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(Adnkronos) - Dopo sei giorni di ricerche è stato ritrovato oggi in fondo a un canalone il corpo senza vita di Stefano Pegoraro, il 33enne di Arzignano (Vicenza) di cui non si avevano più notizie da lunedì scorso. La sua auto era stata ritrovata martedì parcheggiata nei pressi del Rifugio Campogrosso e da allora ogni giorno tra i trenta e i quaranta uomini hanno setacciato l’area attorno a Recoaro Terme e il fiume Agno, anche con gli elicotteri. Il ritrovamento del corpo questa mattina, dopo che alcuni passanti hanno trovato alcuni suoi effetti personali sotto una parete sul versante vicentino della catena del Sengio Alto. Sul posto si sono portate le squadre del Soccorso alpino di Recoaro e Valdagno, unitamente alle altre stazioni della Delegazione Prealpi Venete e ai Vigili del fuoco con i droni che poi hanno individuato il corpo in fondo a un canale.
(Adnkronos) - (dall'inviato Fabio Paluccio) "I giovani sono fondamentali, sono il futuro, sono i futuri contribuenti e i futuri contributi. E quindi vogliamo portare a bordo più giovani possibile. Per far questo martedì ci sarà una conferenza stampa con la quale lanciamo un nuovo spazio dedicato esclusivamente ai giovani all'interno di Inps, legato all'app. Sarà uno spazio importante perché soltanto i giovani vi potranno accedere, dedicato solo a loro, potranno vedere tutti i servizi anche in chiave proattiva". Lo ha annunciato Gabriele Fava, conversando con Adnkronos/Labitalia, a margine della sedicesima edizione del Festival del lavoro in corso a Genova. "Sicuramente stiamo portando avanti una ottima e utile linea strategica e progettuale per la Nazione. Qual'è? Giovani e imprese. Naturalmente il tutto 'condito', se mi passate questo termine, dall'intelligenza artificiale. Perché bisogna sempre stare al passo coi tempi e quindi attualizzare e contestualizzare. Che cosa? Non soltanto l'Istituto che ho l'onore di presiedere ma soprattutto i servizi che eroga l'Istituto al servizio di tutti i cittadini. Questo è quello che abbiamo già iniziato a fare fin dal mio insediamento e che continueremo a fare sempre più convintamente nel prossimo futuro". Fava ha sottolineato che si tratta di "servizi altamente digitalizzati e questo lo facciamo anche con quale obiettivo? Quello di andare noi dal cittadino e non aspettare che il cittadino venga da noi. Ciò risponde al welfare generativo, quindi propositivo, che stiamo portando avanti con grande felicità per la gratificazione che sta offrendo a tutti i cittadini". "Oggi non è più sufficiente fornire servizi più rapidi, è indispensabile ascoltare i cittadini, capire quali sono i loro bisogni e rispondere personalizzando i servizi. Ed è ciò che stiamo facendo, è il nuovo modello di protezione sociale e di welfare che stiamo impostando, il welfare generativo". Tra gli strumenti con l’Ia abbiamo rivoluzionato l’app Inps mobile che in poco più di 5 mesi ha registrato oltre 23milioni di accessi ai servizi ed è stata scaricata da oltre 2 milioni di nuovi utenti, passando da 3,9 a 6,2 download. L’Inps è all’avanguardia nell’adozione delle tecnologie di intelligenza artificiale. Ma la vera sfida non è solo tecnologica: è culturale, formativa, organizzativa. La storia dimostra che ogni grande innovazione produce un impatto profondo sul mondo del lavoro. Tuttavia, perché questo impatto sia positivo e inclusivo, occorre una transizione guidata dalle competenze". "Senza conoscenza, l’innovazione resta sterile. Solo la formazione consente al cambiamento di radicarsi e generare valore. Per questo abbiamo scelto di investire sul nostro capitale umano: perché la tecnologia, da sola, non basta. Servono donne e uomini capaci di governarla, interpretarla, migliorarla", ha concluso. “L’intelligenza artificiale può fare la differenza solo se restiamo fedeli a un principio: la persona prima di tutto. È questo il fattore H – l’elemento umano – che deve guidare ogni innovazione. Per l’Inps, l’Ia è uno strumento strategico per realizzare un welfare generativo, capace di ascoltare, comprendere e rispondere ai bisogni reali delle persone. La personalizzazione è la chiave: è il contrario della standardizzazione e il cuore del nuovo modello di protezione sociale che stiamo costruendo. Un welfare su misura, che non appiattisce ma valorizza. Mettere la persona al centro non è uno slogan: è una scelta di metodo, visione e responsabilità".
(Adnkronos) - “La collaborazione con Fondazione UNA è particolarmente importante per Federparchi perché consente di unire due mondi con obiettivi simili e paralleli, che hanno la capacità di ingaggiare soggetti differenti. Siamo entrambi soci di Iucn, l'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, di cui Federparchi è responsabile per la gestione del segretariato del Comitato italiano. Questo ci consente di avere anche una dimensione europea e internazionale, di sviluppare progetti, come stiamo facendo, che abbiano un respiro non solo locale, non solo nazionale, ma anche internazionale”. Così Corrado Teofili, responsabile conservazione, biodiversità rapporti Europarc Federation di Federparchi, in occasione dell’evento ‘Il ritorno del barbagianni a Pianosa. Un progetto di Fondazione UNA e Federparchi’, organizzato presso la sede dell’Ente parco arcipelago toscano nell'ambito della settimana europea dei parchi. Un progetto nato dalla collaborazione "tra Federparchi, le associazioni italiana delle aree protette e la Fondazione UNA, rispetto al barbagianni, una specie molto importante - illustra Teofili - soprattutto perché rappresenta un indicatore preciso dello stato di salute della comunità alla quale questa specie appartiene, sia dal punto di vista degli ambienti che frequenta per riprodursi - conclude - sia dal punto di vista degli ambienti che frequenta per alimentarsi”.