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(Adnkronos) - Il programma di Carlo Conti, ‘Tale e Quale Show’, in onda ieri sera 24 ottobre su Rai1, ha vinto la sfida del prime time con 2.937.000 spettatori, raggiungendo il 20,1% di share. Medaglia d’argento a Canale 5 con ‘Tradimento’ che ha raccolto 2.135.000 spettatori e il 15,1% di share mentre Rete 4 con ‘Quarto Grado’ ha interessato 1.290.000 spettatori (10,3% share). Fuori dal podio troviamo Nove con ‘Fratelli di Crozza’ che ha raggiunto 938.000 spettatori (5,4% share) mentre La7 con ‘Propaganda Live’ ha incollato allo schermo 827.000 spettatori (6,3% share). A seguire: Italia1 con ‘Assassin Club’ (723.000 spettatori, 4,3% share); Rai3 con ‘FarWest’ (540.000 spettatori, 3,7% share); Tv8 con ‘Pechino Express - Fino al Tetto del Mondo’ (387.000 spettatori, 2.5% share); Rai2 con ‘Addio al nubilato 2 - L’isola che non c’è’ (385.000 spettatori, 2,3% share). In access prime time vince Canale5 con ‘La Ruota della Fortuna’ con 4.857.000 spettatori (25,1% share) mentre Rai1 con ‘Affari Tuoi’ ha raggiunto 4.295.000 spettatori (22.1%).
(Adnkronos) - "Il problema generazionale è una delle cosiddette 'tre G' che ci affliggono: generazione, geografia e genere. Abbiamo dei dati estremamente deprimenti che definiscono queste tre G come un limite del nostro sistema perchè la differenza di genere implica per le donne guadagni molto ridotti per qualsiasi tipo di professione esercitata, la questione generazionale mostra come i soggetti under 40 guadagnano molto di meno dei colleghi over 50 in qualsiasi professione, e infine a livello geografico scendendo lo Stivale i guadagni si riducono qualsiasi sia la professione esercitata. E quindi dobbiamo lavorare su questi punti per migliorare la situazione". Lo ha detto Alberto Oliveti, presidente dell'Adepp, intervenuto oggi alla convention nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli, in occasione dei 60 anni del consiglio nazionale dei professionisti. Entrando nel dettaglio dei dati "mediamente una professionista guadagna il 40% in meno degli uomini, un professionista o una professionista guadagna circa in media il 40% di un professionista al Nord, e un professionista under 30 un terzo in meno degli over 50", ha concluso.
(Adnkronos) - Secondo l’Osservatorio Second Hand Economy di Bva Doxa per Subito, la compravendita di usato si è posizionata al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più praticati dagli italiani, nello specifico da 27,2 milioni di persone solo nel 2024. Anche quest’anno Subito - piattaforma di re-commerce in Italia, con 26 milioni di utenti attivi al mese - ha voluto misurare l’effettivo impatto ambientale dell’attività di compravendita in piattaforma, attraverso lo studio Second Hand Effect, condotto in collaborazione con Vaayu, la piattaforma di climate tech che supporta le aziende nel monitoraggio, misurazione e riduzione dell’impatto ambientale. L’analisi - che riguarda le compravendite tra privati avvenute nella quasi totalità delle categorie Market ed esclude invece Immobili, Motori e Lavoro - permette di quantificare le emissioni potenzialmente evitate grazie all’acquisto di prodotti di seconda mano, sulla base delle linee guida più recenti della comunità scientifica. L’approccio di Vaayu rende il calcolo delle emissioni accurato e trasparente, affiancando al metodo Lca una mappatura ancora più granulare delle emissioni legate al business e una survey integrativa sottoposta a un campione di oltre 1.400 utenti Subito per indagare i loro comportamenti in termini di trasporto e imballaggio. Grazie ai quasi 11,5 milioni di oggetti venduti su Subito nelle categorie oggetto di analisi, nel 2024 sono state potenzialmente risparmiate circa 450mila tonnellate di CO2. Un impatto molto significativo, i cui benefici sono rappresentati in modo ancor più concreto da alcune equivalenze: è come se si fossero evitate le emissioni di 4,5 milioni di passeggeri che volano da Milano a Roma o 3,7 milioni di auto che viaggiano tra Milano e Roma. Nel 2024 ogni compravendita su Subito ha consentito un risparmio potenziale medio di 39 kg di CO2 non immessi nell’atmosfera in crescita del 40% rispetto al 2023. Un dato positivo che dipende anche da un altro aspetto ovvero l’incremento delle vendite di oggetti con un impatto maggiore sull’ambiente, come ad esempio biciclette (240 kg di CO2 risparmiata in media), Pc fissi e console (210 kg), Tv (135 kg) e notebook/tablet (95 kg). Quella delle biciclette (38%) si attesta al primo posto nella classifica delle categorie che hanno contribuito maggiormente al risparmio totale di CO2. Sul secondo e sul terzo gradino del podio troviamo, quasi a parimerito, due categorie molto diverse tra loro ma molto apprezzate e presidiate quando si parla di mercato second hand: arredamento e casalinghi (20%) e informatica (19%). “I risultati dell’analisi Second Hand Effect 2024 dimostrano come la compravendita di oggetti usati non sia solo una scelta consapevole e smart, ma anche un gesto concreto con un impatto ambientale misurabile - racconta Giuseppe Pasceri, Ceo di Subito - È soddisfacente e stupefacente osservare come quelli che ci sembrano piccoli gesti quotidiani siano in realtà grandi cambiamenti a favore del nostro futuro. L’anno scorso, 11,5 milioni di compravendite su Subito hanno potenzialmente evitato le emissioni equivalenti all’impronta ambientale di 78mila italiani, praticamente l’intera città di Varese”. Dalla survey integrativa realizzata da Vaayu sul campione rappresentativo degli utenti Subito, emerge inoltre che in 6 casi su 10 (59,5%) l’usato evita effettivamente l'acquisto di un prodotto nuovo, con picchi del 66% in categorie chiave come arredamento, elettrodomestici ed elettronica. Questo comporta l’ulteriore abbattimento dei costi e delle emissioni correlate alla produzione di beni nuovi (dall’estrazione delle materie prime, alla loro lavorazione, fino alla distribuzione). Un dato significativo se si considera che - secondo quanto dichiarato dai rispondenti alla survey - il 71,5% degli oggetti pubblicati su Subito trova effettivamente un acquirente, portando a compimento il circolo virtuoso del riuso. A suggellare le buone pratiche che i consumatori possono mettere in atto nell’ambito degli acquisti second hand, una menzione particolare riguarda anche la scelta delle modalità di consegna e spedizione. Secondo le analisi di Vaayu, cresce infatti il numero di utenti che sceglie la consegna in un punto di ritiro, più sostenibile perché solitamente ottimizza il tragitto dei mezzi di trasporto, a discapito della consegna a casa, utilizzata sempre con minor frequenza (18%). Ultimo, ma non per importanza, l’imballaggio: l’80% di chi spedisce un prodotto lo fa utilizzando un imballaggio già presente in casa o comunque già utilizzato per altro (come ad esempio confezioni di precedenti acquisti); mentre chi preferisce effettuare la compravendita e lo scambio di persona nel 63% dei casi dichiara di non utilizzare alcun tipo di imballaggio.