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(Adnkronos) - “Siamo in una fase di grande trasformazione sia a livello nazionale sia a livello europeo. Bisogna adattare quelle regole pensate per un mondo delle comunicazioni elettroniche ‘classico’ al mondo attuale. Un mondo più complesso in cui c’è l’Intelligenza artificiale, le Cdn (Content Delivery Network ndr.), il cloud. Si tratta di fissare delle regole semplici e chiare che possano anche agevolare le piccole imprese”. Così Giacomo Lasorella, presidente Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, intervenendo all’evento ‘Il futuro del cloud in Italia e in Europa’, organizzato da Adnkronos e Open Gate Italia a Palazzo dell’Informazione a Roma. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto, tra addetti ai lavori e istituzioni, sulle sfide legate alle infrastrutture digitali, alla regolazione dei servizi cloud e alla competitività tecnologica europea. Nel suo intervento, il presidente di Agcom ripercorre l’iter degli “aggiustamenti da apportare al quadro legislativo europeo delle comunicazioni elettroniche”. Un percorso che parte nel 2024, quando “il libro bianco della Commissione europea ‘Come padroneggiare le esigenze dell'infrastruttura digitale europea?’, ha dato per la prima volta un assetto sistematico ricomprendendo anche la possibile ridefinizione della legislazione di settore e l'estensione dell'ambito oggettivo di applicazione delle norme settoriali, l'adeguatezza dell'attuale modello di regolazione ex-ante dei mercati, l'armonizzazione su scala europea del regime autorizzazione e della gestione per radio spettro e anche una ridefinizione del modello di governance settoriale”, ricorda Lasorella. In seguito, anche gli ex premier Letta e Draghi nei report presentati al Consiglio europeo hanno puntato “sull'accelerazione dell'obiettivo del mercato interno delle comunicazioni elettroniche scommettendo su un conseguente aumento della scala di operatività delle imprese del settore e sul rafforzamento della loro competitività nell'arena globale - evidenzia il presidente - E da ultimo - aggiunge - lo scorso 6 giugno, la Commissione europea ha lanciato una call for evidence finalizzata a raccogliere elementi informativi in vista della proposta legislativa sul Digital Network Act (Dna) che dovrebbe essere atteso per il prossimo dicembre”. Un’attività intensa nella quale Agcom sta “collaborando anche con la Commissione europea, sia a livello di Berec (l'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) sia a livello nazionale”, sinonimo di “una grande attenzione a livello europeo sulle sinergie tra il cloud e sistemi di intelligenza artificiale - riflette La Sorella - È l’intelligenza artificiale, nella sua componente generativa, con i suoi modelli sempre più sofisticati, a guidare la crescita delle architetture di comunicazione ed elaborazione, in un contesto geopolitico estremamente complesso, in grande evoluzione, che evidentemente vede uno dei momenti di frizione proprio in relazione alla disciplina dei servizi digitali”, sottolinea. “Sempre di più si parla di interconnessione tra tante reti e contenuti - continua il regolatore - Evidentemente è un tema che riguarda il cloud, essenzialmente la connettività. Le applicazioni cloud sono quelle che mettono a disposizione funzioni di rete. Ci sono alcune sfide fondamentali, come gli investimenti e la sovranità digitale europea. Non mancano rischi competitivi connessi alle concentrazioni di mercato, allo strapotere dei colossi digitali e il tema della sostenibilità ambientale”, l’analisi di Lasorella. In questa cornice, “c'è bisogno di un'interazione e di una collaborazione tra i vari soggetti pubblici per attuare le strategie regolamentari in materia di cloud. La strategia regolamentare di Agcom, sviluppata in piena coerenza con la legislazione europea di settore, ha inteso agevolare gli investimenti in infrastrutture di accesso e la più ampia diffusione della connettività ad altissima capacità. A fine 2024 le linee attive su rete Ftth (Fiber to the home ndr.), sfioravano il 30% del totale di linee attive - prosegue - L'adozione di soluzioni software defined gestite su base algoritmica, la scelta di elementi di rete diverse e indipendenti correlate alle tradizionali linee di comunicazione elettronica e funzionale alla qualità di servizio e l'ottimizzazione delle risorse di rete sono aspetti cruciali per garantire qualità, scalabilità, sicurezza e resilienza. Questo è lo scenario all'interno del quale si pone la necessità di un cambio di prospettiva”, spiega. “L'auspicio - conclude il presidente di Agcom - è che questa evoluzione possa costituire un potente volano di crescita per l'ecosistema digitale europeo e nazionale”.
