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(Adnkronos) - Circa 920 coloni israeliani avrebbero preso d'assalto il complesso della moschea di Al-Aqsa, sotto la stretta protezione delle forze di occupazione israeliane. A riferirlo è l'agenzia di stampa palestinese Wafa citando il governatorato di Gerusalemme, secondo il quale 917 coloni hanno preso d'assalto i cortili della moschea di Al-Aqsa compiendo ''azioni provocatorie e rituali talmudici''. E' di Joshua Loitu Mollel, uno studente tanzaniano il cui corpo è stato portato a Gaza dopo essere stato ucciso nell'attacco del 7 ottobre 2023, la salma dell'ostaggio restituita ieri da Hamas a Israele, ha intanto reso noto l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu spiegando che ''dopo il completamento del processo di identificazione, il ministero degli Esteri ha informato la famiglia dell'ostaggio rapito, Joshua Loitu Mollel, che il loro caro è stato restituito". Nella mattinata di oggi, papa Leone XIV ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, Mahmoud Abbas, presidente palestinese, in concomitanza con il 10° anniversario dell’Accordo Globale tra la Santa Sede e lo Stato di Palestina (26 giugno 2015). "Durante il cordiale colloquio, - spiega il Vaticano - è stata constatata l’urgenza di prestare soccorso alla popolazione civile a Gaza e di porre termine al conflitto, perseguendo la prospettiva della soluzione a due Stati".
(Adnkronos) - Imprese, università, istituzioni, stakeholder di riferimento insieme per esplorare a 360 gradi gli scenari emergenti per il capitale umano offerti dall’intelligenza artificiale: questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto oggi, presso l’auditorium dell’università Campus Bio-Medico di Roma, dal titolo 'Future skills: capitale umano e ai per il lavoro che cambia', organizzato dal gruppo tecnico capitale umano di Unindustria in collaborazione con l’Università Campus Bio- Medico di Roma. Secondo i dati Unioncamere, oltre il 60% delle imprese italiane prevede nei prossimi anni un fabbisogno crescente di profili formati nelle tecnologie ai e digitali, ma segnala una difficoltà crescente nel reperirli. Il tema non è quindi “se” adottare l’ai, ma “con quali competenze” farlo. L’evento ha messo in evidenza un punto condiviso da imprese, docenti e istituzioni presenti: per colmare il divario tra domanda e offerta di competenze è importante creare un ponte stabile tra sistema produttivo e sistema educativo, capace di formare profili immediatamente inseribili nel mondo del lavoro. “L’intelligenza artificiale – dichiara Alda Paola Baldi vicepresidente di Unindustria con delega al capitale umano – può essere una leva straordinaria per la competitività delle nostre imprese, ma lo diventa pienamente, solo se investiamo sul capitale umano che resta il motore di ogni innovazione. Oggi più che mai serve un ecosistema di Education solido e veloce in cui imprese università e its collaborino in modo strutturale per realizzare percorsi formativi mirati e costantemente aggiornati per accompagnare questa evoluzione e governare il cambiamento con responsabilità". E per il rettore dell’università Campus Bio-Medico di Roma, Prof. Rocco Papalia: "L’evoluzione tecnologica impone una nuova alleanza tra università e impresa. L’intelligenza artificiale sta trasformando il modo in cui viviamo, lavoriamo e pensiamo, ma nessuna tecnologia può sostituire l’intelligenza, la creatività e la responsabilità dell’uomo. All’università Campus Bio-Medico di Roma crediamo che il futuro si costruisca investendo su persone capaci di integrare saperi diversi e di guidare l’innovazione con competenza e visione etica. La nostra vocazione è formare professionisti che uniscono eccellenza scientifica e centralità della persona, generando valore sostenibile per le imprese, per la società e per il Paese". Durante l’incontro sono stati presentati casi concreti su come cambierà il lavoro con l’intelligenza artificiale e quali competenze serviranno alle imprese per restare competitive, i trend di settore e percorsi formativi innovativi, sottolineando come la collaborazione tra aziende e mondo accademico sia cruciale per colmare il gap di competenze digitali. È emerso chiaramente che la formazione delle persone resta e diventerà sempre di più il vero fattore abilitante: senza le competenze giuste, upskilling e reskilling, la tecnologia rischia di diventare un’opportunità mancata.
