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(Adnkronos) - Israele lancia l'operazione 'Giorno del giudizio' e colpisce Doha, in Qatar, per eliminare la leadership di Hamas. L'obiettivo dell'azione, che coinvolge circa 10 caccia, sarebbe il vertice dell'organizzazione. Nel mirino, in particolare, il capo negoziatore di Hamas nonché leader dell'ufficio politico a Gaza, Khalil al-Hayya, e il numero 1 in Cisgiordania, Zaher al-Jabarin. La giornata rischia di diventare uno snodo cruciale nel tortuoso sviluppo dei negoziati per porre fine alla crisi di Gaza. L'attacco, "un'operazione chirurgica" secondo il premier israeliano Benjamin Netanyahu, minaccia la sicurezza e la stabilità della regione e ostacola "gli sforzi per ridurre l'escalation e raggiungere soluzioni diplomatiche sostenibili", dice l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani. Il primo ministro Mohammed bin Abdulrahman Al Thani accusa Israele di ''terrorismo di Stato'' e annuncia che il paese si riserva il diritto di rispondere. "Abbiamo raggiunto un punto di svolta e l'intera regione deve dare una risposta ad una condotta barbara", aggiunge. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump prova a ricucire: "E' stata una decisione di Netanyahu, abbiamo informato il Qatar dell'attacco imminente ma era troppo tardi. Non succederà più". Il raid, scrive il Washington Post, colpisce il distretto di Onaiza nella capitale qatariota. La zona è densamente popolata, ospita diverse ambasciate e anche la sede del ministero degli Esteri. Secondo le informazioni che filtrano, le vittime dell'attacco sarebbero 6: esponenti di Hamas, ma non i vertici, e una guardia di sicurezza qatariota. L'elenco, secondo il quotidiano Times of Israel, comprenderebbe Himam al-Hayya, figlio del leader di Hamas a Gaza, Khalil al-Hayya, Jihad Labad Abu Bilal, il direttore dell'ufficio di Khalil al-Hayya, e i tre "associati", vale a dire guardie del corpo o consulenti esterni, Abdullah Abu Khalil, Moamen Abu Omar e Ahmad Abu Malek. "Il tentativo israeliano di assassinare i membri del team negoziale è fallito", afferma Hamas. "L'azione di oggi contro i principali capi terroristi di Hamas è stata un'operazione israeliana del tutto indipendente. Israele l'ha avviata, Israele l'ha condotta e Israele se ne assume la piena responsabilità", dice Netanyahu nella prima dichiarazione, a cui fa seguito una conferenza stampa, escludendo la partecipazione di altri paesi. Netanyahu definisce l'attacco un successo. "Siamo nel mezzo di una campagna per sconfiggere Hamas e liberare tutti gli ostaggi'' e "abbiamo inferto duri colpi a tutte le parti dell'asse del male", dice il premier israeliano. "I nostri nemici devono sapere una cosa: che fin dalla fondazione dello Stato di Israele, il sangue ebraico non verrà versato". L'attacco è stato elaborato nelle ultime 24 ore. Il primo ministro e il ministro della Difesa Israel Katz hanno iniziato a preparare l'azione per eliminare i leader di Hamas all'estero dopo la sparatoria di lunedì 8 settembre a Gerusalemme, costata la vita a sei persone. Israele ha iniziato a prepararsi a colpire i leader di Hamas "dopo gli attacchi omicidi a Gerusalemme e Gaza", riferendosi alla sparatoria alla fermata del bus e all'uccisione di quattro soldati delle Idf nell'enclave palestinese. Netanyahu e Katz "hanno deciso di eseguire le istruzioni impartite" lunedì sera "alle Forze di difesa e allo Shin Bet", si legge in un comunicato, che definisce l'attacco "completamente giustificato alla luce del fatto che la leadership di Hamas è stata quella che ha avviato e organizzato il massacro del 7 ottobre e da allora non ha smesso di lanciare azioni omicide contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini, inclusa l'assunzione di responsabilità per l'omicidio dei nostri cittadini nell'attacco di ieri a Gerusalemme". Il ruolo degli Stati Uniti viene chiarito parzialmente da Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca. La Casa Bianca è stata informata dalle forze armate americane, nessun riferimento esplicito ad un contatto tra Netanyahu e Trump prima dell'operazione, come afferma invece il Wall Street Journal. "Il presidente Trump ha subito dato istruzioni all'inviato speciale Witkoff di informare i qatarioti dell'attacco imminente. E" Witkoff "lo ha fatto", dice Leavitt, che nel briefing quotidiano legge una dichiarazione. L'obiettivo dell'azione "purtroppo si trovava in una zona di Doha, la capitale del Qatar", afferma Leavitt evidenziando che "bombardare unilateralmente all'interno del Qatar, una nazione sovrana e stretto alleato degli Stati Uniti che sta lavorando duramente e correndo coraggiosamente rischi con noi per mediare la pace. Se eliminare Hamas è un degno obiettivo", un raid a Doha "non fa progredire gli obiettivi degli Usa o di Israele", non favorisce gli obiettivi di Israele o dell'America". I consiglieri del presidente alla Casa Bianca si dicono "indignati" per