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(Adnkronos) - Francesca Ghio, consigliera comunale di Alleanza Verdi e Sinistra a Genova, ha confessato oggi di essere stata stuprata quando aveva 12 anni. Lo ha fatto leggendo un testo. Ghio ha raccontato di essere stata violentata per mesi "fisicamente e psicologicamente tra le mura di casa mia. Ripetutamente per mesi e mesi da un uomo di cui mi fidavo, da un uomo che nessuno avrebbe pensato potesse essere un mostro, un dirigente genovese, il vostro bravo ragazzo". "Lui mi diceva di stare zitta - ha raccontato la consigliera - e che doveva essere il nostro segreto, dovevo giurargli di non raccontare niente a nessuno. Mentre sottostavo alle sue torture. Il dominio dell'uomo, del padre, la mia mente e il mio corpo sotto la sua autorità". Ghio ha detto di non avere mai denunciato l'uomo che l'ha violentata. "Non sapevo neanche cosa fosse una denuncia a 12 anni", ha detto, confessando di essere arrivata a ferirsi fisicamente: "Mi sono coperta le cicatrici sulle braccia per anni, nessuno mi ha mai chiesto perché tenessi sempre felpe e maniche lunghe, ma il dolore era l’unica emozione che mi faceva provare ancora qualcosa". L'intervento di Ghio arriva a un giorno dal 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. "Il 25 novembre è passato. Ci vediamo l’anno prossimo con la conta dei numeri, chi sull’elenco dei nomi dei cadaveri, chi nel silenzio muore dentro. Vittima due volte: dello stupratore e della società che guarda dall’altra parte. L’unica differenza? Non staremo più zitte". La citazione di Giulia Mei. Ghio ha concluso il suo intervento citando il brano 'Bandiera' di Giulia Mei. “Della mia fica Farò una bandiera Che brillerà Nella notte nera”. Vuole evitare la "pornografia del dolore", ma rivendica come atto politico la scelta di raccontare in aula dello stupro subito a 12 anni. Francesca Ghio, 31 anni, è la consigliera comunale genovese di cui si parla in tutta Italia. Lei vittima di un uomo, un dirigente di una piccola azienda della Genova 'bene', che per mesi l'ha stuprata fisicamente e psicologicamente. Una persona vicina alla famiglia, che le diceva di stare zitta. La 'pornografia del dolore' che Ghio vuole evitare la porta a non raccontare dettagli sull'esperienza, declinando le numerose richieste di interviste che stanno arrivando dopo il suo sfogo in aula. "La volontà del mio intervento - spiega - era fare qualcosa di diverso perché il messaggio passasse in modo più forte, essere rappresentazione della realtà". "Ho capito di doverlo fare mentre addormentavo la mia bimba". Ghio oggi è una giovane madre di una bambina che ha meno di un anno. "Mi sono persa nei suoi occhi, ho pensato che come ogni martedì avrei partecipato al solito 'teatro'. (il consiglio comunale di Genova cade di martedì, ndr). Ci si trova a fare teatro su discorsi del genere sentendo una sorta di apatia che è normalizzare tutti i problemi, sia su questo tema, come su altri, pensiamo al genocidio. Restano le cadenze per ogni problema della società: il 25 novembre, l'8 marzo. Raccontando quello che ho subito ho voluto togliere apatia e mettere empatia, usare la storia come atto politico". "Secondo me - spiega ancora Ghio - è un atto dovuto per il ruolo che ricopro, doveroso ancora di più perché sono qua dentro, spesso mi sento inutile a scaldare la sedia e non avere un impatto, ma non avrei potuto non farlo, ogni anno ho pensato di raccontarlo e quest'anno mi sono detta che non avrei potuto procrastinare. Ho passato tutte le fasi della mia vita, oggi si chiude il cerchio, l'ho raccontato a persone a cui non l'avevo mai confessato, compresa mia madre".
