ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - SSamsung Electronics Italia presente a Lucca Comics & Games 2025, la principale manifestazione europea dedicata a fumetti, animazione e videogiochi, in programma dal 29 ottobre al 2 novembre. Per l'edizione corrente, il brand si posiziona nel cuore storico della città, in Piazza dell’Anfiteatro, con uno stand interamente dedicato all'esperienza videoludica. L’obiettivo è offrire ai visitatori un’esperienza unica, amplificata dall’ecosistema Samsung che integra soluzioni multi-display, da mobile a pc, monitor e tv, con console di ultima generazione e le più innovative tecnologie video, audio e di intelligenza artificiale. Il futuro del gaming: Performance, Ecosistema e Community Emanuele De Longhi, Corporate Marketing Head - Samsung Electronics Italia, ha illustrato la visione strategica che guida la partecipazione del brand all'evento: "Per Samsung il futuro del gaming si svilupperà essenzialmente seguendo tre segmenti fondamentali per noi che sono performance, community e ecosistema". De Longhi ha sottolineato come la leadership tecnologica si traduca in vantaggi diretti per l'utente: "Performance perché ovviamente siamo un brand tecnologico innovativo e in tutti i nostri prodotti, in tutto quello che noi facciamo, mettiamo innovazione e puntiamo ad avere le migliori performance possibili. Questo ovviamente soprattutto per chi utilizza i nostri prodotti in un ambito gaming è un aspetto fondamentale per avere sempre delle performance al top". Il concetto di connettività è al centro della strategia: "Ecosistema perché ovviamente siamo in grado di fornire un'esperienza multi devices... dai nostri smartphone come Galaxy S25 e Z Fold 7 ai monitor con Odyssey per finire ai nostri televisori Neo QLED. Tutto questo ovviamente utilizzando anche delle devices storage, delle schede Ssd molto importanti per chi vuole ovviamente giocare con performance da professionista". Anteprime Esclusive e Zona Competitiva L'architettura dello stand Samsung è stata concepita per guidare i visitatori attraverso l'intero ecosistema gaming, dalla mobilità alla potenza competitiva. Il percorso si inaugura nell'area dedicata al gaming mobile, dove i visitatori possono cimentarsi in quick battle e mini tornei su League of Legends: Wild Rift, testando la fluidità e la reattività dei device di punta come i nuovi Galaxy S25, Galaxy Z Fold7 e Galaxy Tab S11 Ultra. Grazie alla partnership con Riot Games, i visitatori dello stand avranno l’opportunità di provare 2XKO, il nuovo titolo fighting game atteso per il 2026. Sarà inoltre possibile sfidarsi su Valorant nella modalità Schermaglia (1v1 o 2v2). "Dopo il successo della scorsa edizione, siamo orgogliosi di tornare a Lucca offrendo ai visitatori un’esperienza ancora più ricca e completa," ha dichiarato De Longhi. "Quest’anno puntiamo sul nostro ecosistema gaming, dando a ogni giocatore – dal casual gamer al professionista – la possibilità di testare le incredibili performance di gioco dei nostri dispositivi, anche grazie alla partnership con un leader del settore: Riot Games." Adiacente, l'area engagement fonde gaming e intrattenimento: utilizzando il Galaxy S25 Ultra e i TV The Frame, i visitatori sono invitati a scattare photo-op tematici e a partecipare alla sfida tattica "Spike Defuse", ispirata alle missioni di Valorant. L'anima più competitiva del padiglione trova espressione nell’area PC e console, uno spazio ottimizzato per le prestazioni professionali. Equipaggiata con i monitor Odyssey OLED G6 e OLED G9 e gli SSD Samsung 990 PRO e 9100 PRO, quest'area ospita tornei quotidiani di Valorant su PS5 e sessioni free play dedicate a 2XKO, offrendo un primo sguardo esclusivo al potenziale del nuovo titolo. Infine, l’immersività raggiunge il suo apice nella zona gaming da salotto, dove i TV Samsung OLED 4K e Neo QLED 8K, abbinati alle Soundbar Serie Q e Serie S, garantiscono un coinvolgimento audiovisivo di livello cinematografico per le sfide su console. La community e l'immersività aumentata dall'AI L'attenzione di Samsung si concentra non solo sull'hardware ma anche sulla creazione di legami con la propria utenza. "La parte di ecosistema poi si lega molto anche alla parte di community, noi lavoriamo molto per coinvolgere la community, per fare in modo che si creino delle connessioni importanti tra i nostri consumatori," ha spiegato De Longhi. Riferendosi alla presenza del brand all'evento, ha aggiunto: "stiamo lavorando proprio per fare in modo che il consumatore quando entra nel nostro stand possa vivere l'esperienza Samsung nel mondo gaming a 360 gradi". L’esperienza è resa ancora più coinvolgente dall'integrazione di tecnologie avanzate: "Noi abbiamo prodotti molto innovativi, abbiamo aggiunto tutta la parte legata all'intelligenza artificiale che è iniziata con i nostri smartphone con Galaxy AI e poi si è allargata a tutti i nostri prodotti. In questo modo siamo in grado di offrire delle esperienze ancora più immersive, ancora più inclusive ai nostri consumatori". Concludendo, De Longhi ha ribadito l'importanza del legame emotivo: "Diciamo che oggi oltre a favorire connessioni reali grazie ai nostri devices, puntiamo molto a creare anche delle connessioni emotive tra i consumatori per fare in modo appunto di ampliare questa community gaming che per noi è molto importante". Per tutta la durata dell’evento, lo stand ospiterà i Samsung Morning Stars (content creator come Xiuder, Michelle Puttini, Matteo “Dread” Picarazzi, Noemi “Sober” Mortella, Luca “Berri” Brera e Giorgia “Gioffy” Castelli) e talent come Emanuela Capitano (in arte Kasumi Sen), protagonisti di sessioni live, show match e momenti di interazione diretta con il pubblico.
