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(Adnkronos) - Cristian Chivu è a un passo dal diventare il nuovo allenatore dell'Inter. L'ex difensore romero, nell'ultima stagione tecnico del Parma, dopo gli incontri di oggi, giovedì 5 giugno, sarebbe pronto a firmare un contratto biennale con il club nerazzurro e succedere dunque a Simone Inzaghi, volato in Arabia Saudita all'Al Hilal. Dopo il no del Como per Fabregas, da sempre prima scelta di Marotta, l'Inter ha virato con decisione su Chivu, che con i ducali è riuscito a raggiungere la salvezza chiudendo il campionato al 16esimo posto con 36 punti. Chivu tornerebbe quindi a San Siro dopo aver vestito la maglia dell'Inter per sette anni, dal 2007 al 2014, e aver iniziato ad allenare proprio nel settore giovanile nerazzurro. Il primo impegno dell'allenatore romeno potrebbe essere quindi il Mondiale per Club, in programma da sabato 14 giugno a domenica 13 luglio, in cui l'Inter esordirà martedì 17 giugno contro i messicani del Monterrey.
(Adnkronos) - In che modo l’apertura del capitale sociale a giovani professionisti può rappresentare un modello innovativo per la crescita delle imprese italiane? La risposta arriva da Smh group. "Smh group - spiega all'Adnkronos/Labitalia la presidente Sabina Megale Maruggi - è un ecosistema integrato di servizi professionali tradizionali (tax, legal ed engineering) e consulenza strategica, digitalizzazione, gestione del cambiamento, formazione, compliance e Esg. Al suo interno, sei società specializzate operano in sinergia per offrire soluzioni dedicate alle imprese, con un modello innovativo di servizio che si fonda sulla sinergia tra sfera umana e professionale e tecnologie digitali proprietarie". "L’apertura del capitale sociale ai giovani professionisti - dice - rappresenta un modo per valorizzare il loro apporto e proiettarlo in una dimensione di crescita. Il futuro dell’impresa passa attraverso la continua ricerca di approcci innovativi in grado di indirizzare i numerosi cambiamenti radicali che stiamo vivendo nel nostro tempo. L’energia dei giovani è fondamentale per sostenere questo sforzo di visione verso il futuro". "Oggi il cambiamento per restare competitivi passa da tre leve concrete: digitalizzazione dei servizi, sostenibilità come valore integrato e centralità dei bisogni del cliente. In Smh questo significa potenziare i servizi professionali con soluzioni digitali orientate ai processi. Pensiamo che questa nuova visione serva per accompagnare le imprese nella transizione, con un modello che integri tecnologia, professione e cultura del miglioramento continuo", aggiunge. In che modo è possibile conciliare l’uso delle tecnologie digitali con l’importanza delle relazioni umane nel lavoro quotidiano? "La tecnologia - sottolinea - può essere un potente alleato nel semplificare i processi, ma è fondamentale utilizzarla per amplificare e non sostituire le relazioni umane. Le tecnologie digitali ci aiutano a rendere i servizi più efficienti e accessibili, liberando tempo e risorse da dedicare all’ascolto e alla consulenza personalizzata. In Smh diciamo: be human, be smart. Per noi, l’innovazione ha senso solo se mette la persona al centro". Perché il supporto alle micro e piccole imprese è considerato strategico per la valorizzazione del territorio e delle comunità locali? "Le micro e piccole imprese - fa notare Sabina Megale Maruggi - sono il cuore pulsante dell’economia locale: generano occupazione, reddito per le famiglie e quindi la stabilità sociale. In Smh lavoriamo ogni giorno per semplificare la vita di queste imprese, accompagnandole nella risoluzione delle problematiche quotidiane e anche nell’innovazione e nella crescita. Sostenere le micro e piccole imprese significa rafforzare la spina dorsale dell’economia del nostro Paese".
(Adnkronos) - La sostenibilità del sistema industriale e delle famiglie del Friuli Venezia Giulia passa per un approccio più pragmatico alla transizione energetica. Queste le parole di Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, intervenendo questa mattina alla presentazione del nono Bilancio di Sostenibilità Territoriale del Friuli Venezia Giulia di A2A, tenutasi all’Hotel Savoia Excelsior di Trieste. Agrusti ha espresso apprezzamento per A2A, definendola "un'azienda che ci è cara", ma ha subito posto l'accento sulla necessità di bilanciare gli obiettivi ambientali con la sostenibilità economica. "Dobbiamo trovare un equilibrio tra la sostenibilità economica delle famiglie e il continuare ad essere tra i più grandi sistemi industriali e manifatturieri," ha affermato il Presidente. Al centro del suo intervento, la questione dei tempi e delle modalità della transizione energetica. Agrusti ha criticato l'approccio che fissa scadenze irrealistiche: "Abbiamo stabilito una data, quella del 2035, per il tutto elettrico. Eppure sappiamo che sarà impossibile." L'attenzione si è poi spostata sulla continuità della fornitura energetica, con in particolare le difficoltà incontrate con l'idroelettrico. Il presidente di Confindustria Alto Adriatico ha quindi riaperto il dibattito sul nucleare a fissione come soluzione per il futuro. "Si sta facendo una riflessione sul nucleare: noi non sappiamo se ci sarà la fusione a disposizione, sappiamo che c'è disponibilità di fissione. Ci vogliamo ragionare? Non possiamo permetterci un costo del kWh del 70% in più della Germania. Servono scelte razionali per garantire la competitività del sistema industriale e manifatturiero italiano”.