(Adnkronos) - La sedia Clop di Luxy si è aggiudicata il German Design Award 2025 nella categoria 'Excellent Product Design', tra i più prestigiosi riconoscimenti al mondo di design conferito dal German Design Council che, ogni anno a partire dal 2012, premia le tendenze più rilevanti e innovative del settore. Si tratta di un ulteriore riconoscimento internazionale per Luxy, azienda italiana con sede a Lonigo (VI) specializzata nella produzione di sedute di design, che nel 2022 era stata insignita a Manhattan dei 'Best of Year Awards' di Interior Design Magazine, con la sua linea di sedute Cluster. A convincere la giuria di esperti del contest tedesco - composta da noti designer, direttori e proprietari di brand internazionali - sono l’ergonomia, l’estrema versatilità e una attenta scelta dei materiali che fanno di Clop una seduta altamente performante e al passo con le tendenze emergenti. Anticonformista per eccellenza tra i modelli Luxy, creata nel 2023 dallo studio di architettura Il Prisma, Clop si è fatta subito apprezzare dal mercato per essere “fuori dagli schemi”, “non convenzionale” e “autoironica”. Pensata per dare spazio a nuove ergonomie che assecondano fluidamente le abitudini di chi la utilizza. Il concept innovativo di Clop risponde alla moderna necessità di re-immaginare e re-inventare gli spazi, che trova origine nel post-pandemia quando le nostre case si sono trasformate in uffici creando quella contaminazione tra casa e ufficio che tutt’oggi è presente. Tre le categorie di eccellenza previste dal German Design Awards: design di prodotto, di comunicazione e di architettura. Clop è stata premiata nella prima categoria che riconosce “l’innovazione e l'eccellenza nel design di prodotti fisici, premiando soluzioni che combinano estetica, funzionalità e sostenibilità in settori come arredamento, tecnologia e prodotti industriali”. Il presidente di Luxy Giuseppe Cornetto Bourlot commenta: “Questo riconoscimento è per noi particolarmente importante e in qualche modo inatteso, perché significa vincere contro una concorrenza internazionale sempre più competitiva. È la conferma dell’impegno costante nella ricerca di soluzioni che uniscono estetica, funzionalità e sostenibilità per rispondere ai nuovi bisogni di creatività ed espressività delle persone”. "Il focus di quest’anno del premio su progettazioni sostenibili e di economia circolare - prosegue Cornetto Bourlot – rappresenta per Luxy ulteriore motivo di orgoglio, infatti, la creatività e qualità del brand da sempre riflettono pratiche e processi produttivi incentrati sul rispetto dell’ambiente, delle sue risorse e delle persone che vi abitano”.
(Adnkronos) - "Una filosofia importante è quella della vita sostenibile, che ci ha portato a partecipare a questo premio" così Pierluigi Peracchini Sindaco di La Spezia, tra i comuni premiati alla 9a edizione di Cresco Award - Città Sostenibili. "Il nostro progetto rientra nella filosofia di un progetto più grande che si chiama Spezia Green e tocca vari settori della vita, come quello dei rifiuti: abbiamo raggiunto l'81% di raccolta differenziata e in più andiamo a chiudere il ciclo con un biodigestore per produrre gas naturale e concime. Abbiamo poi realizzato altri progetti, come quello della mobilità porterà la città a essere servita esclusivamente da filobus, quindi senza emissioni, e l'accordo Blue Flag con le navi da crociera affinché utilizzino un carburante cinque volte più pulito quando entrano nel nostro golfo. Abbiamo chiuso la centrale a carbone Enel e imposto il dimezzamento delle emissioni al rigassificatore di Panigaglia. Ma non solo questo, perché noi abbiamo un mare da proteggere, quindi 14 chilometri di fognature, un nuovo impianto di depurazione per far sì che nell'insieme riusciamo a vivere una città più moderna, più sostenibile, con un'attenzione maggiore alla qualità della vita e delle persone".