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(Adnkronos) - Con l'arrivo del buio e a causa delle condizioni meteorologiche poco favorevoli, sono state sospese le operazioni di ricerca dei due uomini del Regno Unito, 37 e 36 anni, dispersi nel gruppo dell'Adamello nella provincia di Trento. Le ultime notizie che si hanno di loro risalgono al 1 gennaio. Le ricerche dei due escursionisti riprenderanno alle prime luci di domani mattina. Questo pomeriggio, l'elicottero B3 è decollato da Mattarello (TN) per tentare un sorvolo, ma la nebbia e la scarsa visibilità lo hanno costretto a rientrare prima di raggiungere la Val San Valentino. Anche le squadre via terra del Soccorso Alpino e i droni dei Vigili del Fuoco non hanno potuto lavorare per le cattive condizioni meteorologiche e per il pericolo valanghe di grado 3 - marcato. Il Centro di Coordinamento Ricerche, a cui collaborano Soccorso Alpino e Speleologico con le Stazioni territoriali e i Tecnici di Ricerca, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Carabinieri, ha programmato la strategia da adottare domani, quando in mattinata le condizioni meteorologiche dovrebbero migliorare. È previsto l'intervento dell'elicottero con a bordo i soccorritori per effettuare un sorvolo aereo e una ricognizione della zona primaria di ricerca, ovvero l'area che va dal bivacco Malga Dosson, al rifugio Trivena, al Carè Alto, al Corno Vecchio, alla Val di Breguzzo (gruppo dell'Adamello). Interverranno anche i Vigili del Fuoco con i droni.
(Adnkronos) - "Le condizioni per un 2025 ulteriormente positivo per il mercato del lavoro ci sono tutte. Poi ovviamente vedremo l'andamento dell'economia. Di certo, arriviamo da due anni di boom e il 2025 parte da una base che non c'è mai stata in Italia. Non abbiamo mai avuto 24 milioni di assunti in Italia, non abbiamo mai avuto una piattaforma come quella che è stata creata dal Ministro del lavoro e dall'Inps che possa portare all'occupazione o comunque a creare circuiti virtuosi di occupazione". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, in un'intervista rilasciata alla web tv di categoria, sulle prospettive per il 2025 del mercato del lavoro italiano. Secondo De Luca, "dalla fotografia che ci forniscono Istat e Inps della platea dei nuovi assunti nell'ultimo periodo, si deduce che sono quasi tutti a tempo indeterminato, quasi un milione di lavoratori, e una larga parte, la maggior parte sono nella fascia over 50. E' una fotografia che dà certamente segnali di positività, e noi guardiamo anche altro, per esempio la riduzione del numero dei Neet, dei giovani che non lavorano, che non studiano e comunque non cercano neanche di lavorare". E per De Luca il motivo di questa 'vivacità' è chiaro. "Questo perché? Perché è finita nel 2023 un epoca dove l'assistenzialismo e comunque la concessione facile del sussidio ha disincentivato la ricerca del lavoro. Oggi sappiamo che questi sussidi ci sono, ma sono circoscritti a chi ha delle situazioni di difficoltà. Mi piace sottolineare che in queste categorie sono rientrate anche le donne vittime di violenza, particolarmente quelle di violenza domestica, che sappiamo essere causate, provocate e alimentate dalla mancanza di indipendenza economica". "Avere ricompreso quindi chi si distacca ovviamente da queste situazioni familiari odiose e tossiche, entra nel circuito nel circuito dell'assegno all'inclusione, che è sostentamento mensile ma anche possibilità e potenzialità di trovare occupazione con tutto il sistema delle nuove politiche attive", sottolinea. Allo stesso tempo, la 'guida' dei consulenti del lavoro sottolinea che "è chiaro che l'occupazione non nasce dai decreti, o perlomeno dei pessimi decreti possono distruggere l'occupazione come è stato in passato negli scorsi anni. Molto dipende dall'economia. E quindi vedremo come andrà, le previsioni sono di una crescita, non altissima, e io penso che il mercato del lavoro sarà certamente dinamico anche se abbiamo un'ottima conferma della maggior parte dei nuovi contratti di lavoro che sono tutti a tempo indeterminato", sottolinea. Per De Luca, quest'ultimo aspetto è un "chiaro segno di una tendenza che noi conosciamo bene: un imprenditore quando trova una buona risorsa, la tiene e la mantiene con contratto a tempo indeterminato perché evidentemente non c'è tutta questa voglia di cambiare, il turn over continuo non fa bene all'azienda", sottolinea ancora. E per De Luca nel 2024 in materia nella normativa sulla sicurezza sul lavoro "ci sono stati interventi che non si vedevano da decenni e che, come noi notiamo nelle aziende che