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(Adnkronos) - Bruno Barbieri si inchina a Jannik Sinner. È una vittoria personale anche per lo chef stellato che da tempo aspettava questo momento. Oggi, domenica 13 luglio, il tennista azzurro ha vinto Wimbledon 2025 e Barbieri, da grande tifoso, ha seguito con trepidazione il match finale contro il tennista spagnolo. Al termine della partita, che ha consegnato a Sinner il trofeo londinese, lo chef si è letteralmente inginocchiato davanti alla televisione, travolto dall'emozione. Indossava l'immancabile parrucca arancione e sui social ha esultato con entusiasmo: "Ce l'abbiamo fatta, abbiamo vinto. Tutti insieme, forza Sinner, grande!", ha urlato lo chef. Durante la partita, non ha nascosto la tensione: "Sono vicino a un crollo", avevo confessato Barbieri in una storia Instagram, quando Sinner stava attraversando un momento di difficoltà. Ma alla fine, il sogno si è avverato. Ora Barbieri ha una promessa da mantenere, quello di creare un piatto speciale in onore al campione di Wimbledon 2025. Lo aveva promesso ai suoi follower durante la semifinale: "Se Sinner vince la finale di Wimbledon gli dedico un piatto tutto a base di carote. Sarà un piatto alla Sinner e cioè un piatto atomico", aveva detto.
(Adnkronos) - “La cultura della formazione serve, è indispensabile per il sistema produttivo, per il mercato del lavoro e per le persone, per affrontare problemi complessi derivanti dall'innovazione tecnologica e da quelle organizzative o dalla necessità di migliorare il rapporto con i fornitori e i clienti. Fattori che fanno leva sulle risorse umane. La capacità di adeguarle è decisiva per rafforzare anche il sistema degli investimenti”. Così Natale Forlani, presidente di Inapp (Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche), all’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione, oggi a Milano. Un appuntamento che ha permesso di approfondire i risultati della ricerca 'Il mercato dei servizi per la formazione in Italia' condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro. Per il presidente di Inapp, “la consapevolezza di dover investire sulle risorse umane si sta diffondendo nelle imprese perché l'utilizzo delle tecnologie oggi è determinante per far crescere la produttività, migliorare le organizzazioni". "Le tecnologie sono il capitale investito, le competenze e i lavoratori - analizza Forlani - rappresentano la possibilità di utilizzarle Bisogna però diversificare l'offerta formativa. Non basta quella scolastica, non basta quella universitaria. Servono tutte e due, ma bisogna investire quotidianamente nell'aggiornamento delle competenze". "Quindi servono più attori che producano offerta formativa, a partire dalle imprese negli enti bilaterali. Da coloro che interpretano l'incontro domanda-offerta di lavoro e quell'insieme di politiche attive che purtroppo in Italia dobbiamo fare degli sforzi notevoli per migliorare”, conclude.
(Adnkronos) - “Spesso si pensa che sia l’Europa a imporre scelte ai Paesi membri, ma nel caso dell’economia circolare è accaduto il contrario: l’Italia ha tracciato per prima la strada, con esperienze concrete di raccolta differenziata, impianti industriali e filiere produttive che l’Unione ha inserito nelle proprie direttive e regolamenti, e che hanno anticipato gli obiettivi europei. Abbiamo una leadership internazionale che raccontiamo ancora troppo poco: il modello italiano dell’economia circolare è un esempio straordinario, da preservare e rafforzare per il futuro”. Questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione dell’Ecoforum 2025, tenutosi a Roma e organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.