ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Il giorno dell'atteso faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Donald Trump è arrivato. Alle 18.00 (ora italiana), la presidente del Consiglio varcherà la soglia della Casa Bianca: sarà la prima volta per un leader europeo dopo l'offensiva sui dazi lanciata lo scorso 2 aprile dal presidente americano in occasione del "Liberation Day". "Tutti i Paesi, compresa la Cina, vogliono incontrarci! Oggi l'Italia", scrive d Trump su Truth Social a poche ore dal meeting. "Ho avuto ieri una chiamata molto produttiva ieri con la presidente del Messico", afferma il presidente americano riferendosi ai negoziati per i dazi, aggiungendo di aver "incontrato rappresentati del più alto livello del Commercio giapponesi". "E' stato un incontro molto produttivo", conclude. L'obiettivo della premier, più volte ribadito da Meloni nelle ultime settimane, è scongiurare una guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione europea, promuovendo al contempo un canale di dialogo tra l'amministrazione americana e i vertici di Bruxelles. Una linea d'azione che la leader di Palazzo Chigi ha avuto modo di concertare con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, con la quale è in stretto contatto. I dazi "reciproci" imposti da Trump all'Ue (attualmente sospesi per 90 giorni) saranno quindi il tema centrale dell'incontro con il tycoon, che tuttavia avrebbe già respinto al mittente l'offerta di Bruxelles di "dazi zero" su auto e industria avanzata in cambio di un incremento degli acquisti di Gnl (gas naturale liquefatto) e armi statunitensi. La strada, dunque, si preannuncia in salita. Stiamo affrontando "una fase tanto complessa quanto in rapida evoluzione, nella quale è necessario ragionare con lucidità, lavorare con concretezza, lavorare con pragmatismo", ha sottolineato Meloni nel messaggio inviato ieri all'assemblea generale del Consorzio Grana Padano. Oltre ai dazi, tra i temi del bilaterale ci saranno anche Medio Oriente e Ucraina. E non è escluso che la premier possa rilanciare un suo cavallo di battaglia, ovvero la proposta di estendere a Kiev le garanzie previste dall'articolo 5 della Nato. Sempre in tema di Alleanza Atlantica, sarà inevitabile affrontare il nodo delle spese militari. Trump continua infatti a sollecitare un deciso aumento dei contributi da parte dei partner Nato, chiedendo che siano portati al 5% del Pil. Una richiesta a cui l'Italia, considerato l'alto livello di indebitamento, non può adempiere: l'obiettivo del 2% del Pil viene ritenuto sostenibile dall'esecutivo, che non intende compromettere la credibilità nella gestione dei conti pubblici, rafforzata dalla recente promozione di Standard & Poor's, che ha alzato il rating dell'Italia a BBB+. Il grande convitato di pietra del confronto Meloni-Trump sarà la Cina di Xi Jinping, unico Paese verso cui gli Stati Uniti hanno mantenuto - e persino inasprito - i dazi, portandoli fino al 145%. Svincolare l'Europa dall'abbraccio del Dragone è uno degli scopi di Trump. "Mi pare evidente che, in questa iniziativa americana, non si tratti tanto di riequilibrare la bilancia commerciale con l'Europa. Il vero obiettivo è ridimensionare l'influenza cinese nel mondo, che si è affermata a discapito di quella americana. Prima o poi saremo chiamati a fare scelte geopolitiche radicali", osserva l'europarlamentare di Fdi Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti al Parlamento Ue. Il fedelissimo meloniano non ha dubbi: "Non possiamo che fare la scelta giusta, anche per interesse nazionale ed economico: il mercato americano è aperto, quello cinese è blindato all'import. Pensare di sostituire l'uno con l'altro - rimarca Procaccini - è un'utopia".
(Adnkronos) - "Nonostante la sospensione dell'entrata in vigore dei dazi, la preoccupazione per il futuro è presente in tutti i settori imprenditoriali italiani e di conseguenza anche europei. I settori più a rischio sono l'agroalimentare e il manifatturiero, i quali incontrano un punto di forza della loro economia nell'export. È fondamentale approfittare di questa 'tregua' per mettere in campo una risposta integrata e sistemica, che punti principalmente sulla diplomazia e contestualmente stabilire interventi di sostegno economico puntando soprattutto sulla promozione del Made in Italy". Queste le parole della presidente nazionale di Cne-Federimprese Europa, Mary Modaffari, durante un tavolo di confronto tenutosi nei giorni scorsi a Roma alla presenza di altre associazioni sindacali datoriali. "Si potrebbe pensare di introdurre agevolazioni fiscali per le imprese operanti nel settore più colpito. È essenziale sostenere dunque la produzione interna con conseguente valorizzazione del made in Italy che rappresenta il punto di forza delle piccole e medie imprese italiane", conclude la presidente.
