ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Il tifone Fung-wong ha provocato inondazioni e frane, ha interrotto l'erogazione di energia elettrica in intere province e ha ucciso almeno quattro persone, tra cui due bambini, prima di allontanarsi dalle Filippine. Circa 1,4 milioni di persone sono state evacuate prima che toccasse terra la scorsa notte, secondo l'Ufficio della Protezione Civile. Il tifone si è abbattuto sulla municipalità costiera di Dinalungan, sull'isola principale di Luzon, con venti fino a 185 km/h e raffiche fino a 230 km/h. Fung-wong segue la scia del tifone Kalmaegi, che ha ucciso quasi 200 persone nella parte centrale dell'arcipelago e cinque in Vietnam. Secondo l'agenzia meteorologica filippina Pagasa, la tempesta, la cui estensione ha interessato quasi l'intero arcipelago, ha perso intensità attraversando le province montuose del nord e le pianure agricole durante la notte, prima di dirigersi verso Taiwan, nel Mar Cinese Meridionale. L'isola si sta ora preparando per Fung-wong, chiudendo le scuole in alcune parti della contea orientale di Hualien e con l'emissione di ordini di evacuazione nelle aree soggette a inondazioni e frane, ha riferito la Central News Agency di Taiwan. Cina: Tifone Fung-wong, allerta in Cina Il tifone si avvicina al Mar Cinese Meridionale, previste piogge intense e misure di emergenza 10 nov. - (Adnkronos) La provincia cinese del sud, Guangdong, è stata messa in allerta per l'arrivo del tifone Fung-wong nel Mar Cinese Meridionale. Le autorità meteorologiche locali hanno attivato una risposta di emergenza di livello IV alle 10 di mattina di lunedì, data la previsione di un impatto significativo sulle acque costiere della provincia nei prossimi giorni. Il tifone Fung-wong, il 26° della stagione 2025, si sta muovendo verso nord-ovest a una velocità di circa 30 chilometri orari ed è entrato nella parte orientale del Mar Cinese Meridionale lunedì. Le previsioni indicano che martedì e mercoledì le località sul lato orientale di Guangdong sperimenteranno piogge leggere o intense a causa dei sistemi nuvolosi esterni del tifone. La sede centrale per il controllo delle inondazioni, della siccità e del vento della provincia di Guangdong ha invitato tutte le regioni e i dipartimenti interessati a migliorare i sistemi di previsione e allarme rapido, ad attivare prontamente le risposte di emergenza e a mettere in atto tutte le misure cautelative per garantire la sicurezza della vita e delle proprietà delle persone. Intanto, nelle Filippine due persone sono morte a causa delle inondazioni e delle frane provocate dal tifone Fung-wong. Circa 1,5 milioni di persone sono state evacuate in aree sicure. Il tifone aveva raggiunto la categoria di "super tifone" prima di indebolirsi mentre si spostava verso il Mar Cinese Meridionale. Le autorità filippine hanno reso noto che le operazioni di soccorso e assistenza continuano senza interruzioni. La situazione rimane monitorata dalle autorità locali che stanno lavorando per garantire la sicurezza della popolazione interessata dal tifone.