l'attacco, avvenuto mentre gli Usa attendono una risposta di Hamas sulla proposta di accordo per il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Due funzionari dell'amministrazione, citati dall'emittente israeliana N12, si dicono "scioccati" per il fatto che Israele non si sia consultato con l’amministrazione prima dell'attacco. Il Qatar replica a stretto giro alle parole di Leavitt: nessuno, dice Doha, ha avvisato. "Le dichiarazioni circolate secondo cui lo Stato del Qatar sarebbe stato informato in anticipo dell'attacco sono completamente false", dice Majed al-Ansari, portavoce del ministero degli Esteri. ''La chiamata ricevuta da un funzionario americano è arrivata mentre si sentivano le esplosioni provocate dall’attacco israeliano a Doha'', aggiunge. Trump si attiva per evitare strappi con il Qatar e parla con l'emiro Al Thani, assicurandogli che non ci saranno altri attacchi simili in futuro: "Il presidente considera il Qatar un forte alleato e amico degli Stati Uniti e si sente molto dispiaciuto per il luogo in cui è avvenuto questo attacco", dice Leavitt. "Il presidente Trump vuole che tutti gli ostaggi israeliani a Gaza vengano liberati e che i corpi degli ostaggi morti vengano restituiti. Vuole che questa guerra finisca ora. Il presidente Trump ha parlato con il primo ministro israeliano, Netanyahu ha detto che vuole la pace. Trump ritiene che questo sfortunato incidente possa essere un'opportunità per la pace". Trump ribadisce i concetti con un post su Truth. "L'amministrazione Trump è stata informata dall'esercito degli Stati Uniti che Israele stava attaccando Hamas che è stato localizzato, purtroppo, in una zona di Doha, la capitale del Qatar. Questa è stata una decisione presa dal Primo Ministro Netanyahu, non da me. Bombardare unilateralmente il Qatar, una nazione sovrana e stretto alleato degli Stati Uniti, che sta lavorando duramente e correndo coraggiosamente rischi con noi per la pace, non promuove gli obiettivi di Israele o dell'America", scrive Trump. "Tuttavia, eliminare Hamas, che ha tratto profitto dalla miseria di chi vive a Gaza, è un obiettivo lodevole. Ho immediatamente incaricato l'inviato speciale Steve Witkoff di informare i qatarioti dell'imminente attacco, cosa che ha fatto, purtroppo troppo tardi per fermarlo. Considero il Qatar un forte alleato e amico degli Stati Uniti e mi dispiace molto per il luogo dell'attacco. Voglio che tutti gli ostaggi e i corpi dei morti vengano rilasciati e che questa guerra finisca ora. Ho parlato anche con il Primo Ministro Netanyahu dopo l'attacco. Il Primo Ministro mi ha detto di voler raggiungere la pace. Credo che questo sfortunato incidente possa rappresentare un'opportunità per la Pace", prosegue. "Ho parlato anche con l'Emiro e il Primo Ministro del Qatar, ringraziandoli per il loro sostegno e la loro amicizia verso il nostro Paese. Ho assicurato loro che una cosa del genere non accadrà più sul loro territorio. Ho incaricato il Segretario di Stato, Marco Rubio, di finalizzare l'Accordo di Cooperazione in materia di Difesa con il Qatar. Grazie per l'attenzione!", conclude. "Esprimo a nome mio personale e del governo italiano sincera vicinanza all’Emiro Tamim bin Hamad Al Thani e al Qatar, ribadendo il sostegno italiano a tutti gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza. L’Italia rimane contraria a ogni forma di escalation che possa comportare un ulteriore aggravamento della crisi in Medio Oriente", scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
(Adnkronos) - Il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, il Consorzio di tutela della ricotta di bufala campana Dop e il Consorzio del prosciutto di San Daniele Dop uniscono forze e risorse e lanciano la Campagna d’Europa, alla conquista di nuovi consumatori nel vecchio Continente. L’obiettivo è di promuovere e diffondere lo stile di vita italiano, anzi la 'Dolce vita', come recita il claim scelto, che evoca atmosfere di un’Italia dal sapore felliniano. Il progetto congiunto dei Consorzi, co-finanziato dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, prevede per tutto il mese di settembre una campagna di digital advertising, che toccherà Francia, Germania, Belgio e Olanda, accanto a una campagna outdoor con affissioni e totem installati nei malls e nelle stazioni delle metropolitane, che si concentrerà su Parigi e Lione in Francia e su Berlino e Colonia in Germania. A rafforzare la presenza dei Consorzi nei Paesi saranno, inoltre, una serie di eventi che si snoderanno da settembre a novembre tra sedi istituzionali, come ambasciate e istituti di cultura, e ristoranti e locali di tendenza, per intercettare tutte le tipologie di consumatori. Saranno proposte masterclass destinate anche agli stakeholders esteri, seguite da degustazioni guidate di Mozzarella e Ricotta di Bufala Campana e San Daniele Dop. Si terranno oltre 15 eventi tra settembre e novembre 2025 nelle principali città dei quattro Paesi del progetto, tra