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(Adnkronos) - Alcuni leader europei visiteranno gli Stati Uniti oggi o domani per discutere di come porre fine alla guerra in Ucraina. Ad annunciarlo Donald Trump, aggiungendo che "presto" parlerà anche con il presidente russo Vladimir Putin e che la sua amministrazione è pronta a passare a una seconda fase di sanzioni contro la Russia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha risposto che le sanzioni sono "l'idea giusta" e ha esortato le nazioni europee a smettere di acquistare energia da Mosca. Dopo l'attacco, durante il quale la Russia ha lanciato almeno 810 droni e 13 missili contro l'Ucraina, Trump ha dichiarato di "non essere soddisfatto dell'intera situazione: alcuni leader europei verranno nel nostro Paese lunedì o martedì individualmente", ha aggiunto, senza specificare a chi si riferisse. La Russia ha intensificato gli attacchi contro l'Ucraina da quando Trump e Putin hanno tenuto il vertice in Alaska il mese scorso. In questo contesto, Trump si è detto disposto ad adottare nuove sanzioni contro Mosca, senza però fornire dettagli né indicare possibili tempistiche. Incalzato dai giornalisti alla Casa Bianca sulla possibilità di un "secondo passo" nelle restrizioni economiche al Cremlino - che continua a tardare i tempi e gli sforzi di pace - Trump ha risposto semplicemente: "Sì, sono pronto". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aspettarsi una "risposta forte" da parte degli Stati Uniti dopo l'ultimo pesante attacco aereo lanciato dalla Russia. "È importante che i partner reagiscano in modo globale a questo attacco (…) Contiamo su una risposta forte da parte degli Stati Uniti", ha affermato Zelensky nel suo briefing quotidiano. Il militarismo europeo sfrenato rende più difficile risolvere la situazione in Ucraina, ha dichiarato dal canto suo alla Tass il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov. "I Paesi europei stanno assumendo, per dirla in parole povere, una posizione piuttosto accanita", ha osservato Peskov, citando le parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha auspicato la trasformazione dell'Ucraina in un "porcospino d'acciaio". "Cos'è questo? Per usare un cliché della Guerra Fredda, questo è il militarismo europeo sfrenato", ha affermato. "E questa posizione degli europei non contribuisce, ma anzi complica il processo di risoluzione della situazione."
(Adnkronos) - "Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione del ddl di riforma delle professioni ordinistiche, un comparto centrale e fondamentale per il Paese che merita di avere regole moderne che esaltino il valore sociale degli Ordini. Ringrazio la Premier Meloni e tutto il Governo per avere voluto dare questo forte segnale verso i professionisti ordinistici". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei Consulenti del lavoro e di ProfessionItaliane, l'associazione che riunisce 24 dei 28 Ordini, commenta l'approvazione della riforma degli ordini da parte del Consiglio dei Ministri.
(Adnkronos) - Nell’estate 2025, su 388 campionamenti effettuati nelle acque costiere e lacustri in 19 regioni, il 34% è risultato oltre i limiti di legge, cioè 1 campione su 3. In particolare, il 35% dei punti campionati con Goletta Verde è risultato inquinato o fortemente inquinato con una media di un punto ogni 80 km; per i bacini lacustri, il 30% dei punti campionati da Goletta dei Laghi è risultato oltre i limiti di legge. Questo il bilancio finale delle campagne estive di Legambiente, Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2025. Anche quest’anno foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago si confermano punti critici: il 54% dei punti analizzati (101 su 188) è risultato inquinato o fortemente inquinato. Situazione migliore per i campioni prelevati direttamente in mare o nelle acque del lago, ossia in aree lontane da foci o scarichi, dove solo il 15% dei punti campionati è risultato oltre i limiti di legge (30 su 200). Al problema dell’inquinamento, si affianca quello della crisi climatica. Legambiente, rielaborando i dati forniti dalle immagini satellitari di Copernicus, ha calcolato che a giugno e luglio la temperatura media delle acque superficiali del Mediterraneo è stata di 25,4°C, la più calda dal 2016 ad oggi, collocandosi al primo posto nell’ultimo decennio, e superando i precedenti record del 2022 (media 25,2°C) e quello del 2024 (25,1°C) e i valori degli anni fino al 2021 che erano intorno ai 24,5°C. Un aumento sensibile di circa mezzo grado centigrado che mette a repentaglio la biodiversità marina e che amplifica gli eventi meteorologici più estremi, osserva Legambiente. Di fronte al bilancio emerso da Goletta Verde e dei Laghi, l'associazione torna a ribadire "l’urgenza di approvare un piano nazionale per la tutela delle acque costiere e interne che abbia al centro una governance integrata su più livelli prevedendo piani di adattamento ai cambiamenti climatici; più risorse economiche da destinare al servizio di depurazione per ammodernare gli impianti rispondendo ai più stringenti parametri per il trattamento e riuso delle acque reflue; più controlli da parte di Regioni, Arpa e Comuni sui punti critici e una migliore gestione delle acque interne". “Al governo - commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - chiediamo di definire e approvare al più presto un piano nazionale per la tutela di mare e laghi, investendo su innovazione e sostenibilità per ammodernare i sistemi di depurazione e per diffondere il riuso in agricoltura delle acque depurate. Sullo sviluppo delle rinnovabili in mare, dopo l’approvazione del decreto porti, è urgente stanziare le risorse economiche necessarie per infrastrutturare i due hub cantieristici di Taranto e di Augusta, che potranno garantire anche nuova occupazione green a due aree portuali che hanno sempre avuto a che fare con la logistica delle fonti fossili”.