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(Adnkronos) - Morta a Lucca all'età di 90 anni la scrittrice Francesca Duranti, una delle voci più originali e raffinate della narrativa italiana del secondo Novecento, che nei suoi romanzi ha descritto l'intimità, la memoria e il disincanto di una generazione. I funerali si svolgeranno lunedì 3 novembre, alle ore 15, alla Casa del commiato della Croce Verde, lungo la via Romana a Lucca. Nata a Genova il 2 gennaio 1935 con il nome di Maria Francesca Rossi, figlia del giurista e parlamentare socialdemocratico Paolo Rossi, che fu presidente della Corte costituzionale (1975-78), Duranti aveva scelto da tempo di vivere tra la campagna lucchese, a Villa Rossi a Gattaiola, e New York, due luoghi che riflettevano il doppio volto della sua scrittura: intimista e cosmopolita, ironica e malinconica. Autrice di romanzi amati dal pubblico e dalla critica, Duranti si era imposta nel panorama letterario con 'La casa sul lago della luna' (Rizzoli, 1984), finalista al Premio Strega e vincitrice del Premio Bagutta, tradotto in sei lingue e considerato il suo capolavoro. In quel romanzo, la protagonista inseguiva un misterioso manoscritto e, attraverso di esso, la propria identità: un tema, quello della ricerca di sé attraverso la parola, che avrebbe accompagnato tutta la sua opera. Dopo gli esordi con 'La bambina' (1976) e 'Piazza mia bella piazza' (1978), entrambi editi da La Tartaruga, Duranti pubblicò una serie di titoli che scandirono la sua maturità narrativa: 'Lieto fine' (Rizzoli, 1987), 'Effetti personali' (Rizzoli, 1988, Premio Campiello e Premio Hemingway), 'Ultima stesura' (Rizzoli, 1991), 'Progetto Burlamacchi' (Rizzoli, 1994) e 'Sogni mancini' (Rizzoli, 1996). Con 'L'ultimo viaggio della Canaria' (Marsilio, 2003), saga familiare d'ispirazione autobiografica, vinse per la seconda volta il Premio Rapallo-Carige, già ottenuto con 'Sogni mancini'. Nei suoi romanzi - spesso autobiografici, sempre eleganti e misurati - Francesca Duranti ha raccontato le fragilità e le ambizioni della borghesia italiana, muovendosi tra introspezione psicologica e realismo classico, con una scrittura colta ma accessibile, ironica e partecipe. La critica l'ha spesso definita 'una narratrice del sentimento', capace di coniugare leggerezza e profondità. Tra le sue ultime opere si ricordano 'Il comune senso delle proporzioni' (Marsilio, 2000), 'Come quando fuori piove' (Marsilio, 2006), 'Un anno senza canzoni' (Marsilio, 2009) e 'Il diavolo alle calcagna' (Nottetempo, 2011). Oltre alla narrativa, Duranti si è dedicata anche alla traduzione e alla riflessione sul linguaggio, come dimostra 'Manuale di conversazione: né rissa né noia' (Pacini Fazzi, 2009). Nel 1988 aveva ideato con Antonio Dini il Premio dei Lettori, istituito a Lucca dalla Società Lucchese dei Lettori, e destinato al miglior romanzo presentato nel corso dell'anno nell'ambito delle iniziative dell'associazione. Tradotta complessivamente in diciotto lingue, premiata anche all'estero - in Francia vinse il Prix des Lectrices de 'Elle' - Francesca Duranti ha attraversato con discrezione e rigore più di quarant'anni di letteratura, lasciando un segno nella storia del romanzo femminile italiano. (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - “La birra genera un valore economico rilevante per l’Italia, oltre 92 miliardi di euro in dieci anni. Con Fondazione Birra Moretti abbiamo accompagnato questa crescita, promuovendo un consumo responsabile e diffondendo la cultura birraria come leva di sviluppo. La birra rappresenta oggi non solo una bevanda, ma un simbolo di informalità e socialità, in linea con i nuovi stili di vita degli italiani”. Lo ha dichiarato Alfredo Pratolongo, presidente Fondazione Birra Moretti, alla presentazione dell’ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti. Nel suo intervento, Pratolongo ha sottolineato il ruolo centrale della Fondazione, nata dieci anni fa, nel diffondere conoscenza e responsabilità sul consumo della birra attraverso ricerche, formazione e iniziative educative. “La birra - ha ricordato - non è solo una bevanda, è una storia millenaria che rappresenta probabilmente uno degli elementi di crescita del comparto beverage nel prossimo futuro. L'impegno della Fondazione ha contribuito a consolidare il settore come motore economico e culturale del Paese, oltre che a valorizzare la birra come parte integrante della convivialità italiana”.
