un’espressione delle potenzialità generate dall’integrazione di competenze multidisciplinari. Most rappresenta un modello di valore grazie a un approccio collaborativo che supera i confini tradizionali tra pubblico e privato nell’affrontare le sfide della mobilità. Questa capacità di mettere a sistema conoscenze eterogenee permette di accelerare il cambiamento, sviluppando soluzioni concrete che migliorino le città e la vita dei cittadini. È attraverso piattaforme come Most che l’Italia afferma il suo ruolo di laboratorio d’innovazione nella mobilità sostenibile a livello europeo”. L’iniziativa è stata promossa all’interno del partenariato Most, grazie alla collaborazione tra il team di ricerca e sviluppo di A2a e il gruppo di lavoro Aida (Artificial Intelligence Driving Autonomous) del Dipartimento di elettronica, informazione e bioingegneria del Politecnico di Milano. Parallelamente, insieme a Dipartimento di energia – sezione elettrica del Politecnico di Milano, è in corso lo sviluppo di una soluzione che completi l’esperienza di autonomous driving attraverso un sistema di ricarica wireless (Wpt) per veicoli elettrici. Il prototipo, con una potenza pari a 7 kW, è progettato per aumentare l’efficienza del servizio, eliminando la necessità dell’intervento umano anche durante la fase di ricarica della batteria. La soluzione integra un setup di hardware avanzato, composto da sensori di ultima generazione, attuatori, servizi di networking e unità di calcolo, con algoritmi di intelligenza artificiale progettati per imitare il comportamento di un conducente umano, garantendo elevati standard di precisione e sicurezza durante la guida. I veicoli possono operare a bassa velocità (fino a 30 km/h), consegnarsi agli utenti, parcheggiarsi autonomamente o dirigersi verso un altro cliente o una stazione di ricarica, riducendo significativamente i rischi e semplificando la gestione del servizio.