ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Le conseguenze delle elezioni americane del 2024 sono state un vero affare per Elon Musk. Parola della Cnn che, dati alla mano, snocciola cifre e fa i conti in tasca al patron X e Tesla rivelando che l'uomo già più ricco del mondo è diventato ancora più ricco da venerdì, con un patrimonio netto che ha raggiunto la cifra record di 347,8 miliardi di dollari. Un dato, spiega l'emittente Usa, che batte il suo precedente record stabilito nel novembre 2021, quando il patrimonio netto del fondatore di Tesla superava i 340 miliardi di dollari, secondo il Bloomberg Billionaires Index. Le azioni di Tesla hanno registrato un balzo dopo le elezioni del 5 novembre e venerdì scorso sono così salite del 3,8%. Dal giorno delle elezioni, il titolo è cresciuto di circa il 40% perché gli investitori credono che l’influenza di Musk nell’amministrazione Trump inaugurerà un’era di deregolamentazione che andrà a beneficio dell’azienda. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, Musk, il maggiore azionista individuale di Tesla, è più ricco di circa 83 miliardi di dollari dal giorno delle elezioni. Un’alleanza con il presidente eletto Donald Trump ha spinto Musk e le sue iniziative in prima linea. Musk è l'amministratore delegato di Tesla e SpaceX, nonché proprietario di X e amministratore delegato di altre iniziative, tra cui Neuralink, xAI e Boring Company. Ora, insieme a Vivek Ramaswamy, supervisionerà un nuovo “Dipartimento per l’efficienza governativa (DOGE)”, che prende il nome da un memecoin. Anche la startup di intelligenza artificiale di Musk, xAI, ha più che raddoppiato il suo valore questa settimana in un nuovo round di finanziamento, arrivando a 50 miliardi di dollari rispetto a pochi mesi fa, secondo il Wall Street Journal. Musk è salito alle stelle superando i suoi pari nella classifica dei miliardari, che spesso vede i principali contendenti scambiarsi di posto. Martedì scorso Musk era più ricco di oltre 100 miliardi di dollari della seconda persona più ricca del mondo, il fondatore di Amazon Jeff Bezos.
(Adnkronos) - “La digitalizzazione comporta delle opportunità per poter lavorare meglio e per poter assistere il lavoratore, però queste nuove tecnologie possono portare anche delle criticità. Quindi il ruolo del sindacato è quello di preoccuparsi affinché il lavoratore non subisca questa evoluzione tecnologica della digitalizzazione ma la possa vivere come un attore propositivo”. Lo ha dichiarato Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal, intervenuto a Bologna al convegno 'Presentazione rapporto Salute e sicurezza sul lavoro nella contrattazione collettiva' che si è tenuto all'interno della fiera ‘Ambiente e Lavoro’. “Siamo convinti del ruolo della contrattazione collettiva per cui siamo riusciti a definire nella contrattazione collettiva due grosse misure che possono aiutare sul fronte della sicurezza: da una parte la valorizzazione del preposto, figura chiave secondo il testo unico; e, dall'altra parte, l'incentivazione e la promozione dei sistemi di gestione della sicurezza che tutte le ricerche affermano, correlano con una diminuzione dell'entità e del numero degli infortuni”, ha concluso Margiotta.
(Adnkronos) - "La Fondazione continua a consolidare il proprio ruolo internazionale sui temi della sostenibilità ambientale e, in particolare, sulla protezione dei centri urbani dall’innalzamento del livello del mare". Ad affermarlo è Alessandro Costa, Direttore Generale della Venice Sustainability Foundation (Vsf), di ritorno da Baku, dove ha partecipato ai lavori della 29ª Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Cop29 Azerbaigian). In questa occasione, Vsf ha organizzato al Padiglione Italia una conferenza dal titolo "Il paradigma di Venezia: strategie per l’adattamento all’innalzamento del livello del mare e la riduzione del rischio di catastrofi", in cui è stato illustrato il "modello Venezia" come esempio concreto e replicabile di resilienza e sostenibilità. Vsf ha inoltre preso parte alla tavola rotonda organizzata al Padiglione Cinese dal titolo “Actively Guard against Climate Risks and Build Low-carbon and Resilient Cities”, contribuendo al dialogo internazionale sul tema delle città resilienti e a basse emissioni di carbonio. Sempre in occasione della Cop29, Alessandro Costa ha incontrato Johan Moberg, Ceo di Green Hydrogen Organisation, avviando i preparativi per la seconda edizione del Venice Hydrogen Forum, prevista per la fine del 2025. "Abbiamo illustrato – ha spiegato Costa – il cambio di paradigma che ha interessato Venezia: grazie al sistema di opere complesse Mose, la città è passata da luogo di evidente sofferenza a modello internazionale di protezione e adattamento agli effetti dell’innalzamento del mare". Questo posizionamento è stato rafforzato dalla recente nomina di Venezia a resilience hub da parte dell’Undrr (United Nations Office for Disaster Risk Reduction), avvenuta a fine 2023, nel corso della Biennale della Sostenibilità dedicata al sistema Mose. “Significativo – aggiunge Costa – l’intervento al nostro evento di Alessandro Guerri, DG affari europei, internazionali e finanza del Mase, che ha sottolineato come Venezia rappresenti un’eccellenza italiana nell’adattamento ai cambiamenti climatici, con soluzioni replicabili per altre aree del mondo afflitte da problematiche simili”. La conferenza organizzata da Vsf si è articolata in tre sessioni tematiche. La prima, dedicata al ruolo dell’azione climatica locale, ha esplorato come le politiche locali possano essere strumenti chiave per raggiungere gli obiettivi globali di resilienza e sostenibilità, con gli interventi di Alessandro Costa (Direttore generale di Vsf), Animesh Kumar (United Nations Office for Disaster Risk Reduction - Undrr) e Alessandra Antonini (Comitato europeo delle regioni - CoR). Un secondo approfondimento è stato dedicato al modello veneziano di adattamento climatico, dimostrando che la città non solo si è protetta dall'innalzamento del mare ma ha anche avviato un'intensa attività di restauro del patrimonio culturale secondo un modello replicabile a livello globale. Sono intervenuti Pierpaolo Campostrini (Vsf e Corila), Francesco Musco (Iuav) e Andrew Potts (Europa Nostra). Infine, un tavolo moderato da Vittore Negretto (Iuav) e dedicato al tema “Dal locale al globale”, che ha analizzato le modalità con cui Venezia può fattivamente condividere il proprio approccio con la comunità internazionale, attraverso la partecipazione attiva alle reti globali e al dialogo tra città. Queste iniziative confermano come Venezia possa essere non solo simbolo della lotta contro l’innalzamento del livello del mare, ma anche laboratorio internazionale di resilienza, sostenibilità e innovazione nel contrasto ai cambiamenti climatici.