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(Adnkronos) - Clamoroso sul Campo Centrale di Wimbledon, Alex Zverev eliminato al primo turno. Il tedesco, testa di serie numero 3, è stato sconfitto dal francese Arthur Rinderknech, numero 72 del mondo, che è imposto per 7-6 (7-3), 6-7 (8-10), 6-3, 6-7 (5-7), 6-4 producendo la più grande sorpresa del primo turno dei Championships. Rinderknech, classe '95', un mese fa al Roland Garros ha provato (senza successo) a impensierire Jannik Sinner nel primo turno dello Slam francese. Con qualche atteggiamento 'particolare', al limite del fair play, il transalpino ha intrattenuto il pubblico senza impensierire troppo l'azzurro che nella circostanza ha archiviato la pratica per 6-4, 6-3, 7-5. Sul Centrale di Wimbledon, invece, Rinderknech ha centrato il successo più prestigioso della carriera. Figlio del direttore di un circolo tennis di Parigi e dell'ex tennista Virginie Paquet, Rinderknech per anni si è diviso tra tennis e calcio: da piccolo, i genitori lo iscrissero al Co Vincennes, club in cui si formò anche l'ex Juve Matuidi. Dopo aver praticato i due sport in contemporanea, intorno ai 14 anni fu chiamato alla scelta e optò per la racchetta. Poi, per tenere insieme sport e studio, Rinderknech si trasferì in America per frequentare la Texas A&M University, la quarta università più importante degli States. "Sentivo che era la scelta migliore - le sue parole in un'intervista del 2022 al sito dell'Atp -. Non ero il più bravo tra gli juniores. Volevo continuare a giocare a tennis, non solo andare a scuola, e negli Stati Uniti potevo fare entrambe le cose". Dopo la laurea alla Mays Business School nel 2018, Rinderknech cominciò a fare sul serio con il tennis. Risultati? I primi titoli Challenger, vinti a Rennes e Calgary.
(Adnkronos) - “Essere ingegnere mi ha aiutato ad organizzare la mia attività da attrice comica. Sapevo come fare un business plan delle attività che volevo fare, la logistica è stata fondamentale perché organizzavo da sola i primi tour. Faccio convivere i vari lavori, gli eventi aziendali, la parte creativa delle pubblicità. Tutte cose in cui l’organizzazione conta parecchio”. Sono le parole di Giorgia Fumo, ingegnere e improvvisatrice teatrale, intervenuta all’assemblea ordinaria dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano, tenutasi presso la sede dell’Ordine di Palazzo Montedoria a Milano. Nel suo discorso Giorgia Fumo ha spiegato le difficoltà di far coesistere il ruolo di ingegnere con una carriera teatrale: “Ho abbandonato molte attività che ipoteticamente dovrebbero spettarmi perché sono lontano da casa molti giorni per fare il mio tour. La comicità non ha difficoltà ulteriori rispetto a quelle che avevo riscontrato nell'ingegneria, non sono settori così diversi. Ho incontrato colleghi gentilissimi che apprezzano il tuo valore e altri che, in quanto donna, ti vedono nel campionato di serie B. Grazie ai social, però, sono contatto con il pubblico e sono loro a scegliere”.
(Adnkronos) - Si alza il sipario sulla cerimonia di premiazione della sesta edizione dell’Italia Green Film Festival (Igff) in programma questa sera nello storico Teatro Argentina di Roma. Sotto la guida del presidente onorario Franco Nero e del direttore artistico Pierre Marchionne, il Festival si conferma come il primo evento internazionale in Italia interamente dedicato al cinema sostenibile, ambientale e sociale. Un progetto riconosciuto da realtà autorevoli come Unesco, Parlamento Europeo, ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Roma e Wwf. A condurre la serata, due voci femminili forti e preparate, Vittoriana Abate e Francesca Rasi, affiancate dallo stesso Pierre Marchionne. Sul Green Carpet, insieme a Franco Nero, sfileranno grandi nomi del panorama cinematografico e culturale italiano, tra cui Giuseppe Tornatore, Michele Placido, Enrico Lo Verso e l’architetto Massimiliano Fuksas, oltre alla raffinata voce del soprano Erika Nakanishi, che impreziosirà la serata con un’esibizione esclusiva. Durante la serata la consegna delle Golden Leaf 2025, premi conferiti alle opere e alle personalità che si sono distinte per l’eccellenza artistica e per l’impegno nei confronti dell’ambiente e dei diritti sociali. I titoli vincitori saranno rivelati durante la serata. “Non premiamo solo film, ma la visione di un mondo possibile - afferma Pierre Marchionne - un mondo in cui la cultura sa ispirare, educare e promuovere nuove consapevolezze”. A presiedere la giuria internazionale, lo scrittore e ambientalista di fama mondiale Sergio Bambaren, autore di best seller tradotti in tutto il mondo, affiancato da esperti del settore cinematografico, artistico e scientifico. Grande attenzione anche alla moda etica, con la partecipazione degli stilisti Mariel Spiridigliozzi, Rosso D’Aquinum e Diana Dieppa, interpreti di una bellezza che dialoga con l’ambiente e con i valori della sostenibilità. Appuntamento il 26 giugno, alle 18.30, in Largo di Torre Argentina.