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(Adnkronos) - E' morto Samuel Harris, uno dei due alpinisti dispersi sul monte Adamello. Il corpo è stato ritrovato oggi, 8 gennaio 2025. Le squadre di terra del Soccorso Alpino, trasportate in elicottero in mattinata nei pressi del passo di Conca a una quota di circa 2.600 di quota per effettuare le ricerche via terra attraverso dei sondaggi nella neve, si sono concentrati sulla zona identificata come prioritaria grazie a una traccia registrata dal telefono di uno dei due alpinisti scomparsi dal primo gennaio. I soccorritori hanno trovato uno dei corpi, purtroppo senza vita, sepolto sotto la neve ai piedi di un salto di roccia, alla base della parete sud del Carè Alto. La dinamica dell'incidente è ancora al vaglio delle forze dell'ordine, ma è possibile che l'alpinista sia precipitato dall'alto. Le ricerche via terra da parte di una quindicina di operatori del Soccorso alpino e speleologico e di una unità cinofila specializzata nella ricerca in valanga sono continuate fino alle 13.30 e si sono concentrate nella zona dove è stato ritrovato il corpo del compagno. Il peggioramento delle condizioni meteorologiche con nebbia e vento, poi, hanno costretto l'elicottero a salire in quota per recuperare tutti i soccorritori, impossibilitati a scendere verso valle via terra per il pericolo valanghe di grado 3 - marcato. Il centro di coordinamento ricerca, a cui partecipano il soccorso alpino e speleologico, il soccorso alpino della guardia di finanza, i vigili del fuoco e i carabinieri stanno definendo la strategia per i prossimi interventi. Non appena una finestra di bel tempo lo permetterà, le ricerche del secondo alpinista riprenderanno.
(Adnkronos) - "Il bilancio 2024 dell'Inca Cgil è ancora una volta positivo perché abbiamo fatto fronte alle richieste di tutela individuale che provengono da cittadini, lavoratori e pensionati". Lo dice, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, il presidente del patronato della Cgil, Michele Pagliaro. "Abbiamo fatto del nostro meglio - spiega - per dare risposte concrete in una situazione di disagio che è palese, perché nel nostro Paese continua a sparire il ceto medio e ad aumentare la povertà". (Video) "Nel 2024 abbiamo fatto il nostro lavoro - ricorda - lavorando un milione di pratiche, in Italia e nel mondo, ma come Inca e come Cepa (Acli, Inas, Inca e Ital), che rappresento, auspichiamo una riforma che ci era stata promessa dal sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, in occasione della presentazione del nostro Bilancio sociale nel 2023. Abbiamo avuto diversi incontri con il Ministero, anche con lo stesso ministro Calderone che ci aveva rinnovato l'idea e la volontà, da parte del governo, di procedere ad una riforma che però non è arrivata". "Speriamo - sottolinea - che il 2025 sia l'anno della riforma perché il patronato, che è un istituto unico di prerogativa istituzionale e che esiste solo in Italia, è regolamentato è vigilato dal ministero del Lavoro attraverso la legge 152 del 2001, che però deve essere assolutamente rivista". "Di fronte a noi - avverte - ci sono sfide importanti come, ad esempio, la transizione digitale oggetto di un protocollo siglato dall'Inail con i Patronati, che giunge dopo un'attesa di 12 anni dall'ultimo rinnovo, un'occasione da non perdere se si ha a cuore la tutela della persona che si ammala o si fa male a causa del lavoro. L'obiettivo comune è di dare risposte adeguate e tempestive agli assicurati e garantire l'uniformità della tutela e dell’azione amministrativa su tutto il territorio nazionale". "Pensiamo poi che sia fondamentale - avverte - mettere mano all'attività ispettiva. Invece di guardare pratica per pratica, il lavoro può essere svolto attraverso l'incrocio tecnologico fra il mandato di patrocinio telematico e il provvedimento di deliberazione da parte dell'Inps e dell'Inail. Questo farebbe risparmiare tempo risorse e consentirebbe agli ispettori di ispezionare le aziende evitando così il tragico fenomeno degli infortuni sul lavoro". "Il 2025 sarà importante per l'Inca Cgil perché celebra 80 anni di impegno costante. Noi siamo nati per volontà dei padri costituenti; uno di questi, Giuseppe Di Vittorio, immaginò l'idea di Istituto che subito dopo l'oppressione nazifascista avrebbe dovuto dare sostegno ai più deboli. Con tanto orgoglio e tanta voglia di fare, siamo stati i fautori dell'emancipazione sociale del Paese e della collettività".
(Adnkronos) - In collaborazione con TgPoste.it Poste Italiane è al primo posto per la sostenibilità in Europa nel settore assicurativo europeo ed è seconda a livello mondiale. Il gruppo - si sottolinea in una nota - consolida la propria leadership nella sostenibilità e conferma la presenza nel Dow Jones Sustainability Index World, e nel più selettivo Dow Jones Sustainability Index Europe, per la sesta volta consecutiva. Poste Italiane ha raggiunto un punteggio totale pari a 90, su una media del settore di 44 punti; ha inoltre, confermato il primo posto nel settore assicurativo europeo ed è seconda a livello mondiale, con il più alto punteggio in assoluto nella dimensione sociale (98 punti) e una crescita rispetto al 2023 di 18 punti nella dimensione ambientale. Il riconoscimento arriva dall’agenzia di Rating S&P Global sui risultati del Corporate Sustainability Assessment (CSA). Standard&Poor’s Global confronta i risultati delle politiche di sostenibilità delle aziende di più di 60 settori. Il Dow Jones Sustainability World Index traccia la performance del top 10% delle 2.500 maggiori aziende quotate all’interno del S&P Global Broad Market Index; mentre Il Dow Jones Sustainability Europe Index traccia la performance del top 20% delle 600 maggiori organizzazioni del continente europeo. L’ingresso negli indici Dow Jones Sustainability Index World e Europe e la leadership nella classifica mondiale del settore assicurativo di S&P Global si inseriscono tra i numerosi riconoscimenti ricevuti dal Gruppo Poste Italiane per le sue politiche di sostenibilità. A questo risultato si aggiungono l’ottenimento della medaglia di platino ricevuta da EcoVadis, il primo posto in tutte e tre le dimensioni dell’ESG Quality score di ISS, il mantenimento della valutazione di “AA” nel rating MSCI e la conferma del posizionamento nella categoria advanced ottenuto da parte di Moody’s, oltre all’inclusione di Poste Italiane all’interno dei più prestigiosi indici di sostenibilità internazionali, come l’ESG-Identity Corporate Index, Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100, FTSE4Good e Stoxx Global ESG Leaders. Poste Italiane, inoltre, ha mantenuto il proprio primato tra i leader della sostenibilità nell’ambito dell'indice MIB ESG lanciato nel 2021 da Euronext e Borsa Italiana, dimostrando l'impegno continuo verso una gestione responsabile e sostenibile.