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(Adnkronos) - "Mi fa piacere parlare con i giovani, anche perché penso che sia fondamentale per noi sportivi provare a rinnovare un po' l'idea di quali siano i valori che lo sport riesce a implementare. C'è una retorica un po' banale, a volte, nell'idea che lo sport sia a prescindere un modello di vita, cosa che io non penso sia vera. Lo sport è sicuramente utile per certi aspetti, ma in questo mondo così polarizzato può diventare anche un problema. Quindi ripensare per bene a quali siano i valori che cui siamo portatori è il nostro obbligo da ex sportivi". Lo ha detto Andrea Zorzi, due volte campione del mondo con l'Italvolley e vincitore del Premio Fair Play Menarini nel 2010, parlando con i giornalisti a Firenze in occasione del talk show "I campioni si raccontano", evento organizzato oggi nell'ambito del 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini. "La pallavolo è uno sport ad altissima interdipendenza, nel senso che per regolamento devi passare la palla ai tuoi compagni: in tutti gli sport di squadra si passa la palla, ma noi siamo obbligati a farlo, e questo rende la pallavolo uno sport ad altissima interdipendenza, il che significa che lì si vince solo se sei disposto a collaborare - ha spiegato Zorzi - Questo non significa essere amici in senso stretto, significa sapere che la qualità del gioco dipende da questa capacità di essere una parte di un processo più grande. La nostra nazionale femminile lo ha fatto benissimo e sono felice per loro, per un oro meritatissimo e bellissimo". E sulla nazionale femminile, Zorzi ha aggiunto: "La qualità è altissima, lo è da qualche anno a questa parte, hanno sprecato qualche occasione, e Velasco è stato bravissimo a trovare un modo per ridare un senso a questa squadra, un'unità. Ha detto che non è obbligatorio essere amici, occorre essere bravissimi colleghi, con rispetto professionale. Le nostre sono veramente fortissime in tutti i ruoli, e potrebbero avere un grande futuro. Nello sport nulla è garantito, ma glielo auguro per davvero. L'importante è fare un passo alla volta".
(Adnkronos) - 'Grosso Napoletano' si conferma per il secondo anno la migliore catena artigianale di pizzerie al mondo. È stata infatti presentata ieri sera a Londra, all’interno dell’European Pizza Show e nel corso del World Pizza Summit 2024, la classifica '50 Top World Artisan Pizza Chains 2024' stilata da 50 Top Pizza, la più importante guida mondiale di settore, creata e curata da Barbara Guerra, Albert Sapere e Luciano Pignataro, che ha premiato le migliori catene artigianali di pizzerie al mondo. 'Grosso Napoletano', nata nel 2017, ha portato la pizza di stile napoletano in Spagna, prima a Madrid e poi a Barcellona, Siviglia, Saragozza ed in altri centri della penisola iberica. Secondo posto per Da Michele, da 150 anni nel cuore di Forcella, a Napoli, e oggi con oltre 60 sedi dislocate su più continenti, dove è possibile gustare la loro celebre pizza “a ruota di carro”. In terza posizione Big Mamma Group, gruppo nato dall’amore per l’Italia di due imprenditori francesi, Victor Lugger e Tigrane Seydoux, che oggi vanta numerosi locali in Francia, Spagna, Inghilterra e Germania. Quarta posizione per Bráz Pizzaria, realtà brasiliana famosa per la sua pizza grande e croccante cotta nel forno a legna. Quinta posizione per Luigia, con outlet tra la Svizzera e Dubai, che serve le proprie pizze con una selezione dei migliori prodotti italiani. Al sesto posto Berberè dei fratelli Aloe: partiti dalla pizzeria a Castel Maggiore, in provincia di Bologna, sono arrivati a Londra dopo aver aperto una decina di locali a Roma, Firenze, Torino, Milano. Settima posizione per Pizza Pilgrims, un riferimento per la pizza napoletana del Regno Unito. Ottava posizione per 400 Gradi -con outlet tra Melbourne e Dallas - di Johnny Di Francesco, vero e proprio ambasciatore della pizza napoletana nel nuovo continente. Al nono posto c’è Eataly, con outlet tra l’Italia e il resto del mondo; marchio noto tra gli appassionati del Made in Italy. Decima posizione per Pizzium, che negli ultimi mesi ha superato le 50 aperture in Italia, tutte a gestione diretta. Gli attesissimi premi speciali hanno visto assegnare il Pizza Maker of the Year 2024 - Ferrarelle Award ad Antonio Falco, executive di Da Michele; il premio Pizza of the Year 2024 - Latteria Sorrentina Award va a Salsiccia e Friarielli di Pizza Pilgrims; il Best Pasta Proposal 2024 - Pastificio Di Martino Award è stato assegnato a Eataly; il Best Marketing 2024 - Mammafiore Award va a Vincenzo Capuano; il New Entry of the Year 2024 - Solania Award va a La Braciera; il Performance of the Year 2024 - Robo Award va a 1900 Pizzeria; il One to Watch 2024 - Casa Julia Award è stato assegnato a Stellina Pizzeria; il Best Service 2024 - Fedegroup Award va a Luigia; il Best Fried Food 2024 - Il Fritturista - Oleificio Zucchi Award è stato assegnato a Berberè; il Best Beer Service 2024 - Peroni Nastro Azzurro Award va a Doppio Zero; il Best Dessert List 2024 - Cremoso - La Dispensa Award va a Can Pizza; il Best Wine List 2024 - La Gioiosa Award va a Big Mamma Group. Infine, il riconoscimento Green Oven 2024 – Goeldlin, che premia la grande attenzione alla sostenibilità ambientale, va a Garden Pizza. Anche in questa edizione è presente la categoria “Eccellenti”, ossia quelle catene di pizzerie artigianali da non perdere che, insieme alle catene in classifica, completano la guida, per un totale complessivo di 81 brand
(Adnkronos) - Sempre più centrale nella routine di giovani e adulti, la skincare e la sua industria pongono sfide inedite alla comunità scientifica. I suoi processi produttivi hanno infatti un notevole impatto sull’ambiente. Gli esperti della NYU Tandon School of Engineering, negli Stati Uniti, avrebbero risolto il problema, con lo sviluppo di un gel a base di proteine che, grazie alle sue proprietà, potrebbe rappresentare un’alternativa sostenibile agli ingredienti più tradizionali. Lo studio è stato pubblicato su ”ACS Applied Polymer Materials”.