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(Adnkronos) - Carolyn Smith sarà ospite oggi, sabato 25 gennaio, a Verissimo. La coreografa, capitana della giuria di Ballando con le stelle, torna nello studio di Silvia Toffanin per raccontarsi. Carolyn Smith nasce in Scozia nel 1960. L’amore per la danza comincia quando è soltanto una bambina: Carolyn inizia a muovere i primi passi all’età di tre anni, appassionandosi subito al mondo della danza classica. A 15 anni si specializza in danza latino-americana, partecipa a competizioni a livello agonistico e arriva in finale ai campionati Europei, ai mondiali e al Grand Slam, ottenendo ottimi posti nelle classifiche. A causa di un infortunio abbandona il mondo delle gare e si trasferisce in Italia dedicandosi totalmente all’insegnamento e alla carriera da coreografa. Nel 2012 fonda la sua scuola di danza, la Carolyn Smith Dance Academy, che ha nove sedi in Italia e altre sparse per l’Europa, in Gran Bretagna, Russia, Ucraina, Polonia. Carolyn Smith ricopre il ruolo di giudice internazionale nelle gare di danza latino-americana. Dal 2007 diventa l’icona di Ballando con le stelle, ed entra ufficialmente a far parte della giuria del dance show di Rai 1. Nel 2015 Carolyn Smith comincia una dura lotta contro un cancro al seno. Dopo un primo periodo di cure, nel 2017 le viene diagnosticata una recidiva. In un’intervista rilasciata a Verissimo, Carolyn Smith ha spiegato che il tumore al seno è ricomparso nell’estate del 2022 e che a causa degli effetti collaterali delle cure precedenti è dovuta ricorrere alla chemioterapia. "Sono nove anni che combatto contro il tumore. La chemioterapia che sto facendo è diventata ormai uno stile di vita perché la devo fare ogni tre settimane per tenere a bada il cancro, nella speranza che nel frattempo la ricerca trovi un'altra soluzione", ha spiegato la coreografa nello studio di Silvia Toffanin. Nel 2017 ha pubblicato il libro 'Ho ballato con uno sconosciuto', dove parla a cuore aperto della malattia. Carolyn Smith ha deciso nel 1986 di andare a vivere in Italia, perché aveva conosciuto a Londra un ballerino di Torino, con il quale si è unita in matrimonio. Dopo la separazione, nel 1997 Smith ritrova l’amore con Ernestino Michielotto, ballerino e coreografo conosciuto durante gli anni in cui entrambi partecipavano alle competizioni di ballo.
(Adnkronos) - "Intelligenza artificiale, robotica avanzata, e Internet delle cose sono alcune delle tecnologie emergenti che stanno cambiando, ma soprattutto modificheranno nei prossimi anni, assetti organizzativi, processi, prodotti, obiettivi delle imprese di ogni settore". Lo dichiara all'Adnkronos/Labitalia Fabio De Felice, in occasione dell'uscita del suo nuovo libro 'Digital effects, strategies and industry 5.0', volume edito dalla casa editrice internazionale Crc press, realizzato con Antonella Petrillo. Nel volume De Felice analizza le nuove sfide con un approccio pragmatico legato alla visione da docente universitario e al contempo di imprenditore di De Felice, docente presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, docente alla Luiss business school di Roma e fondatore e presidente e di Protom. "L’evoluzione di Industria 5.0 - spiega De Felice - può permettere all’Italia di recuperare il suo gap tecnologico nei confronti di tanti altri Paesi industrializzati, proprio grazie all’umanizzazione del rapporto cooperativo uomo-macchina. Il passepartout per un grande rilancio delle imprese italiane, per recuperare dalla condizione di arretratezza evidenziata dai bassi indici di digitalizzazione, non è solo tecnologico, ma soprattutto culturale e organizzativo". "Le tecnologie digitali - spiega Fabio De Felice - possono diventare alleati indispensabili per promuovere uno sviluppo a misura d’uomo. Per affrontare con successo le sfide del futuro è necessario un ripensamento radicale delle competenze, della formazione e delle modalità di collaborazione tra l'uomo e la macchina, mirando a una visione integrata che promuova la cooperazione, l'efficienza e la sostenibilità. L'Italia potrà trasformare così il ritardo iniziale in un vantaggio competitivo, proiettandosi da protagonista nell'economia globale digitalmente avanzata. C’è infatti molto percorso ancora da compiere per ottimizzare l’uso delle tecnologie emergenti a vantaggio della qualità della vita. Il patrimonio identitario e valoriale italiano, fatto di umanesimo e gusto del bello, può accelerare fortemente questo cammino". Il volume offre un’analisi approfondita e strategica delle nuove tecnologie e del loro impatto