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(Adnkronos) - I tatuaggi indiscreti, la frecciata a Giusy Ferreri, il rapporto con la mamma. Cristiano Malgioglio si confessa a Francesca Fagnani, nella puntata di 'Belve' in onda domani martedì 18 novembre in prima serata su Rai2. Malgioglio racconta a Fagnani il dolore per la perdita della madre e l'ultima lettera "per dirle tutto". Ma anche i suoi irresistibili "capricci da diva" e la rivelazione di un inedito e misterioso tatuaggio, oltre ai suoi tre dedicati a Jennifer Lopez. Fagnani chiede: "Dove sono?". "Sulla schiena, sulla gamba e uno sulla natica" dice Malgioglio. "E sulla natica cosa ha tatuato?", indaga Fagnani. "La bocca di J.Lo. Se vuoi te la faccio vedere", dice Malgioglio. "No, ci credo", ribatte ironica la giornalista. "Poi ne ho un altro, ma quello non te lo farò vedere mai", prosegue il cantante. "Nelle parti intime?" chiede quindi Fagnani. "Sì. L'uccello del paradiso proprio là!", confessa Malgioglio alla fine di un imbarazzato ma divertito tira e molla. E sui suoi spassosi "vezzi da star" Malgioglio dice a Fagnani: "Quando vado nei negozi chiedo sempre un po' di sconto" e poi "ho una passione per i frutti rossi, soprattutto i pomodori al mercato". Nello studio di 'Belve' Malgioglio si commuove ricordando la madre. "Per cinque anni non sono più riuscito a scrivere, mi sono ammalato da solo. Quando è morta le ho messo sul cuore una lettera in cui ho scritto tutto quello che lei non aveva mai saputo di me". "Perché non ci ha mai parlato apertamente", chiede Fagnani. "Mica ci voleva la zingara per capire! Non c'era bisogno di spiegare a mia madre che natura fosse la mia", la risposta di Malgioglio. "Quando ha avuto la consapevolezza del suo orientamento sessuale?", domanda la giornalista. "Non so. Da ragazzino avevo i poster di Marlon Brando e Montgomery Clift. Mio padre chiedeva il perché e mia madre diceva: vedrai che cambierà. Invece sono peggiorato", dice con un sorriso. "Ha ricevuto il riconoscimento che meritava?", chiede Fagnani. "Non mi interessa, le mie canzoni rimarranno nella storia", risponde Malgioglio che poi lancia una frecciatina a Giusy Ferreri (sulla quale in passato aveva detto "Se non era per me stava ancora al supermercato"). "Mi sarebbe piaciuto scrivere per lei ma non mi ha mai chiamato per chiedermi una canzone. Ma non me ne frega più niente". Gli altri ospiti della terza puntata sono Eva Herzigova, Genny Urtis e BigMama. E nello studio di Belve torna ancora con una speciale sorpresa Maria De Filippi.
(Adnkronos) - Rinnovo dei vertici in casa Fisascat Cisl. Il consiglio generale della federazione cislina del commercio, turismo e servizi ha eletto Vincenzo Dell’Orefice nuovo segretario generale. L’organismo ha inoltre confermato Ivan Notarnicola, Giusi Sferruzza e Aurora Blanca come componenti di segreteria nazionale. Dell’Orefice succede a Davide Guarini, segretario generale uscente, dimissionario dopo oltre 7 anni di mandato. Classe ’73, abruzzese, di Altino in provincia di Chieti, inizia da giovanissimo la propria esperienza sindacale come Rsu nei metalmeccanici presso un’industria della Val di Sangro. Ha svolto, dalla fine degli anni ‘90 al 2000, il ruolo di operatore per la Fim Cisl di Brescia, Rieti e Treviso. Dopo un’esperienza come operatore presso la Cisl nazionale, Dell’Orefice è approdato alla Fisascat Cisl di Chieti per passare successivamente a ricoprire il ruolo di segretario generale regionale della Fisascat Cisl dell’Abruzzo e, contemporaneamente, di responsabile della Fisascat Cisl di Pescara. Nel 2009, a seguito del 17° Congresso nazionale della Fisascat Cisl svolto a Loano, viene eletto segretario nazionale, ruolo ricoperto ininterrottamente per 12 anni. Nel 2021 Dell’Orefice è stato eletto segretario generale aggiunto della federazione cislina, incarico riconfermato al 21° congresso nazionale Fisascat Cisl nel 2025. "La Fisascat Cisl - ha dichiarato il neo eletto segretario generale - proseguirà nella sua azione di presidio nei settori del terziario, distribuzione e servizi, espletando il mandato che il 21° congresso nazionale ha indicato. I nostri temi - ha aggiunto Dell’Orefice - saranno il lavoro povero e disagiato, la polarizzazione professionale di chi opera in settori che costituiscono l’ossatura economica del Paese". "La Fisascat, per rappresentare al meglio lavoratrici e lavoratori di un arcipelago settoriale vasto ed articolato - ha concluso -, deve continuamente cambiare. Cambia il lavoro, cambia il terziario di mercato, deve continuare a cambiare anche la Fisascat, così come ha fatto dall’inizio della sua storia. Saremo al fianco della Cisl per portare avanti la partecipazione come leva strategica del Paese". Presente ai lavori la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola, che ha ringraziato Davide Guarini "per aver saputo guidare in questi anni la Fiscascat Cisl con serietà, pragmatismo, senso di responsabilità, in una fase davvero complicata e di enormi cambiamenti per tutti i comparti della categoria, per il mondo del lavoro e per l’economia nel suo complesso. Auguri di buon lavoro - ha aggiunto Fumarola - a Vincenzo Dell’Orefice, eletto oggi nuovo segretario generale, e alla sua squadra di segreteria. Dell’Orefice ha tutte le qualità umane e professionali per consolidare e dare ulteriore energia al percorso della categoria. La sua passione, competenza e determinazione, sono il viatico migliore per affrontare con coraggio tutte le sfide che questo tempo complesso ci pone davanti".
(Adnkronos) - Un borgo di appena 52 abitanti, a 650 metri d’altitudine nell’Alta Langa piemontese, che è diventato un modello di sostenibilità e inclusione. È Bergolo, in provincia di Cuneo, guidato dal sindaco Mario Marone, tra i Comuni premiati al Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030. «Negli ultimi cinque-sei anni – ha raccontato Marone – abbiamo recuperato terreni incolti e avviato progetti agricoli senza uso di pesticidi, grazie anche alla collaborazione con associazioni che gestiscono programmi Erasmus+ dell’Unione Europea». Ogni anno il paese ospita fino a 600 giovani da tutta Europa e dal Maghreb, coinvolti in attività di educazione ambientale e coltivazioni sostenibili. Tra le iniziative più significative, un orto didattico e nuovi terreni comunali destinati alla coltivazione biologica, per offrire opportunità di lavoro ai giovani che scelgono di restare o trasferirsi in montagna. «Vogliamo arrivare a 100 abitanti – spiega Marone – e contrastare lo spopolamento valorizzando l’ambiente e la vita a contatto con la natura. Puntiamo anche sull’apicoltura e sull’educazione ecologica: i piccoli Comuni possono essere grandi laboratori di futuro».--