ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Dai suoi sontuosi abiti da cerimonia alle famose giacche di tweed e alle celebri sciarpe. Lo stile distintivo della defunta regina Elisabetta II si potrà apprezzare visitando una grande mostra a Londra a partire da aprile 2026. I biglietti per visitare 'Queen Elizabeth II: Her Life in Style', in vendita fin da oggi, consentiranno di ammirare circa 200 pezzi dell'eccezionale guardaroba della monarca, scomparsa nel 2022 all'età di 96 anni, dopo un regno record di 70 anni. La mostra sarà allestita nella King's Gallery di Buckingham Palace e circa la metà dei pezzi sarà esposta al pubblico per la prima volta, secondo il Royal Collection Trust, l'organizzazione responsabile della conservazione del patrimonio reale. Tra le creazioni che il pubblico potrà apprezzare, l'abito da sposa dell'allora principessa Elisabetta e il suo abito per l'incoronazione nel 1953 disegnati dallo stilista Norman Hartnell. C'è poi l'abito blu con crinolina e bolero indossati per le nozze della sorella, la principessa Margaret, nel 1960. Ma anche un abito verde per il banchetto in onore del presidente americano Dwight Eisenhower presso l'ambasciata britannica a Washington nel 1957. La mostra, pubblicizzata come la più grande mai dedicata al guardaroba della regina, include anche capi più informali: abiti in tweed, tenute da equitazione, abbigliamento outdoor e sciarpe. C'è anche un impermeabile in plastica trasparente dello stilista Hardy Amies degli anni '60, straordinariamente moderno per l'epoca. La regina, alta poco più di 1,60, era nota per indossare abiti dai colori vivaci, abbinati ai cappelli, che la rendevano immediatamente riconoscibile. "Il guardaroba della regina Elisabetta II era un capolavoro di simbolismo, sartorialità e artigianato britannico", sottolinea la curatrice della mostra, Caroline de Guitaut. Gli stilisti Erdem Moralioglu, Richard Quinn e Christopher Kane, che si sono ispirati allo stile della regina Elisabetta II, hanno contribuito alla realizzazione della mostra. Gli abiti della regina "raccontano la storia della Gran Bretagna e l'identità in evoluzione del Paese attraverso la moda", afferma lo stilista Christopher Kane. La mostra sarà aperta al pubblico dal 10 aprile al 18 ottobre 2026.
(Adnkronos) - I dolci Loison trionfano al Merano Wine Festival. WineHunter Award Oro per il Panettone Novità 2025 PeachMary e la torta Tosa BlackHabana: dolci che raccontano creatività e maestria Loison. Anche i biscotti Canestrello BlackHabana e Canestrello Caramel ricevono l’Award Rosso, confermando l’eccellenza della maison oltre i lievitati tradizionali. Con più di 45 premi dal 1997 e una presenza costante al Merano WineFestival fin dalle prime edizioni, Loison conferma la propria vocazione alla qualità e all’innovazione. I dolci vincitori e le altre golosità Loison saranno presenti al Merano Wine Festival, alla Gourmet Arena, Tavolo 16/A, dal 7 all’8 novembre. La novità 2025 Panettone PeachMaryè un incontro insolito tra la dolcezza solare della pesca e l’audacia del rosmarino, erba aromatica che raramente si concede al dessert. Dopo oltre due anni di ricerca e prove, nasce un lievitato unico: impasto soffice arricchito con pesche semicandite e note di rosmarino, completato da una crema alla pesca che dona rotondità e freschezza. La torta Tosa BlackHabana rappresenta l’evoluzione della pasticceria firmata Loison: un incontro elegante tra cioccolato cru monorigine e rum, con tre strati che ne esaltano la complessità: frolla al cacao, ganache fondente e frangipane al cioccolato. Un dolce pensato per un’esperienza sensoriale raffinata e decisa. In parallelo, anche i biscotti Canestrello BlackHabana e Canestrello Caramel si sono aggiudicati il WineHunter Award Rosso, confermando come l’eccellenza Loison si estenda ben oltre i lievitati da forno tradizionali estendendo il piacere durante tutto l’anno. Il Canestrello BlackHabana reinterpreta il classico biscotto con cioccolato cru e un tocco aromatico di rum, offrendo un piacere autentico e contemporaneo. I risultati economici di Loison Pasticceri dal 1938 si distinguono per la loro eccezionalità rispetto a una tipica realtà artigianale e, al contempo, rivelano una solida vocazione internazionale, frutto di oltre 30 anni di presenza sui mercati esteri: oltre 70 Paesi raggiunti, grazie alla forza del gusto e della tradizione; il 98% della produzione è a marchio Loison, a conferma del valore intrinseco e riconoscibile del marchio gourmet; più di 600 clienti diretti nel mondo, segno di una filiera snella e di relazioni fondate su trasparenza, fiducia e fidelizzazione duratura; 13 milioni di euro di fatturato nel 2024, di cui il 65 % generato dall’export, un dato che ribadisce la proiezione cosmopolita e la naturale inclinazione all’innovazione della maison dolciaria. Numeri che raccontano un’eccellenza riconosciuta e costantemente rinnovata: una realtà artigianale capace di competere con una visione globale, mantenendo intatta la propria identità e il valore delle radici. Questo riconoscimento si inserisce in una lunga tradizione di eccellenza per Loison: dal 1997 la maison dolciaria ha accumulato oltre 45 premi nazionali e internazionali. Questi premi inoltre si collocano anche all’interno di un percorso di presenza continua e riconosciuta: fin dalle prime edizioni Loison è presente ininterrottamente al Merano Wine Festival, uno degli appuntamenti enogastronomici più prestigiosi d’Italia e d’Europa. Una presenza costante che testimonia non solo l’eccellenza dei prodotti, ma anche la capacità dell’azienda di innovare nel rispetto della tradizione, anno dopo anno, conquistando l’apprezzamento delle Commissioni ufficiali guidate da Helmuth Köcher.
(Adnkronos) - “Abbiamo affrontato il tema acqua e il tema dell'efficientamento della risorsa idrica forti di una consapevolezza: oggi l’acqua è una risorsa scarsa, esposta a discontinuità, molto spesso anche solo per fattori di natura climatica. Inoltre, quando è assente, può rappresentare anche un fattore di discontinuità aziendale, soprattutto in certi settori merceologici. Al fondamentale tema ambientale, quindi, si affianca quello produttivo, altrettanto importante”. Così Anna Roscio, Executive director Sales & marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, all’evento ‘Acqua, una risorsa strategica per l’impresa sostenibile’, organizzato da Intesa Sanpaolo e Acea a Roma nell’ambito della collaborazione tra le due realtà a sostegno del settore idrico. “Nell’accordo con Acea, quindi, abbiamo voluto creare delle soluzioni ‘chiavi in mano’ per le imprese, in particolare per quelle del settore agricolo e manifatturiero - spiega Roscio - La banca e fornisce le risorse finanziarie per investire nell’efficientamento dei processi produttivi sotto l’aspetto dei consumi di acqua e Acea, dal canto suo, fornisce la consulenza, la tecnologia e il supporto tecnico alle imprese che hanno necessità di migliorare i loro processi”.