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(Adnkronos) - Nick Kyrgios subito eliminato dagli Australian Open, lo show è già finito. Il ritorno in campo dell'australiano nel 2025è stato fin qui fallimentare. Il tennista - che fa ormai discutere soprattutto per i continui attacchi a Jannik Sinner - è stato eliminato al primo turno dello Slam di casa, confermando un momento per niente positivo. Kyrgios ha ceduto in tre set contro il 23enne britannico Jacob Fearnley, numero 92 al mondo, e per lui nel 2025 è già il terzo ko in 3 partite ufficiali. Aveva già perso a Brisbane, contro il francese Giovanni Mpetshi Perricard, torneo in cui era stato subito eliminato anche nel doppio con Novak Djokovic. Nel primo turno degli Australian Open, Kyrgios non ha mostrato segnali incoraggianti dal punto di vista fisico e ha chiesto in più occasioni l'intervento del fisioterapista, prima di cedere. Ma ora, quali sono le prospettive per lui? Ad aprile, l'australiano compirà 30 anni e dopo la finale degli Australian Open 2023 in carriera ha collezionato diverse delusioni. Soprattutto, a causa di un lungo stop legato a problemi fisici. Adesso, per tornare a un certo livello, una delle ipotesi per Kyrgios potrebbe essere la partecipazione a tornei minori del circuito Atp, per riprendere i ritmi e soprattutto collezionare punti in classifica. Di lui, probabilmente, si tornerà a parlare per le polemiche con Sinner. In attesa dei prossimi verdetti del campo. Il match di Nick Kyrgios sta facendo discutere. Sul web sono diventati virali alcuni colpi dell'australiano giudicati inutili e provocatori. In particolare Kyrgios si è reso protagonista di una battuta dal basso, utilizzata da alcuni tennisti per sorprendere l'avversario con una palla corta, ma non sempre efficace perché molto lenta e spesso controproducente, e una specie di 'tweener', non sotto le gambe ma colpendo la pallina dietro la schiena senza guardare. Alla fine Kyrgios è riuscito a vincere il punto, esultando in maniera plateale con il dito alzato verso il pubblico ma ha perso la partita, venendo così eliminato dall'Australian Open.
(Adnkronos) - In Italia, a gennaio il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa 246mila assunzioni delle 497mila programmate (49,4%), ovvero un'impresa su due, soprattutto a causa della mancanza di candidati (32,0%). Emerge dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali di gennaio. Dal Borsino delle professioni sono difficili da reperire sul mercato - nel gruppo delle professioni intellettuali e scientifiche - gli analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (62,1%) e gli ingegneri (58,5%), mentre tra le professioni tecniche si segnalano i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (67%) e i tecnici della salute (66,3%). Nel gruppo delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi risultano di più difficile reperimento gli operatori della cura estetica (59,8%) e le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (55,9%). Gli operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche (75,5%) e i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (74,5%) sono le professioni con la più elevata difficoltà di reperimento tra gli operai specializzati, mentre per i conduttori si contraddistinguono gli operai addetti a macchinari dell'industria tessile e delle confezioni (67,9%) e gli operai addetti alle macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (65,6%).
(Adnkronos) - Un calcestruzzo stampato in 3D e soprattutto sostenibile. È questa la scommessa vinta dagli esperti della Nanyang Technological University di Singapore, che con la loro proposta potrebbero dare un contributo fondamentale alla difficile transizione ecologica del settore delle costruzioni. Gli scienziati hanno raggiunto il loro obiettivo mettendo a punto un metodo di stampa che cattura il carbonio. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati sulla rivista di settore “Carbon Capture Science & Technology”.