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(Adnkronos) - Seconda sconfitta di fila per la Fiorentina che si fa rimontare e perde 2-1 in casa contro l'Udinese. Al vantaggio di Kean all'8' su calcio di rigore, replicano nella ripresa Lucca al 4' e Thauvin al 12'. In classifica i viola restano fermi in quinta posizione con 31 punti, insieme alla Juventus e con una gara, quella in casa con l'Inter, ancora da recuperare; mentre i friulani sono noni a quota 23. Davanti agli occhi di Edoardo Bove, che segue i suoi compagni dalla panchina per la prima volta dopo il malore del 1° dicembre con l'Inter, i padroni di casa partono forte e passano in vantaggio all'8' su rigore. Sottil punta Kristensen sulla sinistra dell'area e va giù nel contatto. Marcenaro inizialmente dice che è tutto regolare e ammonisce Sottil per proteste, poi rivede l'azione al Var e concede il rigore ai viola. Dagli 11 metri realizza Kean che firma il suo 10° gol in campionato e per la prima volta in carriera raggiunge la doppia cifra in Serie A. Al 23' proteste dell'Udinese per un possibile tocco di mano in area su azione da corner. Alla fine Lovric arriva comunque al tiro dal limite, ma De Gea para facilmente. Per arbitro e Var è tutto regolare. Tre minuti dopo Ehizibue sfonda bene dalla destra e penetra in area, il suo cross basso in mezo viene però allontanato dalla difesa viola. Al 34' bella ripartenza viola con Sottil che smarca Kean sulla sinistra dell'area, il suo mancino incrociato esce di poco, ma l'ex Juve era comunque in posizione irregolare. Al 38' il primo ammonito della partita: Gosens anticipa Zemura che lo stende e si prende il cartellino giallo. Al 40' ci prova Lovric con un tiro dal limite dell'area, palla alta. I friulani tornano in campo Abankwah al posto di Touré. AL 2' giallo per Kristensen per una trattenuta su Colpani. Al 4' arriva il pari bianconero. Brutto errore di Ranieri in disimpegno che regala palla a Thauvin in area. Immediato il suo suggerimento in mezzo per Lucca che gira in rete con un destro incrociato. Al 6' Lucca a un passo dal clamoroso uno-due. L'ex Ajax addomestica in area un cross da corner: se la alza e prova la rovesciata, colpendo in pieno il palo. Al 12 l'Udinese ribalta il match con Thauvin. Fa tutto l'attaccante francese: porta palla sulla destra, si accentra e calcia col mancino a giro sul secondo palo dal limite dell'area superando De Gea. Al 17' doppio cambio per Palladino: dentro Gudmundsson e Mandragora per Beltran e Adli. Al 21' cambio anche per Runjaic con Atta per Ekkelenkamp. Al 24' gigliati a un passo dal pari: Kean riceve dalla destra e calcia da posizione centrale, dall'altezza del dischetto del rigore colpendo il palo. Un minuto dopo altro doppio cambio tra i viola. Ikoné e Kouamé sostituiscono Sottil e Colpani. Alla mezz'ora ancora la Fiorentina vicina al pari. Lancio lungo per Kouamé, Sava esce fuori tempo al limite dell'area e lo stesso Kouamé tocca di testa e lo scavalca, con la palla che finisce fuori di pochissimo, con Kean che arriva leggermente in ritardo per la deviazione a porta vuota. Al 36' giallo per Kouamé che stende Lovric in ripartenza. Al 40' altri cambi: Parisi per Gosens nella Fiorentina. Nell'Udinese dentro Rui Modesto e Iker Bravo per Ehizibue e Thauvin. Assedio dei padroni di casa nei minuti finali che produce però solo un'occasione con un sinistro di Ikoné forte e basso, alla sinistra di Sava, che risponde con una gran parata in tuffo.
(Adnkronos) - "Conosco i ristoranti stellati, ci ho lavorato a lungo, ma non credo che l'ambizione di chi ama fare questo lavoro debba essere il riconoscimento di una guida. Il vero riconoscimento è sempre quello che arriva dalla clientela". Parola di Fabio Dodèro, 33enne chef romano che nel 2022 ha aperto un ristorante alle porte della Capitale, a Mezzocamino, che in due anni è diventato una meta di destinazione per chi ama la cucina gastronomica creativa ma anche concreta, e per chi sceglie il fine dining senza rinunciare al rapporto umano tipico delle vecchie osterie. "Questa è stata anche la scommessa di aprire un locale fuori dal centro: volevo che fosse un polo di riferimento per clienti abituali - racconta - e in due anni abbiamo già una clientela fissa che ritorna e con la quale c'è un confronto, uno scambio reciproco, in cui credo molto". Il nome del ristorante, Metis, deriva dal greco antico e indica quell'intelligenza pratica alla base dell'approccio personale di Dodèro alla ristorazione. Una reminiscenza del liceo classico che lo chef ha frequentato prima di scegliere la strada che lo ha portato all'Università dei Sapori di Perugia e poi all'Alma, la scuola di Gualtiero Marchesi a Colorno, che gli ha aperto le porte delle cucine stellate. Due anni fa l'idea di aprire, con il cugino Francesco socio di minoranza, un locale suo. La cucina che Fabio propone da Metis, e che si può provare scegliendo dal menu alla carta o con il percorso degustazione da sei portate a 55 euro, è tecnica e concreta e soprattutto sostenibile. "La mia - spiega - è una cucina sostenibile, a partire dalle materie prime, da quelle vegetali, scelte di stagione e possibilmente a km 0, alle carni, prese