(Adnkronos) - Si rinnova anche quest’anno il progetto di alfabetizzazione digitale dedicato alle ragazze e ai ragazzi della Comunità San Patrignano, promosso dall’It & Management Academy di Engineering - leader nei processi di digitalizzazione per aziende e Pubbliche Amministrazioni. I corsi di formazione, avviati già nel 2022, hanno l’obiettivo di preparare gli ospiti della struttura ad affrontare le sfide del digitale, fornendo loro competenze concrete e fondamentali per il reinserimento sociale e professionale. Il nuovo ciclo di lezioni, che viene avviato oggi 7 luglio, si svolgerà in presenza presso la Comunità e verrà articolato in una prima fase di 32 ore di formazione, coinvolgendo circa 20 ospiti. Il programma risponde all’esigenza di aggiornare le loro competenze digitali, focalizzandosi su temi oggi di stringente attualità come la sicurezza informatica la protezione dei dati personali, la gestione dell’identità digitale e l’utilizzo consapevole dell’Intelligenza Artificiale. Nello specifico, i partecipanti impareranno a creare e gestire password sicure, ad attivare sistemi di autenticazione a due fattori come lo Spid e a riconoscere siti o messaggi sospetti per evitare truffe informatiche. Si parlerà di privacy e protezione dei dati personali sui social media, dell’uso corretto del cloud e delle impostazioni di sicurezza dei dispositivi mobili. Sarà dato spazio anche all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare la propria comunicazione online e valorizzare il curriculum vitae. "Da anni Engineering promuove progetti di inclusione, sia all’interno dell’azienda che sul territorio, con la convinzione che la trasformazione digitale debba essere un’opportunità realmente accessibile a tutti, in grado di abbattere barriere e favorire un’integrazione concreta e duratura", sottolinea Ferdinando Lo Re, Direttore It & Management Academy di Engineering. "Nel nuovo progetto formativo con la Comunità San Patrignano vogliamo fornire ai partecipanti gli strumenti necessari per muoversi in sicurezza e consapevolezza nel mondo digitale, accompagnandoli verso un uso autonomo, consapevole e responsabile della tecnologia. Oggi, infatti, il digitale non è solo un mezzo professionale, ma anche una chiave fondamentale per accedere ai diritti, ai servizi e alla piena partecipazione alla vita sociale". "Sono lezioni davvero interessanti e importanti per le nostre ragazze e ragazzi, riguardanti temi che per molte persone potrebbero sembrare scontati, ma che non lo sono – spiega Francesco Vismara, responsabile dell’ente di formazione San Patrignano – Chi accogliamo deve spesso scoprire cosa sia il rispetto della privacy sul web e sui social, il comportamento da tenere e i pericoli da cui difendersi. Un ulteriore passo importante verso la loro autonomia e indipendenza, fondamentale sia per la loro vita privata che per il loro futuro lavorativo". Nel corso degli anni, il percorso formativo curato da Engineering ha visto una crescita costante: dal primo corso in Virtual Classroom sui fondamenti dell’uso del Pc e della navigazione in rete, alla formazione in presenza su strumenti come Excel, Word e la posta elettronica, fino a un percorso più avanzato nel 2024. Ogni edizione ha rappresentato un passo avanti verso l’autonomia digitale dei partecipanti.
(Adnkronos) - “I treni sono mezzi di trasporto già sostenibili, ma abbiamo voluto vivere la sostenibilità in maniera ancora più incisiva, ideando treni che consumino meno energia e sfruttando materiali riciclabili”. Così Maria Giaconia, direttore operations Regionale di Trenitalia, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. Lo stesso approccio, ossia di rendere ancora più green qualcosa già di per sé sostenibile, Trenitalia lo applica ai treni che prevedevano l’impiego anche di carburante diesel, come spiega Giaconia: “Sono stati ripensati così che possano utilizzare biocarburante. Lavoriamo non solo sulla sostenibilità ambientale, ma anche su quella sociale. I nostri nuovi treni infatti devono essere la risposta alle città del futuro, perché muoversi meglio significa vivere meglio. Abbiamo ripensato l’accessibilità dei treni, abbiamo lavorato anche sulla digitalizzazione, per fare in modo che le persone scelgano sempre più spesso il mezzo pubblico piuttosto che l’auto privata”. Un altro aspetto importante è quello dell’intermodalità, per fare ‘l’ultimo miglio’: “La stazione non sempre è in centro città e” per aiutare i viaggiatori a raggiungere la loro destinazione con i mezzi pubblici “abbiamo progettato, insieme agli operatori del Tpl, la combinazione treno e bus, acquistabile sulle nostre piattaforme. Abbiamo oltre 200 collegamenti che ci permettono di accedere ai posti più belli. Sostenibilità è anche permettere a tutti di arrivare in modo capillare ovunque, anche in quelle destinazioni un po’ meno battute”. “L’Eco Festival per noi è un appuntamento importante perché è un luogo per il confronto di idee e progetti necessari per un cambiamento verso la sostenibilità. Non siamo qui soltanto perché siamo operatori di trasporto pubblico ferroviario - puntualizza in conclusione Giaconia - ma perché ci crediamo fortemente. Per questo abbiamo voluto condividere questa partnership con l’Eco Festival”.