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(Adnkronos) - Nessun '6' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, sabato 1 marzo, ma centrato un 5+1' da oltre 600mila euro. Il montepremi da 624.789,13 euro è stato vinto, tramite gioco da tastiera, in un punto vendita di tabacchi-giornali a Racconigi, in provincia di Cuneo. Realizzati inoltre dieci '5' che si portano a casa 20.185,50 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 81 milioni di euro. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è una colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: - con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; - con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; - con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; - con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; - con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. Questa la combinazione vincente del concorso Superenalotto di oggi, sabato 1 marzo: 1, 12, 33, 40, 41, 83. Numero Jolly: 6. Numero SuperStar: 67.
(Adnkronos) - "Io dico che un dazio del 25% è altissimo, ma quello che diciamo adesso potrebbe non avere senso tra qualche giorno. Quindi aspettiamo di vedere che cosa succede. È accaduto anche in passato che ci sono stati annunci forti strumentali a negoziazioni. Credo che quindi sia opportuno aspettare i risultati di tutte le trattative in corso, abbiamo una diplomazia molto efficace che naturalmente sta operando insieme a quella europea. Spero che l'Europa, i diversi Paesi che la compongono e l'Italia che vanta un rapporto privilegiato con l’amministrazione americana, riescano in qualche modo a trovare una soluzione migliore possibile, perché oggi non abbiamo bisogno di dazi e barriere tariffarie. Sarebbe opportuna l'unitarietà dell'azione europea, come già ha sottolineato il primo ministro Giorgia Meloni". Così, con Adnkronos/Labitalia, Matteo Zoppas, presidente di Ice Agenzia, sull'annuncio di Trump di dazi al 25% sui prodotti europei. "Se noi esportiamo 64 miliardi di beni rappresentiamo circa il 10% del totale dell'esportazione verso gli Stati Uniti, siamo un player importante. Ed è necessario scongiurare la possibilità che aziende italiane spostino la produzione dall'Italia proprio a causa dei dazi", sottolinea Zoppas. E secondo il presidente di Ice "L'effetto dei dazi Usa del 25% sui prodotti italiani ed europei dipenderà naturalmente dalle misure che verranno fissati ad altri Paesi e aree del mondo". E Zoppas ha sottolineato che vista la preoccupante situazione venutasi a creare sulla possibilità di dazi Usa su prodotti europei e italiani "il ministro Tajani ha avviato un tavolo del Sistema Paese che cerchi soluzioni su cui spingere con gli Stati Uniti e altri Paesi strategici per compensare l’eventuale impatto dei dazi, cercando di raggiungere comunque l'obiettivo di 700 miliardi totali di export. Ci stiamo muovendo come Sistema Paese, Sace, Simest e Cdp per trovare delle soluzioni che massimizzino l’efficacia del nostro operato”, conclude. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - “La città metropolitana di Milano ha istituito da questo mandato una delega specifica al progetto 'ForestaMi' e alla Forestazione urbana perché abbiamo tutti sentito la necessità di fare uno sforzo in più per un territorio che vive sfide molto difficili". Così Giorgio Mantoan, consigliere delegato alla Forestazione urbana e progetto ForestaMi della Città Metropolitana di Milano, intervenendo oggi a Milano al panel ‘Il paesaggio e la bellezza delle città. Piantare alberi è facile e giusto?’, organizzato nella prima giornata di lavori della IX edizione di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, in svolgimento a Fiera Milano Rho, dal 19 al 21 febbraio 2025. "Il tema della forestazione e dell'aumento del capitale naturale ha un ruolo centrale - sottolinea -. Non solo nelle dichiarazioni di intenti, ma anche in progetti concreti che poi cerchiamo di realizzare: penso alle oltre 60 mila piante che la Città metropolitana di Milano ha messo a terra, su nove comuni del territorio metropolitano, tra cui Milano, nell'ambito dei bandi clima 2020-2021. 60.000 piante per un investimento di oltre 4 milioni di euro. Penso alle 60.000 piante che porteremo nelle prossime stagioni agronomiche in 19 comuni del nostro territorio, tra cui Comuni capoluogo, nell'ambito del Pnrr forestazione". “Ci si chiede se piantare gli alberi è facile ed è giusto - riprende Manotan - È giusto e doveroso per la vita di tutti. Non è facile, soprattutto in un territorio come il nostro dove piantare significa scegliere la pianta giusta e metterla al posto giusto - aggiunge - Significa non solo piantare un albero, ma prevedere piani manutentivi seri che garantiscano che ciò che mettiamo a terra rimanga patrimonio per anni, decenni a venire. Ed è il motivo per cui nei nostri progetti prevediamo sempre anni di manutenzione successiva, almeno cinque, per garantire l'attecchimento e la messa a dimora vera e propria di queste piante. Abbiamo il grande bisogno, secondo me, delle migliori competenze che il mercato ci può offrire per mettere la pianta giusta nel posto giusto, farla durare e farla vivere bene”, conclude.