(Adnkronos) - Il Giro d’Italia della Csr, l’evento itinerante de Il Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, passa da Napoli e si fa vetrina del nuovo volto della città, per raccontare come sta cambiando e come cambierà. L’appuntamento è in programma giovedì 3 aprile alle 9.30 all’Università degli Studi di Napoli Parthenope, in via Generale Parisi 13. Il titolo della tappa è 'La collaborazione pubblico-privato per una nuova idea di città'. Nel corso della mattina verranno presentati progetti innovativi per il futuro della città, oggi al centro di un’importante riqualificazione urbana volta a ripensare i suoi spazi, dagli edifici alle piazze fino alle aree verdi, sia dal punto di vista energetico che da quello della vivibilità. “Per migliorare la vita di chi abita, studia e lavora nelle città è necessario ottimizzare le risorse e creare sempre nuove alleanze tra pubblico e privato - dichiara Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - Una città può diventare più sostenibile se adotta una visione inclusiva, responsabile, condivisa tra i diversi attori sociali”. Ad aprire i lavori della tappa saranno Filomena Buonocore, professore ordinario di organizzazione aziendale dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope; Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone; Luigi Lepore, Coordinatore del corso di laurea in Management Pubblico e Domenico Salvatore, Coordinatore del corso di laurea Economia Aziendale e Green Economy Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Entrambi gli atenei collaborano alla realizzazione della tappa, il cui programma è consultabile online sul sito del Salone dove è anche possibile iscriversi per partecipare. La parte centrale della tappa di Napoli del Giro d’Italia della Csr, coordinata da Filomena Buonocore e da Rossella Sobrero, riguarda i progetti innovativi in atto sul territorio. Uno di questi è 'La bella piazza', un progetto di co-gestione degli spazi pubblici avviato nel capoluogo partenopeo alcuni mesi fa con l’obiettivo di trasformare piazza Garibaldi, una delle principali piazze della città, in un luogo accogliente e inclusivo. L’iniziativa, partita dall’associazione Est(ra)Moenia che ha creato un’ampia alleanza tra cooperative sociali e associazioni, prevede l’affido all’Ats degli 8 chioschi che insistono nella piazza per realizzare iniziative sociali e commerciali, un servizio giornaliero di spazzamento e svuotamento cestini, la manutenzione del verde e delle aree giochi e sportive. E poi ancora l’istituzione di una Portineria di Quartiere, un presidio sociale di prossimità, ma anche eventi culturali, percorsi di animazione socioeducativa e altre attività per cercare di coinvolgere un pubblico sempre più ampio di persone. Oltre al Comune di Napoli sono coinvolti altri 40 soggetti pubblici e privati, che hanno dato vita a una forma innovativa di partenariato replicabile anche in altre zone di Napoli e in altre città italiane. Anche i Quartieri Spagnoli, altro luogo-simbolo di Napoli, sono al centro di un progetto di riqualificazione urbana che verrà presentato durante la giornata da parte di Foqus - Fondazione Quartieri Spagnoli, che all’interno dell’ex monastero cinquecentesco di Montecalvario, restaurato e rifunzionalizzato, ha realizzato un nido, scuole d’infanzia, primarie e secondarie, oltre a ospitare un centro di abilitazione rivolto a bambini, ragazzi, giovani con disabilità e alle loro famiglie e ad accogliere enti di formazione, imprese e attività produttive che hanno innescato un profondo processo di cambiamento di uno dei quartieri più difficili d’Europa. Il futuro di Napoli non ruota solo attorno alla riqualificazione urbanistica, ma anche all’applicazione delle nuove tecnologie al servizio della collettività. È il caso della convergenza tra droni, mobilità aerea urbana e logistica intelligente, che presto potrebbe trasformare Napoli in una delle città capaci di riscrivere il proprio futuro attraverso il volo. Anche in questo caso, i partenariati pubblico-privati (Ppp) sono la