ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Il mondo piange Papa Francesco, morto ieri a 88 anni. I funerali si terranno sabato 26 aprile alle 10 ed è prevista la partecipazione dei leader di tutto il mondo. La celebrazione si terrà a San Pietro ma Jorge Mario Bergoglio riposerà nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore. Tra i primi ad annunciare la sua presenza, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ieri ha sciolto i dubbi con un post sul social Truth, annunciando che si recherà a Roma con la moglie Melania. Mentre Vladimir Putin non ha in programma di recarsi a Roma in occasione dei funerali di Papa Francesco sabato, ha rivelato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando che il presidente russo "non ha piani del genere". Parteciperà invece il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha reso noto una fonte della presidenza. "L'ufficio del presidente è in attesa della data della sepoltura del Papa e sta preparando la visita del presidente a Roma per salutare il pontefice", ha detto la fonte all'Afp. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sarà ovviamente presente. La premier ha annullato gli impegni internazionali previsti per il fine settimana. Venerdì 25 e sabato 26 aprile erano infatti previste le visite ufficiali, rispettivamente, nella Repubblica dell'Uzbekistan, a Samarcanda, e poi nella Repubblica del Kazakistan, dove domenica 27, ad Astana, era in programma la partecipazione della premier al vertice Italia-Asia centrale con Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato, dall'isola della Réunion, dove si trova, che parteciperà alle esequie. "Saremo presenti ai funerali del Papa, come è giusto che sia", ha detto il capo dello Stato durante una conferenza stampa. Anche il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier e il cancelliere tedesco uscente Olaf Scholz saranno sabato a Roma, riferiscono i media tedeschi. Così come la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsol, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. La trasferta in Italia, a quanto si apprende a Bruxelles, è prevista solo per le esequie del Santo Padre e, allo stato, non sono previste ulteriori appuntamenti a Roma per Costa, cui spetterebbe, se fosse previsto per questo weekend, organizzare un colloquio tra i vertici Ue e il presidente degli Usa Donald Trump. Tra gli altri capi di stato previsti, secondo una fonte del suo ufficio, figurano Javier Milei, presidente dell'Argentina, patria di Francesco, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. Il giorno dei funerali di Papa Francesco è stato decretato lutto nazionale in Polonia. Lo ha annunciato la presidenza, secondo cui, "in seguito al decesso del Santo Padre, il presidente Andrzej Duda ha deciso di decretare un giorno di lutto nazionale il 26 aprile". Duda insieme alla moglie sarà ai funerali. La Cina ha mantenuto un riserbo durato oltre 24 ore prima di esprimere un messaggio formale di cordoglio per la morte del Papa. Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha dichiarato: "Negli ultimi anni, Cina e Vaticano hanno mantenuto contatti costruttivi e intrattenuto scambi amichevoli. La Cina è disposta a compiere sforzi congiunti con il Vaticano per promuovere un continuo miglioramento delle relazioni". Un messaggio sobrio, che riflette la complessa e ancora delicata natura del rapporto tra Pechino e la Santa Sede. Come ricorda la Cnn, Papa Francesco aveva lavorato per avvicinare Roma e Pechino, firmando nel 2018 un accordo senza precedenti – e ancora oggi controverso – sulla nomina dei vescovi cinesi. L’intesa, rinnovata più volte, ha permesso un dialogo cauto ma ha anche suscitato critiche da parte di molti cattolici, soprattutto all’interno delle comunità sotterranee in Cina, fedeli a Roma e spesso perseguitate. Francesco sarà ricordato come il primo papa a volare nello spazio aereo cinese e ad aver inviato messaggi di pace alla