in allevamenti toscani che seguono determinati principi, fino al pesce pescato localmente. E su questa base spaziano le ricette, che si rifanno sicuramente a quella che è stata la mia formazione in cucine d'autore. Mi piace anche molto sperimentare, trovare nuovi abbinamenti, andare alla ricerca di gusti particolari, usare nuove tecniche come le fermentazioni. Quindi alterno grandi classici a innovazioni. Ad esempio, il supplì al cioccolato servito come dolce o le fettuccine di sedano rapa con tartufo nero e parmigiano stagionato 10 anni. Una cucina quindi sostenibile e innovativa, ma sempre un'alta cucina, dove l'occhio vuole la sua parte, con piatti belli pure da vedere". In tempi non semplici per l'alta ristorazione, in cui persino nomi altisonanti hanno deciso di gettare la spugna, Dodèro ha le idee chiare. "Non credo che siamo alla fine del fine dining - sottolinea - ma sicuramente un certo modello di fine dining è in crisi. Proprio la rincorsa della 'stella' rischia di creare un cortocircuito. Quindi la sostenibilità deve essere anche economica. Ad esempio, non servono tanti camerieri e un servizio troppo formale in sala, che poi fanno lievitare i costi e il conto, in un periodo in cui tutti stiamo attenti a rivalutare le esigenze reali. E fanno anche perdere il rapporto diretto con il cliente che invece è essenziale. L'essere sostenibili, in un ristorante, si vede anche da come è gestito il personale: da noi si lavora 5 giorni a settimana, con due di riposo, e per non più di otto ore al giorno". In questo periodo dell'anno l'impegno è rivolto naturalmente al Natale e lo chef si cimenta anche nella produzione propria di Panettoni, serviti al ristorante o venduti ai clienti che li prenotano. Due le varianti: il classico, con arancia e bergamotto come canditi provenienti della Sicilia, e quello con cioccolato e pere candite 'in casa'. Una terza versione, in gara alla recente manifestazione romana 'Panettone Maximo', al caffè, cioccolato e frutti rossi, è andata sold-out. E in questi giorni che precedono le festività il lavoro ferve in cucina, per essere pronti per i due grandi cenoni della Vigilia di Natale e di Capodanno. Una curiosità: come augurio per il nuovo anno nella Notte di San Silvestro sarà servita, al posto del tradizionale cotechino, la salama da sugo di Ferrara. E chissà che non porti più fortuna per il 2025.
(Adnkronos) - Axpo ha annunciato oggi l’accordo per l’acquisizione di nuovi progetti per la produzione di biometano in Italia. Situati in Sicilia, gli impianti produrranno ciascuno circa 45 GWh di energia rinnovabile l’anno e saranno operativi nella seconda metà del 2026. La costruzione delle strutture inizierà nei primi mesi del 2025. L’annuncio conferma l’impegno di Axpo nella produzione di biometano nel Paese, dopo l’ingresso nel mercato italiano avvenuto a settembre 2024. L’accordo è stato chiuso a metà dicembre 2024, con le parti che hanno concordato di non comunicare i dettagli in merito al prezzo di vendita. Un impianto sarà costruito sulla costa occidentale della Sicilia, a Mazara del Vallo, e un altro sarà realizzato a Paternò, vicino Catania, sulla costa orientale - fa sapere Axpo - La società Atzwanger, in collaborazione con BiHcon, è già stata selezionata come partner per l’ingegnerizzazione, l’approvvigionamento e la costruzione degli impianti con l’avvio dei lavori a gennaio 2025. Gli impianti utilizzeranno principalmente scarti provenienti da aziende agricole e imprese locali, producendo gas carbon-neutral a emissioni zero che sarà immesso nella rete nazionale italiana. “Axpo sta perseguendo una strategia di crescita ambiziosa per il biogas in tutta Europa, e stiamo facendo progressi significativi - spiega l’Head of Biogas International di Axpo, Véronique Abrate - Dopo aver annunciato progetti in Portogallo, Italia e Polonia quest’anno, questi nuovi impianti, il quarto e il quinto, contribuiranno a dare ulteriore impulso alla transizione energetica”. Per il presidente di Axpo Italia, Salvatore Pinto, "le tecnologie energetiche innovative, come il biometano, rappresentano una risorsa chiave per accelerare la transizione energetica. La produzione di biometano facilita la creazione di nuove opportunità economiche a livello locale, stimolando l'occupazione e supportando le imprese agricole. Questi progetti evidenziano una strategia di crescita nel settore da parte del Gruppo Axpo che vede ancora una volta il nostro Paese giocare un ruolo da protagonista". Axpo vanta una lunga esperienza nella gestione di impianti a biomassa e biogas. In Svizzera è attivo nella fermentazione a secco dei rifiuti organici, con 15 impianti di biogas che producono energia rinnovabile e fertilizzanti naturali ricchi di sostanze nutritive. In Spagna, l’impianto di Torre Santamaría inietta attualmente 26 GWh di biometano nella rete gas ogni anno e si pianifica di quadruplicarne la produzione fino a 115 GWh. Ad aprile 2024, Axpo è entrata nel mercato del biogas in Portogallo con un progetto da 15 GWh che dovrebbe entrare in funzione entro la fine del 2025. In autunno 2024, ha inoltre avviato la sua attività nei mercati del biometano in Italia e Polonia.