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(Adnkronos) - Le intossicazioni alimentari continuano a causare decessi in Italia. L'ultimo caso in provincia di Campobasso dove una ragazza di sedici anni e la mamma sono morte all'ospedale Cardarelli. Le ipotesi, al vaglio delle indagini, sono collegate alla cena prima della vigilia di Natale quando avrebbero cenato con pesce e frutti di mare. Il padre e la seconda figlia sono stati trasferiti all'Inmi Spallanzani di Roma, il primo è ricoverato in rianimazione mentre la ragazza in reparto ordinario, l'unica a non aver avuto sintomi. La scorsa estate un focolaio di tossina botulinica partito dalla Calabria ha causato due decessi e numerosi ricoveri. "In generale, sono oltre 250 le tossinfezioni alimentari, cioè le malattie trasmesse agli alimenti da germi patogeni. E sono in aumento, con la diffusione di cibi provenienti da nuovi mercati esteri e con la maggior frequenza dei viaggi", spiegano gli esperti della piattaforma anti-bufale 'Dottore ma è vero che...?' curata dalla Fnomceo, la Federazione italiana dei medici chirurghi odontoiatri. "Sono numerose le tossine alimentari che non alterano l’aspetto e l’odore del cibo. Il caso più noto e temuto è il botulino, un vero e proprio veleno per l’uomo, che è incapace di percepirlo. Il botulismo, la malattia causata dalle tossine botuliniche (Clostridium botulinum) che possono contaminare gli alimenti, è una intossicazione rara ma molto pericolosa e, in certi casi, mortale". "Purtroppo l’Italia è il Paese europeo con il più alto numero di episodi di botulismo. L’80% dei casi di avvelenamento di questo tipo è dovuto a conserve prodotte in casa - ricordano gli esperti - Se non eseguita correttamente, la conservazione di vegetali sott’olio, oppure con sale o aceto, degli insaccati, del sugo di pomodoro o del pesto potrebbe essere rischiosa". Le marmellate e le confetture non sono considerate a rischio botulismo perché l’acidità della frutta e lo zucchero aggiunto nella preparazione inibiscono la tossina. Secondo gli esperti "l’accorgimento per evitare spiacevoli conseguenze è utilizzare la stessa quantità di frutta e zucchero, oppure aggiungere il succo di limone, oppure i preparati appositi che contengono pectine e conservanti. È importante ricordare che non è la cottura a eliminare l’agente infettivo". Per riconoscere una conserva o una marmellata avariata, ben prima della formazione della muffa, "è utile ispezionare il contenitore prima del consumo. I tappi devono essere intatti e non deformati - suggeriscono - Per verificare che ci sia il sottovuoto basta premere al centro del coperchio: non si deve sentire il tipico click-clack dei barattoli già aperti". Il batterio salmonella, che causa l’infezione detta salmonellosi, "solitamente non causa alterazioni evidenti nei cibi che contamina. Le uova crude, utilizzate in preparazioni come il tiramisù o la maionese, le carni crude o poco cotte, il latte non pastorizzato, così come la frutta e la verdura, possono trasmettere la salmonellosi pur non avendo prodotto cattivi odori. In questi casi, per eliminare il batterio è sufficiente la cottura - avvertono gli esperti - Occorre fare attenzione a come si trattano quegli alimenti quando sono crudi: lavare bene coltelli, taglieri e piani di lavoro dopo l’uso. Le infezioni di salmonella - concludono - sono molto frequenti ma meno pericolose del botulismo: sono spesso asintomatiche e si risolvono in pochi giorni senza conseguenze, anche se talvolta potrebbero causare gastroenteriti".
(Adnkronos) - Si è concluso sabato 20 dicembre, a Salerno, il meeting di presentazione del Progetto 'Co-programmare con i giovani', iniziativa di rilevanza nazionale finanziata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’annualità 2024 (ai sensi dell’art. 72 del D.lgs. n.117/2017), che vede l’ente del terzo settore Moby Dick Aps vestire il ruolo di capofila di un partenariato composto da 13 enti del terzo settore attivi su tutto il territorio nazionale. "Chiudiamo - afferma Francesco Piemonte, presidente di Moby Dick Aps - tre giornate di straordinaria intensità, ma soprattutto di grande concretezza. Il meeting 'Co-Programmare con i giovani' non è stato solo un evento, ma un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva. Abbiamo posto le basi per abbattere le barriere che spesso separano le nuove generazioni dai luoghi decisionali, dimostrando che il terzo settore può e deve essere il collante tra le istituzioni e i sogni dei ragazzi". "In queste ore di confronto – prosegue il presidente - abbiamo ribadito un concetto fondamentale: la legalità non è un concetto astratto o meramente normativo, ma si costruisce creando opportunità. Non esiste contrasto all'illegalità senza la valorizzazione del talento. Quando offriamo ai giovani gli strumenti per esprimersi e per incidere sul presente, sottraiamo spazio all'indifferenza e a qualsiasi forma di devianza. Come Moby Dick Aps, portiamo a casa la consapevolezza che la 'co-programmazione' non è un'utopia burocratica, ma l'unica strada percorribile. I giovani non chiedono solo di essere ascoltati, chiedono di decidere insieme a noi. Da domani – conclude Piemonte - il nostro impegno sarà trasformare le idee emerse in questi