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(Adnkronos) - 'Ilary', la nuova serie di Netflix che segue la vita di Ilary Blasi, per il secondo giorno consecutivo dopo il rilascio, avvenuto il 9 gennaio, si posiziona al primo posto della classifica Netflix Italia, superando la serie cult 'Squid Game', considerata un fenomeno globale della serialitá. Prodotta da Banijay Italia, la serie Netflix racconta con leggerezza e autoironia la “nuova” vita di Ilary Blasi, tra momenti glamour sotto i riflettori e attimi più intimi e quotidiani. Dopo il successo di 'Unica', dove aveva condiviso la sua versione sulla separazione dall'ex marito Francesco Totti, Ilary esplora il suo percorso di rinascita personale e professionale. In 5 episodi, la serie offre uno sguardo autentico su una vita “normalmente eccezionale”, tra vecchie amicizie, la complicità con il nuovo compagno Bastian e la determinazione che l’ha resa una delle icone più amate della televisione italiana. Con lei ci sono la famiglia, le amiche di sempre e il fidanzato Bastian che si racconta per la prima volta a partire dal giorno del loro primo incontro. 'Ilary' è il ritratto di una donna autentica, che non conosce il verbo 'mollare', alla continua ricerca di nuovi stimoli e traguardi. Blasi mostra al pubblico i suoi primi passi nel mondo del cinema nei panni di se stessa ma anche in campo culinario con le lezioni dello chef Ruben di 'Cucina in balcone con Ruben'. E ancora, si mette in gioco non solo sconfiggendo una delle sue più grandi paure, ovvero lanciarsi col paracadute, ma anche iscrivendosi all'università per realizzare il sogno di diventare una criminologa. Tra gli special guest della serie c’è infatti il suo più grande idolo, Federica Sciarelli, che conduce il suo programma preferito, ovvero 'Chi l'ha visto'.
(Adnkronos) - "Del Piano Mattei ci è piaciuta molto l'attenzione da parte del governo a un Continente in così forte sviluppo. Il Piano nel corso del 2024 è stato riempito piano piano di contenuti, e i contenuti hanno iniziato a dare risultati. E mano a mano che passava il tempo è stato come un aggregatore del sistema Paese, con le banche di investimento, la cooperazione economica, Confindustria. Tutti hanno iniziato a parlare del tema in modo più coordinato. Il Sistema Paese ha dato quindi attenzione, dal punto di vista dell'impresa, allo sviluppo del Continente. E quindi il Piano è diventato non solo strategico e importante per l'Italia, ma è riconosciuto come l'unico vero piano per l'Africa sia da tutto il mondo dell'economia reale che dal mondo finanziario". Così con Adnkronos/Labitalia, Massimo Dal Checco, presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, commenta le parole di oggi su Africa e Piano Mattei della premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa con la stampa parlamentare. Per Dal Checco quindi il Piano Mattei è diventato "un piano non più fatto solo di annunci e di che cosa si voleva fare, ma un piano concreto. Noi abbiamo fatto a settembre scorso un incontro con 70 aziende, al quale hanno partecipato tutti gli attori coinvolti". E per Dal Checco è fondamentale che "con questo piano la cooperazione italiana, che prima era rivolta esclusivamente a tutto il mondo no profit, si sia rivolta anche al mondo profit. Perché si è capito che lo sviluppo economico in questi Paesi fa molto bene, anche associato a quella che era tutta la parte no profit". Positivo per Dal Checco, l'ampliamento del Piano ad altri Paesi, come annunciato dalla premier. "Da due punti di vista: il primo motivo sicuramente per le imprese, per avere più opportunità di più Paesi dove si può essere appoggiati dal piano Mattei. Ma l'altra cosa secondo me molto importante, non solo dal punto di vista economico, è contribuire alla crescita dell'Africa in un'etica che è conforme alla nostra, in modo tale da avere più facilità di rapporto nel futuro", sottolinea. E il prossimo 22 gennaio Confindustria Assafrica & Mediterraneo terrà la propria assemblea pubblica che sarà occasione per fare il punto proprio con le imprese associate sul piano Mattei. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - Un calcestruzzo stampato in 3D e soprattutto sostenibile. È questa la scommessa vinta dagli esperti della Nanyang Technological University di Singapore, che con la loro proposta potrebbero dare un contributo fondamentale alla difficile transizione ecologica del settore delle costruzioni. Gli scienziati hanno raggiunto il loro obiettivo mettendo a punto un metodo di stampa che cattura il carbonio. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati sulla rivista di settore “Carbon Capture Science & Technology”.