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(Adnkronos) - “Bayer è fortemente impegnata nella lotta contro l’amiloidosi cardiaca e la giornata di oggi ne è un chiaro esempio: siamo impegnati ad aumentare la sensibilizzazione e la consapevolezza di questa patologia, collaborando con le più importanti società scientifiche del settore, supportando la ricerca per comprendere sempre di più i meccanismi fisiopatologici della malattia e lavorando al fianco delle associazioni pazienti per conoscere approfonditamente i bisogni dei pazienti e dei caregiver, così da rispondere alle loro esigenze”. Lo afferma Elisabetta Genovesi, medical lead Amiloidosi di Bayer Italia, all’incontro con la stampa ‘A tutto cuore: amiloidosi cardiaca, il falso mito di una malattia rara’, tra le iniziative organizzate dalla farmaceutica in occasione del mese di ottobre, dedicato all’amiloidosi. “L’amiloidosi cardiaca è una malattia progressiva e degenerativa causata dall'accumulo di strutture proteiche fibrillari, definite amiloidi, all'interno dell’interstizio cardiaco, che ne compromettono la funzionalità - spiega -Tra le forme più comuni di amiloidosi cardiaca vi è quella da transtiretina, che può essere determinata geneticamente nel fenotipo mutato, e la forma ‘wild-type’ legata, invece, all'invecchiamento”. “Per questo mese dedicato all’amiloidosi cardiaca abbiamo organizzato la giornata di oggi, aperta al pubblico. Inoltre, abbiamo sfruttato uno dei simboli più iconici della città di Milano, un tram, per promuovere la salute del cuore e per sensibilizzare sulla amiloidosi cardiaca. Infine, abbiamo attivato dei canali social, come pagine Facebook e Instagram, per sensibilizzare la comunità scientifica e non solo su questa importante patologia, che viene ancora definita la ‘grande mascherata’ perché di difficile diagnosi e riconoscimento”, conclude Genovesi.
(Adnkronos) - “La ricerca ‘Donne: negoziate meglio’ è uno studio condotto dall’università Bicocca su un campione di 120 studentesse, adolescenti e 210 universitari. Dall’indagine emerge come la netta maggioranza delle ragazze pensa di non essere adeguatamente preparata a fare una negoziazione e di non essere brava a negoziare. Quasi il 70% tra le adolescenti reputa che i ragazzi sono più bravi a farsi ascoltare durante le trattative. Questi risultati richiamano interventi formativi ad hoc per migliorare una soft skill fondamentale per la competenza negoziale”. Così Emanuela Rinaldi, professoressa associata di Sociologia dei processi culturali all’università Milano-Bicocca, intervenendo oggi alla presentazione della ricerca condotta da Rinaldi con la sua collega Veronica Cucchiarini, professoressa di psicologia generale presso la stessa università e Federica Fortunato, membro del Comitato organizzativo di Obiettivo Effe, il progetto proposto dall’ateneo milanese per diffondere l’educazione finanziaria e promuovere l’empowerment femminile. All’interno di Obiettivo Effe “ogni anno a giugno, proponiamo gratuitamente l’Effe Summer Camp, presso l’ateneo - fa sapere la professoressa Rinaldi - 40 ore riconosciute come Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) dove le ragazze imparano di finanza, di imprenditorialità e acquisiscono anche soft skills importanti come le competenze negoziali. Quest'anno - aggiunge - grazie all’Effe Summer Camp, che si è svolto a Milano e a Bari, abbiamo fatto degli interventi specifici per migliorare le competenze negoziali e abbiamo osservato che al termine delle 40 ore, le ragazze non solo avevano migliorato le loro conoscenze, ma anche la propria confidence nell'affrontare una negoziazione”, riporta Rinaldi. “Obiettivo Effe si fonda ogni anno su tre pilastri - approfondisce - il Summer Camp, la ricerca e la conferenza annuale, che quest'anno si tiene il 10 novembre presso l’università Milano-Bicocca, dedicata al tema ‘Donne e valore. La negoziazione come chiave del cambiamento culturale ed economico’. La professoressa fa sapere inoltre che anche quest'anno sarà disponibile gratuitamente, sia online sia in formato cartaceo, il volume ‘Donne contanti - Storie di imprenditrici e trader che hanno fatto scuola’. “Un libro dedicato alle ragazze che vogliono migliorare le loro competenze finanziarie - spiega - e ai docenti che cercano degli esercizi da proporre in classe all'interno delle ore di educazione finanziaria”, conclude.
(Adnkronos) - "Il 92% degli intervistati, su un campione di 2000 persone, dice che la salute delle persone e quella del pianeta sono assolutamente interconnesse tra di loro. E tra gli obiettivi dell'Agenda 2030 mette al primo posto la salute e il benessere. Questo che cosa significa? Che la sostenibilità è entrata nella sfera del benessere quotidiano, cioè nel modo in cui mangiamo, ci muoviamo, lavoriamo, respiriamo". Così Paola Aragno, vicepresidente Eikon Sc intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma, illustrando i dati di una ricerca di Eikon Sc per la Social Sustainability Week. "La sostenibilità non significa ridurre solamente le emissioni ma significa vivere meglio. L'economia circolare diventa strategica se ha una funzione anche sociale, per cui rigenera non solo le risorse ma la salute, le competenze, i valori", osserva. "Se andiamo a guardare anche ai giovani, cioè a quelli che saranno i nostri protagonisti della sostenibilità, della transizione, il 65% si sente coinvolto negli obiettivi dell'Agenda 2030 e il 70% dice che si sentirebbe più motivato a lavorare in un'azienda che tiene conto ed è molto attenta alla sostenibilità. Per cui i giovani vogliono delle aziende coerenti, a 360 gradi, capaci di unire impatto ambientale, ma anche benessere", conclude.