(Adnkronos) - "In arrivo un inasprimento dei controlli relativi alle agevolazioni previste dalla legge 104 per i lavoratori che assistono un familiare disabile (caregiver familiare)". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia l'avvocata Lilla Laperuta, esperta di Diritto del lavoro e contratti pubblici, ricordando che "lo scorso 22 ottobre ha preso ufficialmente il via l'esame parlamentare del disegno di legge di Bilancio 2026. Il testo, dopo aver ricevuto il 'bollino' della Ragioneria Generale dello Stato, è stato presentato al Senato, dando il via a un iter che dovrà concludersi con l’approvazione definitiva da parte di entrambe le Camere entro il 31 dicembre 2025". "Il profilo del caregiver familiare - spiega - è stato riconosciuto e delineato normativamente per la prima volta dalla legge di bilancio 2018 (art.1, L. n. 205 del 2017), che al comma 255 lo definisce come persona che assiste e si prende cura di specifici soggetti, quali: il coniuge o una delle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto; il familiare o affine entro il secondo grado e anche un familiare entro il terzo grado, nei casi individuati dall'art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, (di seguito Legge 104) che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, sia non autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, ovvero gli sia riconosciuto un grado di invalidità in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata continuativa, definita come handicap grave". "L'handicap - precisa - è grave quando si profila come riduzione dell'autonomia personale, anche correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione. La Legge 104/1992 rappresenta un vero e proprio pilastro del welfare nazionale, un punto di riferimento fondamentale per chi si trova a dover assistere un familiare con disabilità. Diverse sono le agevolazioni a favore dei disabili e dei familiari che li assistono riconosciute da questo provvedimento e fra i benefici rientrano i permessi 104: permessi retribuiti, che permettono di astenersi dal lavoro per assistere una persona con disabilità grave". "La normativa - osserva l'avvocata Lilla Laperuta - pone un collegamento di tipo funzionale tra il godimento del permesso e le necessità e i doveri che caratterizzano l’attività di assistenza delle persone disabili in situazione di gravità. Di conseguenza, si concreta un abuso quando manca completamente un nesso causale tra l’assenza dal lavoro e l’assistenza al disabile. Adesso proprio al fine di contrastare l'uso irregolare dei benefici della legge 104 per i dipendenti statali, la futura Legge di Bilancio 2026 potenzia i controlli da parte dell'Inps, interessando anche i medici della sanità militare". "Nella specie - afferma - il referente normativo si rinviene nell’articolo 129 rubricato 'Norme di revisione e di razionalizzazione della spesa'. Si prevede che il datore di lavoro possa richiedere all’Inps di accertare la permanenza dei requisiti sanitari per i quali sono riconosciuti i permessi 104, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni (comma 8). A sua volta l’Inps potrà avvalersi, per effettuare i predetti accertamenti del supporto del personale di Asl, istituti di ricovero e cura pubblici, aziende ospedaliere universitarie integrate con il Ssn così come dei medici della sanità militare. Bisognerà attendere un successivo decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali per definire le modalità di attuazione delle nuove modalità di controllo". "Al fine di potenziare - avverte - il sistema dei controlli anche sulla fruizione del beneficio dei congedi straordinari e parentali di cui all’articolo 42 D. lgs 151/2001 nonché di quelli di cui all’articolo 8, comma 4, della legge 22 maggio 2017, numero 8, spettanti ai lavoratori pubblici e privati, le pubbliche amministrazioni sono tenute altresì ad inserire nell’ambito delle denunce mensili le informazioni relative sia all’evento fruito e sia al relativo dante causa, ovvero la persona o bambino cui si è prestata assistenza. E ciò al fine che ci siano 'duplicazioni' da parte di più soggetti nel beneficiare della medesima agevolazione".