leadership di Pechino. Durante il suo pontificato, Papa Francesco aveva espresso più volte interesse per la Cina e attenzione ai suoi fedeli. Nel 2023, da Ulaanbaatar, in Mongolia, rivolse un "caloroso saluto al nobile popolo cinese" e invitò i cattolici cinesi a essere "buoni cristiani e buoni cittadini". Oggi, la sua scomparsa lascia in sospeso non solo il futuro dei rapporti tra Cina e Vaticano, ma anche i timori dei cattolici taiwanesi, preoccupati che un eventuale riavvicinamento possa tradursi in una rottura diplomatica con Taipei. Con circa 6 milioni di cattolici ufficialmente registrati e una fitta rete di fedeli nelle chiese sotterranee, la Cina rappresenta per la Santa Sede un campo di missione strategico ma estremamente sensibile. Il messaggio di Pechino, pur sobrio, segna un gesto formale importante, ma lascia intendere che ogni passo futuro sarà attentamente misurato. Il governo di Taiwan ha invece reagito subito alla notizia della morte del pontefice, annunciando che invierà alti funzionari a Roma in qualità di inviati speciali. Il presidente Lai Ching-te ha trasmesso le sue "più sincere condoglianze a nome del popolo di Taiwan", mentre il ministro degli Esteri Lin Chia-lung ha incontrato il rappresentante vaticano a Taipei per esprimere il cordoglio ufficiale. Lo ha reso noto la China News Agency, aggiungendo che Taipei ha sottolineato il valore dei rapporti con la Santa Sede, che rimane uno dei pochi stati a riconoscere la sovranità taiwanese.
(Adnkronos) - E' stata una giornata interamente dedicata alla riduzione del divario di genere e alla valorizzazione delle donne all’interno delle imprese e nei consigli d’amministrazione. Sono state oltre 1500 le manager e le professioniste da tutta Italia che hanno partecipato, on line e in presenza, a 'Women on board 2025' il percorso formativo, nato nel 2022 alla sua terza edizione per favorire l’inclusione e l’accesso delle donne nei consigli d’amministrazione di imprese pubbliche e private. Il progetto ideato e promosso da Federmanager, Manageritalia, Hub del Territorio e AIDP. La tappa di ieri che si è svolta presso gli spazi dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi a Roma è stata la nona tappa di un lungo percorso che toccherà tutto lo stivale da nord a sud. A confrontarsi, con le partecipanti sono stati: Sara Cirone, Comitato esecutivo Federmanager Minerva nazionale - Cristina Mezzanotte, presidente Manageritalia Emilia Romagna e coordinatrice DEI Manageritalia - Tommaso Saso, presidente Manageritalia Lazio - Antonio Amato, presidente Federmanager Roma - Giuseppina Ivone, avvocato cassazionista esperta in diritto Societario e Crisi d’Impresa introdotta da Ciro Cafiero, presidente Aidp Lazio – Sandro Pettinato, vice segretario generale di Unioncamere introdotto da Sabina Eminente, Referente Donne Manager Manageritalia Lazio - Eugenio Bissocoli, avvocato ed esperto in composizione negoziata della crisi d’impresa introdotto da Stefania Santucci, vice coordinatrice Federmanager Minerva nazionale. A coordinare le domande del pubblico Nicoletta Grassi, consigliera della Fondazione Hub del territorio ER ETS e di Hub del territorio nazionale. L’appuntamento capitolino ha avuto come focus 'L’ambito operativo'. Grazie ai contributi e alle testimonianze dirette di manager e al confronto con esperti del settore le partecipanti hanno avuto modo di approfondire le modalità di gestione della crisi d’impresa e il nuovo codice della crisi nonché analizzato la figura dell’esperto mediatore e il suo ruolo nelle negoziazioni. Nella tappa di Roma sulle oltre 1500 partecipanti da tutta Italia, 193 vengono dalle cinque province laziali. "Il percorso Wob - ha dichiarato Antonio Amato, presidente Federmanager Roma - rappresenta, tra l'altro, una collaborazione vincente, un’azione concreta, un passo importante sulla strada di un cambiamento culturale sempre più urgente. La parità di genere, dati alla mano, fa bene alle aziende e fa bene al