giorni in azioni tangibili, perché il futuro non è qualcosa che si attende, ma qualcosa che si progetta insieme". L'ente del terzo settore Moby Dick Aps guida il progetto in qualità di capofila nazionale, con l'obiettivo dichiarato di coinvolgere operatori e giovani di tutte le regioni italiane in un percorso di partecipazione attiva e co-programmazione delle politiche giovanili. Al centro, l’esigenza di ascoltare i bisogni reali dei giovani, stimolare il dialogo con le istituzioni e favorire la nascita di idee e iniziative per comunità più inclusive, sostenibili e partecipative. Durante la giornata di chiusura sono stati affrontati due temi centrali per lo sviluppo del terzo settore: legalità e talento. Nel corso del talk sul tema 'Beni confiscati, quale futuro per gli Ets', sono intervenuti il prefetto Maria Rosaria Laganà, Direttore dell'Anbsc - agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; Don Aniello Manganiello, Prete anticamorra; RevMan, Poliziotto Rapper; Anthony Lo Bianco, Presidente Valentia Aps; I Ragazzi di Via D’Amelio, Associazione Antimafia e di Promozione della Legalità. Nel panel successivo, l'attenzione si è spostata sul tema 'Generazione potenziale e talenti', con ospiti del mondo ecclesiastico a quello istituzionale, da quello dello sport a quello cultura, come: Michele Sciscioli, amministratore delegato dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; Claudio Gubitosi, fondatore del Giffoni Film Festival; Don Roberto Faccenda, responsabile della pastorale giovanile della Diocesi di Salerno - Campagna – Acerno; Francesco Fiore e Roberta Borrelli, componenti della nazionale italiana di tennis per trapiantati; Pierluigi Gigante, Attore. Il meeting si è concluso con gli interventi di Ciro Castaldo, segretario Generale della Fondazione Banco di Napoli; Domenico Credendino, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana; Francesco Piemonte, presidente di Moby Dick Aps. Con Moby Dick Aps capofila compongono il partenariato di 'Co-programmare con i giovani' le associazioni: Tdm 2000 (Sardegna), Associazione Valentia Aps (Calabria), Fattoria pugliese diffusa Aps (Puglia), Piazza Viva Aps (Trentino Alto Adige), Campus Salute Aps (Campania), Festival della Filosofia in Magna Grecia (Campania), Senza confini Aps (Liguria), Amici del Villaggio Aps (Veneto), Mo.d.a.v.i. Aps-RA (Lazio), Sciara Progetti Aps / Ets (Emilia Romagna), Opes Aps (Toscana).
(Adnkronos) - La consegna degli attestati 2025 del Premio Gallura, assegnati dalla giuria a Loiri il 6 aprile, si è svolta sabato scorso a bordo della nave Moby Fantasy, il traghetto più grande ed ecologicamente sostenibile del Mediterraneo insieme alla gemella Moby Legacy. La consegna dei premi è stata preceduta da alcuni interventi sul Premio Gallura che, oltre ad aver svolto un ruolo sociale in tutti questi anni, ha stimolato la nascita di numerose aziende; ultime due in ordine di tempo la Cantina Gian Mario Uggias di Olbia e la Cantina Tonino Cosseddu di Benetutti, che ha fatto il suo esordio proprio in questa occasione. Ha aperto il convegno Giuliano Lenzini e il suo intervento è stato seguito da quelli del responsabile commerciale di Moby Alessandro Onorato, del sindaco di Loiri Porto San Paolo Francesco Lai, del consigliere regionale Angelo Cocciu, del dirigente Moby Pierre Canu, del comandante della Moby Fantasy, di Fabio Fiori, presidente albergatori Olbia, e di Nicola Pandolfi in rappresentanza dell'A.I.S. regionale e della sezione Gallura. Presenti anche Li Femini di Gaddura e il circolo gallurese Veicoli d'Epoca di Olbia. Una targa è stata consegnata alla cantina Alba di Ossi, che ha iniziato l'attività proprio dopo aver partecipato al Premio Gallura, per il suo Cagnulari che quest'anno ha ricevuto numerosi riconoscimenti e inoltre produce un formato speciale “Rombo di Tuono”, un vino nato dall'incontro tra Bastiano e Gigi Riva, che ha voluto ricordare, con molta emozione. Il Premio Gallura di cui è stato insignito Vincenzo Onorato, armatore di Moby, è stato ritirato dal figlio Alessandro, responsabile commerciale della compagnia. La motivazione del riconoscimento è parte dei ricordi di Giuliano Lenzini, che rappresentano un pezzo di storia della Sardegna: “La prima nave su cui sono salito nel 1962 si chiamava 'Città di Napoli' e insieme alla gemella 'Città di Nuoro', collegava Olbia a Civitavecchia e poteva trasportare 1200 passeggeri e 32 auto e aveva 182 cabine. In quel momento storico, nonostante la riforma agraria fortemente voluta dal ministro e poi presidente della Repubblica Antonio Segni, che mise la prima pietra alla cantina del Vermentino di Monti, la Sardegna viveva un momento molto difficile, e solo con l'arrivo dell'Aga Khan e la nascita della Costa Smeralda è cominciata una rinascita che riflette l'attuale sviluppo economico dell'isola legato al turismo”. Continua Lenzini: “Da qui l'esigenza degli armatori di modernizzare i mezzi di trasporto da e per la Sardegna. Con il varo delle navi gemelle Moby Legacy e Moby Fantasy, i due più grandi traghetti del Mediterraneo, con 441 cabine e la possibilità di trasportare 2370 passeggeri e 1300 auto, la Moby raggiunge un primato che insieme alla modernità dei servizi permette di viaggiare in maniera piacevole”.