(Adnkronos) - L'Italia rischia di perdere il 20% delle spiagge al 2050 e il 45% al 2100. Le case di 800mila persone sono a rischio per innalzamento dei mari, inondazioni temporanee o permanenti, erosione, pressione demografica e urbanistica. Lo rileva il XVII Rapporto ‘Paesaggi sommersi’ della Società Geografica Italiana, presentato questa mattina a Palazzetto Mattei a Roma con un ampio corredo di dati, evidenze, proiezioni e analisi. I territori più a rischio sono in primo luogo l’Alto Adriatico e, in misura minore, la costa pugliese intorno al Gargano, diversi tratti della costa tirrenica tra la Toscana e la Campania, le aree di Cagliari e Oristano, e molte altre. A rischio sono anche la metà delle infrastrutture portuali, diversi aeroporti, più del 10% delle superfici agricole, buona parte delle paludi, delle lagune e le zone costiere cosiddette 'anfibie', a cominciare dal Delta del Po e dalla Laguna di Venezia. La crisi climatica avrà un impatto enorme, ad esempio, sulle aree agricole costiere con un’accelerazione dei processi di salinizzazione, che imporranno pesanti strategie di adattamento, e sui litorali urbanizzati. Secondo stime inedite - spiega Società Geografica Italiana - sono 800mila le persone che vivono in territori sotto il livello del mare atteso e che rischiano processi di ricollocazione o che dovranno essere protetti da difese costiere artificiali sempre più pervasive. Basti pensare che la fascia costiera non è solo la zona in Italia con la maggior percentuale di suolo artificiale e urbanizzato ma è anche un’area dove il consumo di suolo prosegue incessante. Il Rapporto evidenzia che l’Italia rischia di perdere circa il 20% e il 45% delle proprie spiagge al 2050 e al 2100 rispettivamente, con punte in Sardegna, Lazio, Friuli-Venezia Giulia e Campania. "Bonifiche, urbanizzazione, infrastrutturazione, abusivismo: abbiamo trasformato la fascia costiera, un ambiente dinamico e instabile, in una linea di costa rigida e quindi fragile e vulnerabile. È ora indispensabile un cambiamento profondo dei regimi di gestione e pianificazione costiera, oltre che una ineludibile ma affatto scontata presa d’atto della centralità della ‘questione coste’ e della necessità di una sua ricomposizione a scala nazionale", fa sapere Stefano Soriani, professore di Geografia economico-politica all’Università Ca' Foscari Venezia, che ha partecipato alla redazione del Rapporto. In questo quadro la crisi climatica agirà come 'moltiplicatore di stress', rendendo i problemi ancora più gravi, sia dal punto di vista ambientale sia da quello socioeconomico - evidenzia Società Geografica Italiana - Ciò rende non più rinviabile un dibattito ampio tra forze politiche, sociali e scientifiche sulla gestione sostenibile delle nostre coste. "Il rischio non è solo la perdita di spiagge o l’inondazione dei litorali di costa bassa, urbanizzati o meno, ma una sempre più pervasiva artificializzazione della linea di costa, con profonde implicazioni paesaggistiche e di aggravamento della vulnerabilità. L’unica alternativa è fare il contrario di quanto fatto fin qui: rinaturalizzare i litorali, per sfruttare la loro capacità di adattamento. Un percorso irto di ostacoli socio-politici, oltre che strutturali ed economici", spiega Filippo Celata, professore di Geografia economica e politica all’Università di Roma La Sapienza, che ha partecipato alla redazione del Rapporto. "Da quasi vent'anni la Società Geografica Italiana realizza, con i suoi Rapporti, approfondite analisi dei problemi del territorio italiano. Cerchiamo di non alimentare allarmismi e catastrofismi; al contrario, proviamo a proporre ai decisori politici un quadro equilibrato e, su quella base, possibili interventi di mitigazione dei problemi", dichiara Claudio Cerreti, presidente della Società Geografica Italiana. I dati chiave del rapporto. Artificializzazione costiera - Quasi un quarto del territorio entro i 300 metri dalla costa è coperto da strutture artificiali, con picchi allarmanti in Liguria (47%) e nelle Marche (45%). Erosione accelerata - L'Italia rischia di perdere fino al 45% delle spiagge entro il 2100, mettendo a rischio un patrimonio naturale e turistico inestimabile. Difese costiere - Barriere artificiali proteggono ormai più di un quarto delle coste basse, ma aggravano l'erosione e la vulnerabilità e saranno sempre più costose e meno efficaci. Pressione turistica e impatto economico - I comuni costieri offrono il 57% dei posti letto turistici, ma questo sviluppo incontrollato sta esacerbando la crisi. Salinizzazione dei terreni agricoli - Nell'estate del 2023, il cuneo salino ha risalito il Delta del Po per oltre 20 chilometri, minacciando l'agricoltura e la disponibilità di acqua potabile. Aree protette vulnerabili - Le aree protette, cruciali per la biodiversità, tutelano il 10% delle acque e delle coste italiane, ma raramente dispongono di un piano di gestione adeguato. Porti a rischio - Porti e infrastrutture connesse si estendono per 2.250 km e rischiano di essere pesantemente compromesse con gravi effetti sulla qualità dei sistemi logistici.