leva strategica scelta per accelerare le sperimentazioni e definire regole condivise. Le pubbliche amministrazioni, infatti, possono abilitare il cambiamento mettendo a disposizione infrastrutture, spazi urbani e strumenti normativi, mentre il settore privato porta competenze tecnologiche, capitale e capacità operativa. In questo modo, nel breve periodo, Napoli potrebbe avere un servizio di delivery medicale con droni in aree remote, test in zone a traffico limitato, controllo di infrastrutture critiche, attività di 'drone detection'. Il modello dei Ppp rappresenta un valore aggiunto, portato alla tappa partenopea del Giro anche dall’esempio della Cte - Casa delle Tecnologie Emergenti di Napoli Infiniti Mondi. Si tratta di un ecosistema di innovazione basato su tecnologie chiave come 5G, IoT, Intelligenza Artificiale, Blockchain e Realtà Aumentata/Virtuale. Questo progetto, guidato dal Comune di Napoli con il supporto di diversi partner, punta a creare sinergie tra istituzioni, imprese e cittadini per un futuro sostenibile e inclusivo. L'intervento si propone anche di esplorare il contributo delle tecnologie emergenti alla trasformazione sociale e alla competitività territoriale. La buona riuscita di qualsiasi processo di rigenerazione urbana passa anche dall'aumento di capitale culturale e ambientale. È il caso della rigenerazione che Officina Keller, fondata dall’architetto Antonio Giuseppe Martiniello, ha pensato per il Complesso Monumentale di Santa Caterina a Formiello in Porta Capuana. Il progetto pilota, che ha coinvolto principalmente l'ex Lanificio del Complesso, non ha riguardato solo il restauro, bensì ha tenuto in considerazione quanto la vita e la conservazione di un luogo dipendano fortemente dalle relazioni che lo abitano. Il Chiostro Piccolo dell'ex Lanificio è diventato così uno spazio espositivo, un laboratorio di cucina e un luogo di confronto tra artisti, associazioni e operatori locali. La stessa Officina Keller ha scelto di risiedere nel sottotetto di uno dei bracci del chiostro. Qui, oggi, giovani designer si interfacciano con artigiani, vecchi modi di produrre si confrontano con le nuove tecnologie, artisti contemporanei mettono a disposizione il loro sapere per attività sociali, grazie al lavoro di artisti e associazioni uniti da un importante obiettivo comune: la rigenerazione culturale della città. La rigenerazione culturale viene portata avanti con impegno anche dall’associazione Afc, American Friends of Capodimonte, una Fondazione di diritto americano costituita da industriali statunitensi amanti dell’arte e resa celebre in passato per la presidenza del direttore Riccardo Muti. L’attuale presidente onorario, Giovanni Lombardi, è il fondatore della prima 'sustaintech' in Italia, la Tecno Group, e nel 2021 ha lanciato in Borsa il Polo della Sostenibilità. Un esempio di imprenditoria illuminata, premiato nel 2021 dall’Università Bocconi per il suo mecenatismo, che ha regalato alla Questura di Napoli la stazione investigativa più innovativa d’Italia, finanziato la mostra 'Napoli a Parigi' al Louvre e donato alla città la Coppa Flora di Vincenzo Gemito e il ritratto di Carlo III di Borbone. Ad animare il confronto sui progetti, sulle sinergie e sulle ricondivisioni future di questi esempi saranno Maria Grazia Falciatore, capo di Gabinetto del Comune di Napoli; Giovanni Lombardi, presidente Tecno Group; Mariangela Contursi, direttore generale Spici - Società per l’Innovazione, la Cooperazione e l’Internazionalizzazione; Elena de Filippo, presidente Dedalus Cooperativa Sociale; Angelo Giuliana, direttore generale MediTech Competence Center; Felice Catapano, Director of Strategy Enav Group; Renato Quaglia, direttore generale Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli e Antonio Martiniello, fondatore Officina Keller. A concludere la tappa di Napoli sarà Marco Esposito, professore ordinario Diritto del lavoro Università degli Studi di Napoli Parthenope. Il Giro d’Italia della Csr continua: il prossimo appuntamento è a Roma il 14 aprile 2025.