(Adnkronos) - Enea presenta a Ecomondo 2025 la nuova infrastruttura di ricerca Hub Mpc dedicata al riciclo delle materie prime critiche, all’innovazione di prodotto (ecodesign) e alla realizzazione di materiali innovativi a basso costo attraverso processi ecosostenibili per la riduzione di materie prime critiche in diversi settori strategici. Dal 4 al 7 novembre alla Fiera di Rimini, nel suo stand Hall Sud/102-A gli esperti Enea illustreranno anche le ricerche per realizzare biopackaging, biofertilizzanti e integratori alimentari da scarti dell’industria della birra e le attività di trasferimento tecnologico ‘su misura’ per le imprese. L’Hub Mpc (Materie Prime Critiche) nasce da un progetto Pnrr per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative ed ecosostenibili fino a scala pilota. L’obiettivo è di aumentare il recupero di materie prime critiche contenute nei Raee, nelle batterie e nei prodotti complessi a fine vita, in modo da ridurre emissioni e scarti. L’infrastruttura è articolata in sei laboratori realizzati in tre Centri Ricerche Enea e offrirà servizi alle imprese e al sistema produttivo, valorizzando le filiere tipiche dei territori in cui opera: ceramica e automotive nel polo Enea di Faenza (Ravenna); aerospazio, nautica e rinnovabili nel Centro Ricerche di Brindisi; riciclo di Raee e manifattura additiva nel Centro Ricerche Casaccia (Roma). “L’Hub tecnologico Mpc sarà un luogo di ricerca e di sviluppo delle migliori tecnologie di riciclo e di ecodesign per il recupero sostenibile delle materie prime critiche, ma anche di formazione e riqualificazione professionale”, spiega Claudia Brunori, direttrice del Dipartimento Enea di Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei sistemi produttivi e territoriali. “L’Hub Mpc - prosegue - opererà come un’infrastruttura aperta alle imprese, alle università e agli enti di ricerca, per contribuire alla transizione verde, alla crescita di un’occupazione qualificata, basata sulle tecnologie più competitive e in linea con l’economia circolare, e alla sicurezza e sostenibilità dell’approvvigionamento di risorse strategiche per il Paese, come previsto dalle norme dell’European Critical Raw Materials Act”. Al nuovo Hub contribuiranno anche impianti già operativi presso il Centro Casaccia come Romeo per il trattamento dei Raee (cellulari e computer), Proteo per i pannelli fotovoltaici a fine vita e la hall per il riciclo delle batterie, in costruzione nell’ambito del progetto Ipcei 'European Battery Innovation - EuBatIn'. “A Ecomondo presenteremo in anteprima anche il portale Over - Officina Virtuale per l’Ecodesign e il Riciclo, attualmente in fase in implementazione. La piattaforma web è pensata per favorire la condivisione delle migliori tecnologie nel campo dell’ecodesign e del recupero di materie prime seconde da prodotti a fine vita, nonché delle pratiche industriali più avanzate e delle opportunità nel riciclo e nella progettazione sostenibile”, sottolinea la direttrice Claudia Brunori. In particolare, ci sarà la possibilità di vivere un’esperienza immersiva di realtà virtuale in cui si potrà simulare il disassemblaggio di un modulo fotovoltaico e visionare i diversi materiali che lo compongono. Oltre all’Hub Mpc e al portale Over, presso lo stand Enea i visitatori potranno scoprire le attività di ricerca sul recupero e la valorizzazione delle biorisorse, come gli scarti della filiera della birra. Enea ha sviluppato, infatti, un processo per ricavare biomateriali ricchi di proteine, fibre e vitamine dal lievito esausto, con cui realizzare packaging sostenibili, biofertilizzanti e integratori alimentari. Inoltre, per ridurre l’uso di suolo e acqua in agricoltura e l’impronta di carbonio, saranno presentate le coltivazioni di funghi commestibili, realizzate con substrati come crusca, fondi di caffè e gusci di nocciole. Presso lo stand Enea (Hall Sud/102-A) saranno intervistati rappresentanti dei distretti industriali e delle associazioni di categoria del Sistema Moda nazionale, con l’obiettivo di analizzare il livello di consapevolezza delle imprese e costruire assieme un percorso di supporto mirato in tema di ecodesign. L’iniziativa rientra nell’ambito di un’indagine in corso prevista dall’accordo istituzionale Mimit-Enea per la realizzazione di iniziative in attuazione del Regolamento Europeo 'Ecodesign'. Nello stand Enea i visitatori troveranno, inoltre, esperti del Servizio di Trasferimento tecnologico alle imprese, con cui confrontarsi su collaborazioni tra ricerca e impresa, scambio di know-how e co-progettazione di soluzioni innovative. Un vero e proprio sportello che offrirà alle aziende interessate un supporto personalizzato e informazioni su tecnologie, infrastrutture di ricerca e opportunità di partnership per sostenere l’innovazione e la crescita in chiave sostenibile del sistema produttivo nazionale. “La partecipazione di Enea a un evento internazionale come Ecomondo ci rafforza come punto di riferimento nazionale nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni rivolte all’innovazione di prodotto e di processo e alla valorizzazione dei risultati per contribuire allo sviluppo e alla competitività del Sistema Paese - dichiara il direttore generale Enea Giorgio Graditi - Enea è attivamente impegnata a sviluppare tecnologie e metodologie per l’uso efficiente delle risorse energetiche e non, cruciali per affrontare le sfide globali. Inoltre, grazie alla multi e inter disciplinarietà delle nostre competenze e alla disponibilità di dotazioni infrastrutturali e strumentali, garantiamo al sistema produttivo e alle istituzioni un supporto concreto nel processo di transizione ecologica”.