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(Adnkronos) - Premiate oggi le 3 start-up selezionate per la fase di proof of concept di 'Design the Sustainable Future of Manufacturing', la call for innovation lanciata a marzo da Philip Morris attraverso l’Institute for Manufacturing Competences, il polo di eccellenza per la formazione sulle competenze legate all’Industria 4.0, in partnership con Almacube, incubatore e hub innovativo dell’Università di Bologna di Confindustria Emilia Area Centro. La premiazione è avvenuta durante l’evento dedicato allo Studio 'Italia 5.0: le competenze del futuro per lo sviluppo dell’innovazione nell’epoca dell’intelligenza artificiale in Italia e in Ue', elaborato da Teha Group in collaborazione con Philip Morris Italia e che ha visto la supervisione di Giorgio Metta (Direttore Scientifico, Istituto Italiano di Tecnologia) in qualità di advisor scientifico. Lo Studio è stato sviluppato con l’obiettivo di definire gli elementi per un New Deal delle competenze in ambito agricolo e manifatturiero e trasformare il nostro Paese in un’Italia 5.0. Il tavolo di lavoro ha rappresentato un'occasione di confronto tra rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, del mondo accademico, delle filiere italiane e delle parti sociali. Questa iniziativa prosegue l’analisi condotta nel 2024 ed è propedeutica all’organizzazione di un tavolo di lavoro, che si terrà a Bruxelles nel corso del prossimo anno, con l’obiettivo di sviluppare il dibattito con una prospettiva europea. Le aziende vincitrici della call for innovation hanno ottenuto la possibilità di sviluppare i loro progetti all’interno dello stabilimento di Crespellano, il principale impianto produttivo di Philip Morris International a livello globale, interamente focalizzato sui prodotti innovativi senza combustione. L’iniziativa è nata a marzo con l’obiettivo di trovare soluzioni innovative per la sostenibilità degli impianti produttivi e degli ambienti di lavoro nel settore industriale. L’edizione di quest’anno ha superato nei numeri quella del 2023, con 178 candidature da 34 Paesi, rispetto ai 22 della precedente edizione. Il 34,8% proviene dall’Italia, il 52,8% dall’Europa, il 9% dal Regno Unito e la restante parte, il 3,4% dal resto del mondo. Le tre start-up selezionate per la proof of concept, ossia la fase di sviluppo concreto del progetto, sono l’italiana Deep Vision Consulting, che ha sviluppato uno strumento Ai per rilevare difetti di prodotto e migliorare il controllo qualità; la svedese iioote Ab, che ha implementato soluzioni IoT per i servizi interni; la francese Uptale che ha sviluppato un software per migliorare i processi di formazione interna. "Come azienda capofila di una filiera integrata di 8mila imprese italiane e oltre 40mila persone, siamo fortemente convinti del nostro ruolo a sostegno dell’innovazione e delle competenze del futuro a supporto del tessuto produttivo-occupazionale e della competitività del Sistema Paese - osserva Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia - Il nostro impegno si sostanzia anche in progetti di open innovation, con il coinvolgimento di start-up che possano offrire soluzioni innovative di prodotto e di processo, a beneficio della filiera integrata e del Sistema-Paese. Il numero e la qualità delle candidature ricevute quest’anno dimostra quanto sia importante continuare a creare le condizioni per un ecosistema che coinvolga istituzioni, università e aziende per raggiungere obiettivi comuni di innovazione e sostenibilità. Con questa iniziativa vogliamo dare la possibilità a giovani realtà italiane e internazionali di misurarsi con le sfide industriali e proporre soluzioni creative in grado di fare la differenza nel percorso verso un futuro più sostenibile". Per Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy, presente all’evento di premiazione, "le grandi aziende che guidano le filiere produttive hanno un ruolo chiave nel promuovere crescita e sostenibilità di tutto il sistema industriale. La collaborazione tra imprese, università e istituzioni è fondamentale per mettere in comune risorse, sviluppare nuove tecnologie e condividere conoscenze. La dimensione europea rappresenta un vantaggio competitivo cruciale: un mercato di oltre 742 milioni di consumatori, l’accesso a programmi di ricerca e sviluppo all’avanguardia, la possibilità di creare sinergie transnazionali e la condivisione di infrastrutture logistiche avanzate. In un’epoca in cui la scala è sempre più determinante per la competitività globale, solo lavorando insieme a livello continentale possiamo costruire un’industria più innovativa e sostenibile, capace di competere con i giganti tecnologici internazionali".
