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(Adnkronos) - Il suo brano dei record 'Rossetto e Caffè' sta per debuttare anche in francese, e nei suoi sogni più prossimi c'è il festival di Sanremo. Sono le due 'chicche' che un Sal Da Vinci in stato di grazia regala in anteprima all'Adnkronos, intercettato a Napoli dove sta facendo le prove della vigilia per il grandissimo show di domani, sabato 6 settembre, in Piazza del Plebiscito. "Per la prima volta porto uno show così grande in una piazza importantissima come il Plebiscito, ho impiegato quasi 50 anni per suonare a due passi a piedi da dove abitavo da ragazzo. Un'emozione grandissima", dice. E' emozionato e carico, Sal, per quella che si preannuncia come una grande festa che resterà negli annali dei concerti nella celebre piazza partenopea. Domani sera sul palco una formazione orchestrale di 45 musicisti diretta dal Maestro Adriano Pennino e un corpo di ballo guidato da Ilir Shaqiri daranno vita a uno spettacolo che unisce musica, danza e suggestioni visive, ripercorrendo le tappe più significative della carriera dell’artista. "Sarà qualcosa di inaspettato, il finale lo farà il pubblico -rivela Sal Da Vinci. Che nell'evento, che andrà in onda su Canale 5 entro fine settembre, sarà contornato da nomi altisonanti della scena musicale e televisiva: Renato Zero, Gigi D’Alessio, Stefano De Martino, Serena Brancale, Raf, Fausto Leali, Clementino, Francesco Da Vinci, Federica Abbate, Martina Stella, Fabio Esposito e - forse il nome più sorprendente- Paolo Bonolis. "Paolo canterà -dice subito sorridendo l'artista partenopeo- lo metterò in condizioni di cantare e sarà un bellissimo incontro quello con lui" , spiega Sal, perché con Bonolis "ho avuto la possibilità di salire per la prima volta sul palco di Sanremo, quindi gli ho chiesto di essere presente perché io devo anche a lui il fatto di avermi fatto conoscere al grande pubblico". Un evento con il quale Sal Da Vinci festeggia 50 anni di carriera e 40 di professione 'musicale'. "Ho iniziato nel 1976 con mio padre facendo una commedia in una forma di spettacolo popolare, che era la sceneggiata -ricorda- che all'epoca andava per maggiore, poi un bel giorno ho iniziato a strimpellare: prima a suonare la batteria, poi il pianoforte e man mano che facevo questo scoprii di avere una voce". Oggi, con 'Rossetto e Caffè', il brano dei record che con oltre 30 milioni di streaming su Spotify e oltre 50 milioni di visualizzazioni su YouTube lo ha fatto scoprire anche ai più giovani, lui resta l'artista semplice e vero che è sempre stato. "'Rossetto e Caffé' "si canta ovunque, mi arrivano video dal Canada, agli Stati Uniti all'Egitto all'Australia, si annuncia un evergreen e questo mi fa enormemente piacere -spiega- però Sal Da Vinci non è solo questo, ha un cammino di cadute più cadute che risalite, fatto di tanta gavetta. Io racconto le storie nostre, le storie che mi hanno accompagnato, e soprattutto porto il sentimento sul palco, senza filtri. Non nascondo nulla e vado fiero delle mie rughe". Insomma, molti sogni nel cassetto ormai sono fuori dal cassetto, ma Sal Da Vinci qualcosa ancora la vorrebbe: "La mia carriera è già un miracolo per me, è già una cosa per cui ringraziare il Signore -scandisce all'Adnkronos- ma sicuramente uno dei sogni è ritornare al festival di Sanremo come concorrente. L'ho fatto l'anno scorso grazie ai The Kolors, ma ritornare dopo un po' di anni come concorrente in gara sarebbe bello". Da Vinci rivela di non avere ancora mandato un brano al direttore artistico Carlo Conti, ma "se il buon Dio aprendo la finestra di casa fa entrare quattro note al mio pianoforte, vediamo, se avrò da presentare una canzone all'altezza del festival la proporrò a Carlo". Ma per adesso, il pensiero e la concentrazione sono per il grande live napoletano. "Sul palco con me ci saranno tanti amici che hanno condiviso qualcosa del mio percorso, vengono proprio come amici, come se li avessi invitati al mio matrimonio perché li voglio vicino". Infine, un pensiero ai suoi conterranei: "I napoletani mi hanno sempre accompagnato, anche nei momenti difficili, nelle cadute, mi hanno sempre sostenuto e oggi gioiscono insieme a me, e questa è anche la loro vittoria. Io sono nato come uno scugnizzo di un quartiere a due passi da piazza del Plebiscito, e oggi con me indossano gli stessi vestiti per festeggiarmi: per me, il tutto esaurito è veramente un regalo che mi emoziona nel profondo". (di Ilaria Floris)
(Adnkronos) - "Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione del ddl di riforma delle professioni ordinistiche, un comparto centrale e fondamentale per il Paese che merita di avere regole moderne che esaltino il valore sociale degli Ordini. Ringrazio la Premier Meloni e tutto il Governo per avere voluto dare questo forte segnale verso i professionisti ordinistici". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei Consulenti del lavoro e di ProfessionItaliane, l'associazione che riunisce 24 dei 28 Ordini, commenta l'approvazione della riforma degli ordini da parte del Consiglio dei Ministri.
(Adnkronos) - "Acea come operatore infrastrutturale ha l’obbligo di coniugare il passato e la tradizione con l’innovazione e il futuro". Ad affermarlo è Marco Pastorello, Chief Transformation Officer del Gruppo, illustrando al Meeting di Rimini i progetti di digitalizzazione e trasformazione. La società sta sperimentando sia la robotica sia l’intelligenza artificiale. "Con i cani robot e i droni effettuiamo ispezioni preventive, aumentando la sicurezza dei nostri dipendenti. Proprio a luglio abbiamo siglato un importante accordo con l’Istituto Italiano di Tecnologia", ha ricordato Pastorello. L’innovazione per Acea non è solo tecnologia ma anche attenzione alle persone: "In quest’ultimo anno abbiamo incontrato 5.000 dipendenti in tutta Italia, portando la voce dell’azienda anche in Europa, dal World Economic Forum in poi. Non si può parlare di innovazione senza mettere la persona al centro". Tra i benefici concreti della digitalizzazione, Pastorello ha citato "efficienza, perché consente di rilevare e risolvere più rapidamente i guasti, e sicurezza, perché permette di evitare che le nostre squadre si trovino in situazioni di pericolo, grazie all’impiego dei droni nelle ispezioni".