Pil. Secondo la Cerved rating agency le imprese con una maggiore presenza femminile (+20%) nei cda risultano più forti sul fronte economico-finanziario, meno rischiose sotto il profilo creditizio ed hanno migliori indicatori di sostenibilità. La parità di genere non è solo una questione etica, ma una leva strategica per la crescita del sistema produttivo del nostro Paese, pertanto, diffondere la cultura del merito e dell’inclusione in ogni ambito sociale e professionale è una responsabilità di tutti, nessuno escluso”. “Non stiamo solo aprendo le porte dei consigli di amministrazione alle donne, ma vogliamo contribuire ad un futuro più inclusivo, consapevole e sostenibile. Le donne che si formano con Women on Board non chiedono spazio ma lo conquistano con competenza, visione e responsabilità”. Così Tommaso Saso, presidente Manageritalia Lazio che prosegue: “Sono loro ad incarnare un nuovo modello di leadership, capace di affrontare la complessità con sensibilità, rigore e intelligenza collettiva. Il futuro non è più una questione di ruoli da spartire, ma di talenti da valorizzare. E Manageritalia vuole essere al fianco di chi costruisce, giorno dopo giorno, questo cambiamento irreversibile.” Tante le novità di questa terza edizione di 'Women on board' a cominciare dalla conferma delle partnership con gli Ordini dei commercialisti e dei consulenti del lavoro e con l’Associazione nazionale forense. Si amplia anche il calendario degli incontri. Saranno infatti ben 15 gli appuntamenti formativi, che toccheranno tutto lo stivale da nord a sud, di cui 12 obbligatori su piattaforma dedicata e 3 facoltativi (che saranno aperti anche alle partecipanti Wob delle scorse edizioni). Ogni incontro ha la durata di circa 3 ore, in cui le partecipanti hanno l’occasione di confrontarsi con diversi professionisti del settore giuridico, economico e aziendale aumentando così le loro competenze, esperienze e capacità di analisi. Diverse le tematiche affrontate che spaziano dal 'personal branding soft skills networking' all’equilibrio di genere nelle società non quotate passando per l’analisi contabile e del rischio sui sistemi gestionali sino ai principi dell’etica d’impresa e della sostenibilità oltre a comprendere come agiscono gli enti di interesse pubblico e le partecipate pubbliche” e come le nuove tecnologie possono essere utili alle decisioni dei cda. 'Women on board', fa segnare una crescita esponenziale passando dalle 230 aderenti della prima edizione alle oltre 1500 di oggi tra manager e professioniste, con un’età media 48 anni (27 anni per la più giovane e 70 anni per la più senior), 94% di donne e 6% di uomini, provenienti da tutta Italia ed espressione dei più svariati settori economici: terziario, industria, consulenza aziendale e avvocatura. Tante donne accomunate dalla stessa volontà di mettersi in gioco e acquisire le competenze e la consapevolezza del proprio valore per accedere a ruoli di responsabilità decisionale e strategica. 'Women on board' è un percorso totalmente gratuito espressamente ideato per le donne, ma aperto anche agli uomini, con incontri formativi che si concluderanno a giugno 2025. Al termine del percorso ci sarà l’inserimento in un apposito elenco qualificato on line consultabile dalle imprese che potranno così scegliere la figura professionale più in sintonia con le caratteristiche della società e le specifiche esigenze dei cda di aziende, società pubbliche e organizzazioni in cerca di manager e professioniste per i propri organi di governance. Per tutte le informazioni e scoprire il percorso completo di Women on board 2025 e le sue 15 tappe in tutta Italia consultare il link https://www.percorsowomenonboard.it.
