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(Adnkronos) - Teresa Langella ospite oggi, sabato 24 maggio, a Verissimo ha parlato del sogno di diventare mamma. Ad accompagnare l’ex volto di Uomini e Donne, la mamma Annunziata. Nel salotto di Silvia Toffanin le due hanno parlato del forte legame che hanno creato negli anni, e in particolare del momento difficile vissuto in famiglia quando la mamma si è sottoposta a un intervento al seno. Teresa Langella è sposata con Andrea Del Corso, dal 2024. I due si sono conosciuti nel dating show di Maria De Filippi, Uomini e Donne, e oggi sognano di diventare una famiglia: "Il matrimonio va benissimo, siamo tanto impegnati e questi ci aiuta a concentrarci su altre cose", ha detto Teresa che sogna oggi di diventare mamma. "A volte non riesco a dormire, rimango sveglia la notte e penso a quanto sia fortunata, non mi manca niente, però c'è sempre quel forte desiderio...", ha continuato, visibilmente emozionata. "Ogni mese qualcosa si rompe - spiega Langella - ho paura anche che il vissuto di mamma mi stia influenzando. Lei ha aspettato 7 anni per avermi. Ma certe cose non si possono decidere, non voglio sentirmi in difetto e non voglio correre. Quando sarà sarà, anche se sento che mi manca qualcosa...", ha concluso. Teresa ha parlato del momento difficile vissuto in famiglia, quando alla mamma Annunziata è stato diagnosticato un tumore benigno al seno: "È stata la fase più difficile della mia vita. Lei non diceva niente a nessuno, perché aveva paura di lasciarci". "Dopo l'operazione ho scoperto che il tumore era benigno. Ho visto un buco nero, non riuscivo nemmeno a camminare", ha detto, invece, la mamma.
(Adnkronos) - L’università Lum Giuseppe Degennaro ha stipulato un accordo di collaborazione con la Ficac, la Federazione internazionale delle associazioni e corpi consolari, avente come obiettivo l’avvio di relazioni di cooperazione tra le due istituzioni nei settori delle relazioni internazionali, della diplomazia, dell'economia internazionale, dell'energia, del commercio, del diritto e dell'ingegneria. "Con questo accordo avvieremo iniziative di collaborazione accademica e scientifica con le altre università partner, che vedranno capofila la Lum" ha affermato il professore Stelio Campanale, docente di Diritto diplomatico e consolare e di diritto degli scambi internazionali dell'Università Lum, nonché componente del board della Ficac e delegato per l'Italia. Grazie all’intesa, siglata dal rettore della Lum, Antonello Garzoni, e dal presidente della Federazione Nikolaos K. Margaropoulos, Lum e Ficac intendono: incoraggiare lo scambio di visite tra le istituzioni per facilitare la cooperazione scientifica e accademica nei Paesi sede delle associazioni e dei corpi consolari aderenti alla Federazione; organizzare workshop congiunti, conferenze, corsi estivi, programmi accademici ed eventi scientifici di rilievo; promuovere i programmi post-laurea della Lum Giuseppe Degennaro nei paesi sede delle associazioni e dei corpi consolari aderenti alla Federazione; sostenere le iniziative della Federazione internazionale delle associazioni e corpi consolari presso gli studenti e gli ex studenti della Lum Giuseppe Degennaro e le iniziative scientifiche; promuovere opportunità di cooperazione e partenariato tra università e accademici con cui la Ficac ha stipulato un protocollo d'intesa. La Federazione internazionale delle associazioni e corpi consolari è stata fondata a Copenaghen il 2 ottobre 1982 e sin dalla sua costituzione ha offerto ai consoli di ogni Paese un forum indispensabile per condividere esperienze e coordinare gli sforzi volti a migliorare il loro status e l’efficacia della loro azione attraverso iniziative che rendessero noti i loro compiti e le finalità della carica, nonché a riunire associazioni e corpi consolari. Ha sottoscritto accordi con 20 università in tutto il mondo per promuovere studi nei campi della diplomazia, della pace, della soluzione dei conflitti e delle relazioni internazionali.
(Adnkronos) - "Qualsiasi cosa che funzioni si può migliorare, con questa richiesta di allargamento statutario stiamo cercando di fare in modo di inglobare nel sistema Rilegno migliaia di aziende che lavorano il legno. Siamo tutti uniti dallo stesso filo che è quello dell'utilizzo del materiale legnoso e quindi per noi è fondamentale dare una mano oggi a chi lavora il legno, perché il Consorzio esiste, perché il legno c'è e c'è chi lavora il legno e quindi è come se fossero dei nostri figli anche loro". Così il presidente di Rilegno Nicola Semeraro sull’avvio del dialogo con il ministero dell’Ambiente per l’estensione sperimentale delle attività consortili al riciclo di manufatti legnosi diversi dagli imballaggi, in settori chiave come l’edilizia e la grande distribuzione. "In Italia abbiamo migliaia di piccole aziende; se andiamo a verificare i numeri parliamo di circa 40mila aziende che lavorano il legno. Sono numeri importanti, Rilegno è un consorzio nazionale e non c'è un altro Rilegno ad oggi, la normativa prevede che ne nascano altri, ma chiaramente quello che abbiamo dimostrato dai dati è che l'organizzazione che il consorzio ha è una organizzazione molto difficile da duplicare", ha concluso.