(Adnkronos) - In merito alle dichiarazioni secondo cui la Manovra fiscale introdurrebbe presunti 'favori ai più ricchi', Federmanager invita a riportare il dibattito su basi oggettive. Ridurre le imposte su chi lavora e contribuisce in modo significativo non significa penalizzare altri, ma riconoscere il ruolo di chi sostiene la crescita, la spesa pubblica e il welfare del Paese. "La questione - dichiara Valter Quercioli, presidente di Federmanager - non va letta in termini di contrapposizione sociale tra chi ha di più e chi ha di meno ma come la necessità di riequilibrare un sistema che oggi grava in modo eccessivamente squilibrato su chi contribuisce di più. Il principio di progressività resta e deve restare fondamentale: il punto è renderlo equo e sostenibile, così da rafforzare la solidarietà e non indebolirla". La misura più discussa - la riduzione dal 35% al 33% dell’aliquota Irpef per i redditi tra 28mila e 50mila euro fino a 200mila euro complessivi – è un intervento mirato che si inserisce in una logica di riequilibrio. In Italia, infatti, l’aliquota massima del 43% scatta già a partire dai 50mila euro lordi, molto prima rispetto ad altri Paesi europei. Oggi solo il 27,41% dei cittadini, circa 11,6 milioni di contribuenti, versa quasi l’80% di tutta l’Irpef, mentre il 43,15% non dichiara alcun reddito (fonte: Osservatorio Itinerari previdenziali - Cida). La fascia sopra i 55mila euro - che comprende professionisti qualificati, quadri e dirigenti - rappresenta appena il 5,8% dei dichiaranti, ma contribuisce per oltre il 42% del gettito Irpef. "Sono dati - continua Quercioli - che parlano da soli . Non parliamo di una categoria privilegiata, ma di lavoratrici e lavoratori altamente qualificati che, insieme agli altri contribuenti onesti, garantiscono la tenuta del sistema Paese. Sostenere il ceto produttivo non significa accentuare le disuguaglianze, ma preservare le condizioni che consentono allo Stato di redistribuire risorse, investire in sanità, scuola e previdenza". Federmanager sottolinea che le disuguaglianze restano una delle ferite più gravi e profonde del Paese, e che vanno affrontate con coraggio, responsabilità e politiche di lungo periodo. Dietro ogni statistica ci sono persone e famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, e il disagio di chi vive con redditi bassi merita rispetto, ascolto e risposte concrete. "Non possiamo illuderci - osserva Quercioli - di combattere le disuguaglianze solo con la leva fiscale. La vera risposta è rilanciare il lavoro di qualità e l’industria, che è il comparto con i salari medi più elevati e la maggiore capacità di creare valore, innovazione e benessere diffuso. Ogni politica che ambisce a ridurre le distanze sociali deve partire dal lavoro stabile, dalla formazione continua e dal riconoscimento del merito in tutti i ruoli, perché solo una società che valorizza tutte le sue competenze può essere davvero giusta. Solo una politica industriale che rimetta al centro la produttività e le competenze potrà dare risposte durature al tema salariale". Federmanager ribadisce che una politica fiscale equa deve essere alleata del lavoro, non ostacolarlo, e che la lotta all’evasione e all’economia sommersa è una priorità imprescindibile per la giustizia sociale. "Il Paese - sottolinea - ha bisogno di fiducia, responsabilità e coesione. La sfida non è tra chi ha di più e chi ha di meno, ma tra chi vuole costruire un’Italia più equa e giusta e chi preferisce avvantaggiarsi delle pieghe del sistema Paese. Serve una fiscalità che premi chi produce valore, crea occupazione e contribuisce al bene comune, perché solo insieme potremo garantire dignità e futuro al lavoro di tutti".
(Adnkronos) - La quinta edizione dell’Africa Green Growth Forum, a Ecomondo 2025, si è focalizzata sulle iniziative per l’energia pulita e sostenibile nel continente africano nell’ambito del Piano Mattei e dal programma 'Mission 300'. Dopo i saluti iniziali di Fabio Fava, Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, e con la moderazione di Silvia D’Ovidio di Res4Africa, il Forum ha visto gli interventi di Fabio Massimo Ballerini, direttore Struttura di Missione per l'attuazione del Piano Mattei della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Fabrizio Lobasso (Maeci) e di Giulia Pinna (Mase). Subito dopo, Robin Hendrix del Gruppo della Banca Mondiale e Davinah Milenge Uwella della Banca Africana di Sviluppo hanno fornito una panoramica sull’impatto del Piano Mattei e della 'Mission 300'. Nella successiva tavola rotonda, esponenti di Confindustria Assafrica Mediterraneo, Res4Africa, Cdp, Sace, Simest e Banca Europea degli investimenti hanno dialogato sulle opportunità per promuovere partnership e investimenti verdi in Africa. Ha chiuso l’evento un’ultima sessione, moderata da Angela Giordano di Confindustria Assafrica Mediterraneo, che ha messo in risalto le best practices delle imprese che operano in Africa nel campo 'green and technology'.