gestiamo, stanno producendo un cambiamento culturale e di mentalità, che è centrale nel contrasto agli infortuni sul lavoro. Quindi io penso che l'anno appena passato sia di buon auspicio anche per il futuro, con l'affermazione di una cultura della sicurezza del lavoro che con il passare del tempo farà migliorare tutto", sottolinea. Secondo De Luca, "da quello che registriamo nelle aziende c'è molta più attenzione sul tema. I diversi provvedimenti in materia di sicurezza sul lavoro messi in campo nel 2024, l'ingaggio di nuovi ispettori del lavoro, i blitz sul caporalato hanno creato una certa attenzione, che ha portato ad un salto culturale. E ci sono sempre più imprenditori che si interessano nel capire se la loro azienda è a posto con quelle che sono le regole della sicurezza sul lavoro", sottolinea. E i consulenti del lavoro, spiega De Luca, sono attivi sul tema sotto diversi aspetti. "Noi andiamo anche nelle scuole e nelle università a spiegare che spendere in sicurezza non è un costo, ma è un investimento in serenità sociale, perché si evitano incidenti, si evitano quelle che purtroppo sono le situazioni che viviamo e che abbiamo vissuto. Anche recentemente. E questo può avvenire solo con un salto culturale, cioè con la presa di coscienza, con la consapevolezza che la sicurezza non è un qualcosa di opzionale, non è qualcosa che può essere fatto o no e se non lo fai hai la sanzione. Perché purtroppo le conseguenze -sottolinea- non sono solo amministrative, non possono essere ripagate con una sanzione, ma sono sociali, costano vite umane, drammi familiari, anche nelle aziende dove avvengono", spiega ancora. E De Luca sottolinea come "il 2024 per i consulenti del lavoro è stato un anno molto positivo da molti punti di vista. Certamente per la centralità della professione, ma anche per l'aver individuato nuovi ambiti di competenza, aver rafforzato altri che avevamo acquisito negli anni. Gli obiettivi per il prossimo anno sono quelli di ogni anno maggiorati di un qualcosa in più, perché noi siamo sempre alla ricerca di nuove opportunità per dare alla nostra categoria una centralità che ormai ha diversi decenni. Siamo dentro la transizione digitale e tecnologica quindi il 2025 sarà certamente un anno fondamentale perché le accelerazioni ormai non sono di anni, ma di mesi e quindi è chiaro che pur non sapendo quale sarà l'evoluzione sappiamo comunque che sarà molto rapida", aggiunge ancora. De Luca ricorda che nel 2024 "abbiamo dato ulteriore centralità alla nostra categoria nel mercato del lavoro. Per esempio, con tanti accordi bilaterali che sono utili a portare al lavoro fragili e persone che hanno più difficoltà di altre nel cercare occupazione. Per i consulenti del lavoro quindi il 2024, con quanto è stato fatto nei 12 mesi, è stato certamente un anno molto positivo". E per De Luca la categoria dei consulenti del lavoro sta rispondendo alla sfida della transizione digitale "adattandosi e anticipando quelle che possono essere le criticità e anche le tendenze. Noi siamo da sempre all'avanguardia nel mercato del lavoro, nel mercato delle professioni, ma anche nel sistema economico del Paese". E in conclusione sulle politiche per l'autoimprenditorialità introdotte nel 2024 dal governo "è difficile essere contrari, avere un parere negativo, perché non credo che sia una scoperta di oggi che il lavoro dipendente nasce dal lavoro autonomo. Quindi invogliare dipendenti, e non, a creare delle forme di start-up, giovani che possano creare delle attività di impresa, comunque autonome, non può che essere positivo, perché poi da lì potrebbero 'scaturire' anche dei lavoratori dipendenti. Sottolineiamo, e come esponente del mondo ordinistico ho piacere a farlo, che per la prima volta queste forme di sostegno, queste forme di finanziamento a nuove attività è allargato anche ai giovani professionisti, cosa che invece in precedenza erano sempre esclusi", rimarca. "E noi ci applichiamo perché possa essere di pratica applicazione e quindi possa incrementare anche il numero dei giovani professionisti", conclude.
(Adnkronos) - Un calcestruzzo stampato in 3D e soprattutto sostenibile. È questa la scommessa vinta dagli esperti della Nanyang Technological University di Singapore, che con la loro proposta potrebbero dare un contributo fondamentale alla difficile transizione ecologica del settore delle costruzioni. Gli scienziati hanno raggiunto il loro obiettivo mettendo a punto un metodo di stampa che cattura il carbonio. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati sulla rivista di settore “Carbon Capture Science & Technology”.