cui Amsterdam, Rotterdam, Utrecht, Bruxelles e Gand tra Olanda e Belgio. Tappe nelle città di Colonia, Berlino, Düsseldorf e Stoccarda per la Germania. Altri appuntamenti in Francia a Parigi e Lione. “Abbiamo lanciato un piano di promozione ambizioso, scegliendo di andare dove è in aumento la voglia di mozzarella di bufala Dop. Così guardiamo al futuro, alle nuove generazioni di consumatori, raccontando come nascono prodotti unici al mondo e anche come saperli esaltare al meglio. Con gli amici del San Daniele, portiamo all’estero il saper fare italiano, che fa tendenza nel mondo”, commenta Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di tutela mozzarella di bufala campana Dop. “Questo progetto segna il debutto del nostro Consorzio nei contesti internazionali. Siamo un prodotto fresco e giovane, con enormi potenzialità di crescita sui mercati e siamo impegnati a diffondere innanzitutto la conoscenza della nostra eccellenza, adatta a ogni scenario, dalla pasticceria all’alta cucina”, sottolinea Sara Consalvo, presidente del Consorzio di tutela ricotta di bufala campana Dop. “Il Consorzio prosegue il suo impegno nei mercati esteri per rafforzare la conoscenza del San Daniele attraverso varie attività promozionali” dichiara Nicola Martelli, presidente del Consorzio del prosciutto di San Daniele Dop. “In questo progetto siamo accanto ad altri prodotti del Made in Italy per rappresentare un paniere di eccellenze proprio nei contesti di convivialità che rappresentano lo stile del cibo italiano. L’obiettivo è raggiungere i consumatori presentando i prodotti con maggior forza promozionale, grazie a una campagna strutturata, diffusa e congiunta”.
(Adnkronos) - Dall’8 al 10 ottobre torna a Milano Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale. Con il tema 'Creare futuri di valore', la 13esima edizione porterà l’attenzione sull’urgenza di creare le condizioni per un futuro diverso. Sei le aree tematiche del 2025: Formazione e Lavoro; Cultura e Territorio; Economia e Finanza; Ambiente e Rigenerazione; Governance e Leadership; Innovazione e Impatto. Sul sito del Salone, è possibile consultare il programma completo degli eventi, che si svolgeranno in contemporanea in cinque 'piazze' e in tre aule seminari all’Università Bocconi di Milano, in Via Roentgen 1 (edificio Grafton). Per partecipare al Salone della Csr e dell’innovazione sociale è necessario iscriversi sul sito del Salone. La partecipazione agli eventi è gratuita. Saranno presentati i risultati della ricerca realizzata da Ipsos per il Salone, che quest’anno ha come tema la misurazione dell'impatto come chiave per contrastare le voci negative sulla sostenibilità e costruire fiducia. Il tema dell’impatto coinvolge anche il Salone: quest’anno, per la prima volta, verrà misurato l’impatto della sua attività, in collaborazione con Operàri. L’8 ottobre alle 17 verranno comunicati i vincitori della quarta edizione del Premio Impatto, promosso dal Salone. I partecipanti iscritti per l’anno 2025 sono 109: 67 nel settore profit, 37 nel terzo settore e 5 nella Pubblica Amministrazione. Sempre l’8 ottobre verranno consegnati i premi della prima edizione del concorso di idee 'Nel profondo: creatività e sostenibilità per il mare', realizzato insieme a Worldrise, con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza della tutela del mare. Le categorie ammesse al concorso sono Fotografia, Video, Illustrazione e Scrittura. Tra le novità di quest’anno, i Caffè con l’esperto, in programma ogni giorno dalle 13.30 alle 14. Marco Frey, coordinatore del Centro Interdisciplinare sulla sostenibilità e il clima della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Stefano Zamagni, professore di Economia Civile all’Università di Bologna e Filippo Giordano, professore di Economia Aziendale all’Università Lumsa di Roma, risponderanno alle domande del pubblico su specifici temi. Nelle tre giornate del Salone saranno attive le sessioni di orientamento del progetto Meet the Csr Leaders: 30 minuti di colloquio individuale con gli esperti presenti al Salone, dedicati a studentesse e studenti universitari, neolaureati e giovanissimi professionisti, prenotabili online. Per coinvolgere i visitatori, in collaborazione con AWorld ActNow, all'interno del Salone sarà organizzato un gioco interattivo aperto a tutti. I partecipanti potranno scegliere fino a tre azioni sostenibili tra quelle proposte, confermare un impegno simbolico da portare avanti durante l'anno, registrarsi per ricevere promemoria periodici e aggiornamenti, scaricare un’app per entrare a far parte della Community del Salone e partecipare alla Missione di Community. Il Salone della Csr e dell’Innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica. Grazie alla collaborazione con Bureau Veritas Italia, anche nel 2023 il Salone ha ottenuto la certificazione ISO 20121, norma internazionale che definisce i requisiti di gestione della sostenibilità degli eventi.