nel contesto evolutivo di Industria 5.0. I due autori, esperti in innovazione e management industriale, affrontano i cambiamenti e le nuove opportunità che il settore sta vivendo, focalizzandosi sulle sfide e le opportunità che la digitalizzazione offre alle imprese, in un’ottica sempre più orientata alla cooperazione tra uomo e macchina. Nel contesto di Industria 5.0, il libro guida il lettore attraverso strategie avanzate e strumenti tecnologici che facilitano la sinergia tra operatori umani e macchinari intelligenti, migliorando l’efficienza, la sostenibilità e l’esperienza lavorativa. Attraverso esempi concreti e analisi dettagliate, Digital effects strategies and industry 5.0 esplora come tecnologie digitali emergenti, dalla robotica all’intelligenza artificiale, stiano trasformando il nostro mondo, ottimizzando la produttività, migliorando la sostenibilità e rivoluzionando i modelli di business tradizionali. “L’inarrestabile accelerazione - sottolinea Antonella Petrillo - portata dalle nuove tecnologie, con l’intelligenza artificiale a fare da motore trainante impone alle imprese di abbandonare ogni atteggiamento passivo e diventare protagoniste attive del cambiamento. Solo attraverso un impegno pieno e consapevole in questa rivoluzione tecnologica sarà possibile non solo cogliere i benefici attesi, ma anche incanalare e orientare il potenziale di queste innovazioni verso obiettivi concreti e di alto impatto: affrontare le grandi sfide globali e costruire un futuro più sostenibile e prospero per l’intera umanità. Serve una nuova visione che integri competenze e innovazione. In un contesto in rapida evoluzione, infatti, è fondamentale avere strumenti che ci permettano di collaborare efficacemente con le tecnologie, indirizzandole nel modo migliore per affrontare le sfide del nuovo mondo”.
(Adnkronos) - Penalizzante per la strategia di decarbonizzazione del trasporto pesante e inadatto a favorire la diffusione dei prodotti alternativi ai carburanti tradizionali. Questo, in sintesi, il messaggio principale dell’intervento di Matteo Cimenti, presidente di Assogasliquidi-Federchimica, in audizione oggi in Senato sul dl 'Proroga termini' a proposito dell’estensione anche per i fornitori di Gnl dell’obbligo di introdurre quote di biocarburanti in consumo. Dal 1° gennaio 2025, infatti, sono entrate in vigore le norme del decreto 'Decreto biocarburanti' (107 del 16 marzo 2023) - spiega Assogasliquidi-Federchimica - che prevedono un incremento delle quote di biocarburanti per i trasporti ed estendono per la prima volta l’obbligo anche a carico dei fornitori di metano sia nella forma gassosa che liquefatta (Gnl), secondo una scelta dello Stato italiano, al quale invece le norme europee lasciano ampia discrezionalità. “L’inclusione del settore del Gnl tra quelli interessati dal provvedimento ci trova completamente in disaccordo - ha spiegato Cimenti - perché contraddice la strategia nazionale ed europea che punta sulla diffusione di questo carburante per ridurre le emissioni inquinanti e climalteranti del trasporto pesante, sia terrestre che marittimo. Ricordiamo che l’industria e il mercato del Gnl sono nati una decina di anni fa e quindi non hanno una posizione consolidata nel panorama energetico: oltretutto si trovano oggi a dover affrontare difficoltà per la volatilità dei prezzi a causa dell’instabilità geopolitica”. Dall’obbligo, del resto, è stato correttamente escluso il comparto del Gpl, in conformità con le norme Ue, sia per la sua dimensione di 'alternativa' rispetto ai carburanti tradizionali e soprattutto perché, al contrario di altre fonti energetiche, non ha mai goduto sinora di alcun investimento pubblico rispetto allo sviluppo delle produzioni bio o comunque rinnovabili - spiega Assogasliquidi - in questo senso, infatti, solo gli investimenti privati ad oggi stanno garantendo attività di ricerca e implementazione di soluzioni impiantistiche dedicate alla crescita di produzioni bioGpl e Dme rinnovabili. Nel corso dell’audizione Assogasliquidi ha quindi chiesto al Parlamento di intervenire in modo urgente per l’eliminazione dell’obbligo anche per i fornitori di Gnl, obbligo che penalizza un comparto che al contrario ha necessità di rapidi interventi per riprendere il trend positivo di crescita, rappresentando ad oggi, soprattutto negli sviluppi della disponibilità di bioGnl, la soluzione immediata e pronta per decarbonizzare in modo efficiente il trasporto stradale pesante e marittimo, settori questi in cui anche il recente Pniec riconosce al prodotto spazi importanti di crescita entro il 2030.