(Adnkronos) - Acquisire un nuovo cliente può costare da cinque a venticinque volte di più rispetto a trattenerne uno già esistente. Inoltre, aumentare la fedeltà della clientela del 5% può far crescere i profitti di un'azienda dal 25% al 95% (Fonte: Harvard Business Review). Questi dati sottolineano l'importanza della customer retention, ovvero l'insieme di attività volte a mantenere i clienti attuali. La ritenzione dei clienti è il dato più importante che possiede un’azienda e un requisito fondamentale per garantirle una stabilità duratura". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia l'esperto Alberto Frisoni, ceo di Sales process Italia. "Non sono gli utili o i Kpi di marketing - precisa - i principali indicatori, ma quanti clienti ogni anno continuano a rimanere fedeli. Nessuna campagna pubblicitaria o di acquisizione potrà mai compensare una perdita significativa di clienti. Se la maggior parte se ne va, l'economia aziendale non potrà mai funzionare. Acquisire un nuovo cliente costa sempre di più rispetto a consolidare i rapporti con uno già esistente”. “Fidelizzare i clienti - sottolinea Alberto Frisoni - rappresenta anche un vantaggio strategico per attrarre nuovi consumatori. I clienti soddisfatti e fedeli, infatti, diventano ambasciatori del brand, promuovendolo attraverso il passaparola positivo. Questo meccanismo naturale, supportato da relazioni durature e di fiducia, permette di ridurre i costi di acquisizione e migliorare la redditività complessiva dell'azienda”. “E' chiaro dunque che convertire i lead in acquirenti non è sufficiente per garantire la sostenibilità e la redditività aziendale comprendere, invece, le esigenze dei clienti e offrire loro soluzioni di valore è essenziale per creare relazioni durature ed avere clienti soddisfatti. Al contrario, puntare su offerte a basso prezzo è una strategia inefficace nel lungo termine. Vendere non si limita a competere sul prezzo, ciò che conta è il valore aggiunto che possiamo offrire: che si tratti di servizi extra, accessori o di un'attenzione personalizzata, questi elementi ci consentono di mantenere i prezzi più alti senza compromettere la competitività, rafforzando al contempo il legame con i nostri clienti. L’obiettivo di una sana strategia aziendale deve essere quello di vendere di più a margini più alti”, conclude Frisoni.
(Adnkronos) - Prg Retail Group pubblica il Report di Sostenibilità 2023, documento che mette in evidenza l'impegno del Gruppo verso un futuro sostenibile e inclusivo a partire da tre aree chiave: il supporto alla genitorialità, la riduzione dell’impatto ambientale e la promozione dell’inclusione di genere. E' quanto fa sapere l'azienda in una nota. Nel 2023, Prg Retail Group ha lanciato Generazione G, un’iniziativa a supporto alla genitorialità e di sensibilizzazione sul calo demografico che, in collaborazione con il Movimento Italiano Genitori (Moige), ha raccolto oltre 700.000 euro nei primi sette mesi, destinati a sostenere 250 famiglie in difficoltà. Coinvolgendo i marchi del Gruppo, Prénatal, Toys Center, Bimbostore e Fao Schwarz, Generazione G rappresenta un modello di attivismo sociale basato su una rete di 'genitori esperti' pronti a offrire assistenza pratica e consulenza a giovani famiglie. Entro il 2024, l’obiettivo è raccogliere un milione di euro e raggiungere 500 famiglie, sviluppando un modello di 'welfare di prossimità' con un impatto sociale sostanziale e duraturo. “Con Generazione G, sosteniamo i genitori in difficoltà, creando una rete di supporto concreto che risponde alle reali esigenze delle famiglie. Questo progetto incarna il nostro impegno per un welfare inclusivo e di prossimità: la cura della genitorialità è fondamentale per costruire un futuro più solido e sostenibile per tutti. Ma Generazione G è solo una delle tappe del nostro percorso verso una crescita condivisa che abbraccia ogni aspetto delle nostre attività, dalla sostenibilità ambientale all’inclusione sociale. Guardiamo al futuro con la convinzione che, insieme, possiamo generare valore autentico e duraturo per le nuove generazioni”, dichiara Alberto Rivolta, Ceo di Prg Retail Group. Sul fronte dell'inclusione di genere, Prg Retail Group è stata una delle prime aziende italiane retail a ottenere la Certificazione di Parità di Genere (UNI/PdR 125:2022). Con l’adozione di misure specifiche per superare il gender gap e garantire pari opportunità, il Gruppo si allinea agli obiettivi del Goal 5 dell’Agenda Onu 2030 e della Missione 5 del Pnrr, confermando il suo impegno verso l’empowerment femminile e verso il consolidamento di un ambiente di lavoro che rispetta la diversità. Nel settembre 2023, Prg ha anche aderito al Codice di Autodisciplina per la maternità, garantendo a tutte le lavoratrici il supporto necessario per conciliare maternità e carriera. Infine, in linea con il proprio impegno per un consumo responsabile, Prg Retail Group ha ampliato la gamma di prodotti sostenibili, con le linee esclusive Wood'N Play (giocattoli in legno certificato Fsc) e Baby Smile (giocattoli morbidi in materiali riciclati certificati Grs). Inoltre, in qualità di membro di Better Cotton, il Gruppo garantisce che oltre il 50% del cotone impiegato nelle linee di abbigliamento derivi da coltivazioni sostenibili, supportando una filiera tessile più etica e trasparente. Nel 2023, il Gruppo ha compensato completamente le proprie emissioni di gas serra (scope 1 e 2) attraverso l’acquisto di crediti di carbonio sul mercato volontario e continua a perseguire la riduzione dell’impronta di carbonio, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea per il 2030.