(Adnkronos) - Un'ondata di colore, solidarietà e partecipazione sta attraversando la scuola primaria Leonardo Da Vinci di Milano grazie a 'Il bosco invisibile', un progetto promosso dall'associazione dei genitori 'Amici della Leonardo' e realizzato in collaborazione con l'associazione 'We Are Urban! Milano', che lo ha già portato a termine in quattordici scuole. L'obiettivo è semplice, ma potentissimo: migliorare la qualità dell’aria e degli ambienti scolastici ridipingendo tutte le 36 classi in uso nell’istituto con Airlite, una speciale pittura che purifica l’aria, elimina in modo permanente muffe e batterie migliora la vivibilità quotidiana. L’impresa sta coinvolgendo oltre 200 genitori e volontari, decisi a regalare, nei primi due weekend di aprile, tempo, energie, braccia e buona volontà per dipingere la scuola di oltre 700 bambini, che è anche un punto di riferimento per tutta la zona Città Studi con i suoi oltre 90 anni di storia. Il risultato atteso? Classi più sane, pulite e accoglienti per alunni e insegnanti: "Il bosco invisibile è un progetto che trasforma la scuola, ma anche la comunità che la abita -spiega il preside della scuola Leonardo Da Vinci, Antonio Re-. Non solo muri ridipinti, ma relazioni che si rafforzano, alleanze educative che crescono e un esempio concreto di cittadinanza attiva". "Vogliamo che sia prima di tutto un momento di aggregazione -spiega l'associazione genitori Amici della Leonardo, che ha coordinato il progetto e lo ha finanziato per la maggior parte-. Abbiamo messo a frutto le competenze di ognuno nell’organizzazione e abbiamo scommesso sulla volontà di reinventarsi pittori per qualche ora per la realizzazione. Abbiamo scoperto un forte senso di comunità che aspettava il progetto giusto per emergere". L’iniziativa viene realizzata con il supporto di Wau! Milano, associazione che promuove la cura del bene comune, comprendendo anche la risorsa 'aria', attraverso la partecipazione diretta dei cittadini. "Siamo felici di aver incontrato tutti gli studenti della scuola per un momento didattico che promuove la cultura del bene comune a partire dall’importanza di un elemento vitale che non vediamo e che non dovremmo sentire -commenta Andrea Amato, presidente di Wau! Milano-. Un progetto che deve essere spiegato per meglio comprendere il valore un gesto di volontariato che presenta molteplici aspetti positivi". Tra i sostenitori del progetto, anche YesMilano, l’agenzia di promozione del Comune, che ha abbracciato Il Bosco Invisibile come esempio virtuoso di integrazione e attivazione territoriale: "Abbiamo coinvolto la nostra rete di studenti internazionali, oltre 11.000 a Milano, per mostrare come i progetti di comunità siano uno straordinario ponte di integrazione -afferma la direttrice generale di YesMilano, Fiorenza Lipparini-. Il bosco invisibile è un modello da raccontare e replicare". Innamorata del progetto anche l’associazione Officine Rousseau (realtà educativa storicamente riconosciuta fra Milano e provincia come ex cooperativa Centri Rousseau dal 1968) che ha deciso di dare supporto al progetto Bosco invisibile degli Amici della Leonardo regalando due ore di attività nel parco della scuola per i figli dei volontari. Fondamentale anche il contributo degli sponsor e dei partner locali. Vittoria Pirovano di Leonardo Frontero-Frontero Case, ha scelto di sostenere con un contributo economico l’iniziativa: "Abbiamo creduto da subito nella forza di questo progetto. E' raro vedere così tanto entusiasmo, concretezza e impatto positivo in un’unica iniziativa. Era naturale volerla supportare". Anche i fornai di zona, da Viale Romagna a Piazza Piola, hanno voluto partecipare, donando teglie di pizza e focaccia per le giornate di pittura, mentre il Carrefour di via Spinoza ha offerto le bevande e gli snack per chi ha esigenze alimentari particolari, dimostrando la sua consolidata affinità elettiva con gli studenti di tutte le età che popolano Città Studi. Il progetto, realizzato nei primi due weekend di aprile,trasforma la scuola Leonardo Da Vinci in un esempio concreto di collaborazione tra famiglie, istituzioni, associazioni e attività del territorio. Un bosco invisibile che ha reso visibile la forza di una comunità unita.