(Adnkronos) - Cresce in Italia il numero delle famiglie colpite dalla povertà energetica: sono oggi 2,36 milioni, pari al 9% del totale, con un aumento significativo soprattutto nelle Isole e nel Nord Ovest. Il fenomeno interessa in modo più marcato i piccoli centri e le aree suburbane rispetto alle grandi città, evidenziando un divario territoriale sempre più profondo. Allo stesso tempo, il 77% degli italiani si dice preoccupato per l’aumento dei costi dell’energia e del gas e teme di non riuscire a sostenere le bollette nei prossimi anni, mentre due cittadini su tre ritengono che, senza interventi strutturali, la povertà energetica sia destinata ad aggravarsi. I dati, elaborati da Oipe e Ipsos, sono al centro del primo volume dedicato a questo tema nel nostro Paese: “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss e pubblicato dalla casa editrice Luiss University Press. Il volume. Presentato oggi nel Campus dell’Ateneo in viale Pola, il libro intreccia dati, testimonianze ed esperienze, analizzando il fenomeno – per la prima volta – non come fatto isolato ma come cartina tornasole delle diseguaglianze che attraversano la nostra società, attraverso tre prospettive complementari che collegano storia, economia e società. Nel capitolo Fuoco invisibile, il saggista e scrittore Cesare Alemanni ricostruisce l’evoluzione del rapporto tra civiltà ed energia, mostrando come l’accesso a quest’ultima resti oggi una misura concreta di giustizia sociale e di inclusione, portando come esempio il modello della Fondazione Banco dell’energia. Con L’elettrificazione delle disuguaglianze, il Professore di Economia Politica Cesare Pozzi analizza invece le cause economiche strutturali della povertà energetica, evidenziando come l’aumento delle disparità di reddito e ricchezza incida sull’accesso ai beni essenziali e sul rischio di esclusione. La Professoressa Paola Valbonesi, Presidente dell’Oipe - Osservatorio italiano sulla povertà energetica e Nando Pagnoncelli, Presidente Luiss School of Government e Ipsos, infine, restituiscono il quadro nazionale e la percezione del fenomeno tra i cittadini, confermando come il contrasto alla povertà energetica rappresenti oggi una delle principali sfide sociali da affrontare. Il volume si propone così come uno strumento di conoscenza e sensibilizzazione, capace di unire rigore scientifico e testimonianze concrete per promuovere un accesso all’energia più equo e condiviso, stimolare il dibattito pubblico e contribuire a delineare nuove prospettive di intervento in un campo che tocca da vicino la vita quotidiana di migliaia di famiglie. Fondazione Banco dell’energia e Luiss insieme per raccontare la povertà energetica. Indispensabile per la realizzazione del volume è stata la collaborazione tra Fondazione Banco dell’energia e l’Università Luiss che nasce proprio dal desiderio di creare un ponte tra conoscenza e azione, tra il mondo della ricerca e quello della solidarietà concreta. Da questo incontro di visioni, infatti, è maturata l’idea di realizzare un libro capace di raccontare la povertà energetica non solo attraverso i numeri, ma attraverso le storie, le riflessioni e le esperienze di chi la affronta ogni giorno. “Tra le missioni dell’università vi è anche quella di trasformare la conoscenza in impatto concreto, costruendo ponti tra ricerca, istituzioni, imprese e società civile. La transizione energetica equa e sostenibile rappresenta una sfida complessa e urgente, che richiede il contributo di tutti gli attori. Questo volume, pubblicato dalla nostra casa editrice e frutto della collaborazione con la Fondazione Banco dell’energia, offre una riflessione autorevole e innovativa, capace di analizzare il fenomeno della povertà energetica in Italia in profondità e da prospettive diverse e complementari”, ha affermato Paolo Boccardelli, Rettore dell’Università Luiss. “La povertà energetica è una delle sfide sociali più importanti del nostro tempo: conoscere il fenomeno è fondamentale per poterlo affrontare e individuare soluzioni in grado di aiutare molte famiglie a vivere con serenità e sicurezza” - ha commentato Roberto Tasca, Presidente di Banco dell’energia - “Abbiamo realizzato questo libro insieme alla Luiss per fare informazione e tenere alta l’attenzione su un tema di interesse sovranazionale, che richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese e terzo settore. In questi anni Banco dell’energia ha raccolto più di 13 milioni di euro a sostegno di circa 17mila persone; solo nel 2024 abbiamo destinato oltre 4 milioni di fondi ad iniziative concrete. Continueremo a lavorare per rafforzare questa rete solidale, promuovendo progetti diffusi che uniscono supporto economico, educazione e responsabilità collettiva”. L’evento. Presso la Sala delle Colonne del Campus Luiss, a Roma, oltre al Rettore Paolo Boccardelli e al Presidente della Fondazione Banco dell’energia Roberto Tasca sono intervenuti gli autori del volume Cesare Alemanni, scrittore e saggista, Nando Pagnoncelli, Presidente Luiss School of Government e Ipsos, Cesare Pozzi, Professore di Economia Politica alla Luiss e Paola Valbonesi, Presidente Oipe. Ha moderato l’incontro Massimo Sideri, inviato ed editorialista del Corriere della Sera e docente Luiss. Banco dell’energia e il Manifesto. Nata su iniziativa del Gruppo A2A, la Fondazione Banco dell’energia ha come missione quella di contrastare la povertà energetica tutelando il diritto all’accesso all’energia. Con il Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, lanciato nel 2021 come appello aperto a imprese, istituzioni e società civile, il Banco ha dato vita a una rete di oltre 100 firmatari - tra aziende, enti del terzo settore, fondazioni e istituti di ricerca - impegnati in interventi concreti su tutto il territorio nazionale. Nel tempo sono stati sviluppati progetti capillari di sostegno ai cittadini vulnerabili, contribuendo al pagamento delle bollette e alla sostituzione di elettrodomestici obsoleti, ma anche promuovendo azioni di lungo periodo come l’efficientamento energetico degli enti partner e la creazione di Comunità energetiche rinnovabili e solidali. In questi anni Banco dell’energia ha raccolto oltre 13 milioni di euro a sostegno di più di 17mila beneficiari e oltre 4 milioni di fondi impegnati in azioni concrete nel solo 2024.