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(Adnkronos) - Una condanna in Appello per il crollo del campanile di Accumoli durante il terremoto del 24 agosto 2016 che ha causato la morte dell'intera famiglia Tuccio, padre madre e due bambini, uno di 8 anni e l'altro di nove mesi. I giudici della prima sezione penale della Corte d'Appello di Roma hanno condannato a 8 mesi Stefano Petrucci, all'epoca sindaco di Accumoli. Confermata, invece, l'assoluzione per Matteo Buzzi, direttore dei lavori del campanile. In primo grado Petrucci e Buzzi insieme ad altri cinque imputati, la cui posizione non era stata appellata, erano stati assolti dal Tribunale di Rieti. L'ex sindaco di Accumoli è stato condannato a 8 mesi per il disastro e crollo colposo, mentre è stata dichiarata la prescrizione per l'omicidio colposo.
(Adnkronos) - A cento anni dall’acquisizione di Palazzo Wedekind, l’Inps celebra un luogo simbolo della propria storia e del legame tra lo Stato e i cittadini. Nel cuore di Piazza Colonna, dove un tempo sorgeva il tempio dedicato a Marco Aurelio, si è tenuto l’evento “Palazzo Wedekind: 100 anni di futuro”, un’occasione per ricordare come il patrimonio architettonico e culturale dell’Istituto sia parte viva della sua missione pubblica. L’incontro, aperto dai saluti del Direttore generale Valeria Vittimberga, ha visto la partecipazione di Gianni Letta, già Direttore del quotidiano Il Tempo; del Colonnello Gerardo Cervone, Capo dell’Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare; di Umberto Costi, del Consiglio Direttivo della Fondazione Saragat; di Umberto Croppi, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma; e di Giovanni Orsina, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss. A introdurre e moderare i lavori è stato Diego De Felice, Direttore Comunicazione Inps, che ha ricordato come il Palazzo, per la sua posizione nel cuore della Capitale, abbia attraversato da protagonista molti dei momenti cruciali della storia politica e sociale del Paese. Nelle conclusioni, il Presidente Gabriele Fava ha sottolineato il valore identitario del Palazzo e il suo legame con la missione dell’Istituto: "Celebrare il centenario del legame tra l’Inps e Palazzo Wedekind significa celebrare un secolo di fiducia e di responsabilità collettiva. Le sedici colonne ioniche di questo palazzo rappresentano stabilità e misura: la stessa solidità che guida il nostro Istituto nel trasformare la previdenza in una piattaforma di diritti e opportunità. Oggi, accanto alle colonne di pietra, si innalzano le nuove colonne digitali del welfare: dati, intelligenza artificiale, sostenibilità e inclusione. È su queste fondamenta che stiamo costruendo una nuova architettura sociale, capace di restituire valore, tempo e dignità alle persone. L’Inps non è solo il custode della previdenza italiana: è un laboratorio di innovazione pubblica, un modello riconosciuto in Europa per efficienza, prossimità e capacità di riforma. Il futuro del Paese passa anche da qui: da un luogo che da duemila anni misura il tempo della responsabilità pubblica e da quando è di Inps continua a farlo guardando avanti, con la forza silenziosa di chi trasforma la storia in futuro". Il progetto del Centenario, curato da Annalisa Bianco con la collaborazione di Valerio Dehò, ha proposto un percorso che intreccia arte, storia e innovazione, con le opere di luce del Maestro Raimondo Galeano proiettate sul colonnato. La luce, nelle opere di Galeano, diventa linguaggio universale e simbolo di rinascita: illumina le colonne di Palazzo Wedekind come segno di continuità tra la memoria e il futuro, richiamando la capacità dell’Istituto di generare nuova energia sociale e culturale. L’evento è stato arricchito da un intermezzo musicale della Roma Tre Orchestra, che ha eseguito brani del Maestro Ennio Morricone. "Arte, musica e memoria – ha sottolineato De Felice – si sono fuse in una giornata che celebra la bellezza come valore pubblico, ricordando che un’istituzione vive non solo di norme, ma di cultura e di senso di appartenenza". Un’iniziativa che ha unito Istituzioni e società civile, per riaffermare il ruolo dell’Inps come motore del welfare generativo: un sistema che non si limita ad assistere, ma che attiva energie, promuove cultura e genera fiducia. Perché il futuro, ha concluso Fava, "non si attende, si costruisce. E noi lo stiamo costruendo qui, dove la storia incontra la responsabilità".
(Adnkronos) - Ferrarelle Società Benefit annuncia il suo ingresso all'Un Global Compact delle Nazioni Unite (Ungc). "Questo traguardo - afferma l'azienda in una nota - rappresenta l'ulteriore cristallizzazione dell'impegno dell’azienda per un modello di crescita etico, trasparente e sostenibile". L'ingresso nel Un Global Compact Network Italia, una delle più importanti iniziative di sostenibilità aziendale a livello mondiale, rappresenta una naturale evoluzione per l’azienda, che dal 2021 ha adottato la formula di Società Benefit integrando la responsabilità d’impresa nelle decisioni strategiche. Questo passo - spiega Ferrarelle - si inserisce all’interno del più ampio percorso di internazionalizzazione dell’azienda, oggi presente in distribuzione in mercati chiave come Usa, Canada, Regno Unito, Francia ed Emirati Arabi Uniti, per i quali Un Global Compact costituisce un punto di riferimento assicurando che l’espansione e le operazioni internazionali siano coerenti con la natura di Società Benefit e con standard etici e ambientali riconosciuti a livello mondiale. Questo nuovo traguardo si inserisce in un percorso coerente con la cultura e i valori che guidano Ferrarelle Società Benefit, come testimoniato dal Bilancio di Sostenibilità 2024. Quest’ultimo evidenzia un impatto positivo e nuovi obiettivi di responsabilità d’impresa, i cui risultati includono un miglioramento di 1,9 punti nel Benefit Impact Assessment (Bia), raggiungendo 89,6 punti; l'utilizzo di oltre 5.800 tonnellate di R-Pet, pari al 29% del Pet utilizzato; la redistribuzione di oltre 228 milioni di euro (pari al 92% del valore generato) agli stakeholder, con 1,5 milioni di euro restituiti alla comunità e l'acquisto di energia elettrica da fonti 100% rinnovabili, che ha permesso di evitare circa 9.500 tonnellate di CO2. "Anche nel 2024 abbiamo dimostrato che la sostenibilità non è una narrazione di buone intenzioni, ma un insieme di risultati concreti e misurabili - commenta Cristina Miele, direttrice Amministrazione, Finanza e Controllo e Responsabile di Ferrarelle Società Benefit - L’adesione a Un Global Compact delle Nazioni Unite rappresenta un passo significativo nel nostro percorso di responsabilità condivisa. Far parte di un network che include numerose realtà accreditate e impegnate su questi temi rappresenta una opportunità preziosa di confronto e crescita per un'azienda come la nostra, costantemente proiettata al futuro e all'innovazione in ogni aspetto, inclusa la sostenibilità. Integrare i suoi principi nelle nostre decisioni strategiche rafforza il valore e l’orgoglio di essere parte di Ferrarelle Società Benefit e, soprattutto, attribuisce al nostro impegno un riconoscimento internazionale, in linea con la nostra presenza sui mercati esteri e con la volontà di perseguire la sostenibilità a 360°".