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(Adnkronos) - Riki e Lorella Cuccarini con 'Cha Cha Twist' si candidano al titolo di tormentone cross-generazionale dell'estate 2025. Sarà per la melodia che riporta alle vacanze di qualche anno fa o per quel balletto lanciato nel videoclip del brano che sembra fatto apposta per i balli di gruppo nei villaggi turistici ma anche negli stabilimenti balneari e nelle discoteche all'aperto ma sulle spiagge impazza la 'CuccaRiki mania'. Il brano macina visualizzazioni e passaggi radiofonici e da tre settimane e tra quelli che risuonano di più dagli altoparlanti dei lidi attrezzati. Lorella, che proprio quest'estate (il 10 agosto) compirà 60 anni, portati meravigliosamente, canta e balla con lo smalto di una teenager ma ironizza: "Riki mi ha chiamato solo perché il brano aveva questa sonorità retrò. Noi siamo i Cucca-Riki", dice. "E faremo ballare tutte le spiagge d'Italia all'insegna del Cha Cha Twist", aggiunge lui. "Vogliamo portare un po' di leggerezza tra gli ombrelloni, perché ne abbiamo bisogno", concludono insieme.
(Adnkronos) - “Di fronte alla notizia della decisione di Trump di introdurre dazi del 30% sulle esportazioni dell'Ue verso gli Usa, non possiamo che essere preoccupati e allarmati. Attendiamo di capire nella pratica come potranno essere applicati dall’1 agosto, ma ci sentiamo di ripetere, come già detto in altre occasioni, che l’Europa deve evitare di arrivare allo scontro di dazi contro dazi che non gioverebbe a nessuno. Fermezza, calma e diplomazia credo siano le risposte migliori all’ ennesimo attacco della presidenza Usa a tutto il sistema produttivo europeo che sarebbe pesantemente colpito dall’applicazione della misura, compreso il settore del legno-arredo che ha, proprio negli Usa, il secondo mercato di export. L’Europa tutta e il nostro Governo devono aver ben presente che non difendere le nostre imprese adesso potrebbe avere come conseguenza la desertificazione industriale del Vecchio Continente”. Così Claudio Feltrin presidente di FederlegnoArredo.
(Adnkronos) - “Spesso si pensa che sia l’Europa a imporre scelte ai Paesi membri, ma nel caso dell’economia circolare è accaduto il contrario: l’Italia ha tracciato per prima la strada, con esperienze concrete di raccolta differenziata, impianti industriali e filiere produttive che l’Unione ha inserito nelle proprie direttive e regolamenti, e che hanno anticipato gli obiettivi europei. Abbiamo una leadership internazionale che raccontiamo ancora troppo poco: il modello italiano dell’economia circolare è un esempio straordinario, da preservare e rafforzare per il futuro”. Questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione dell’Ecoforum 2025, tenutosi a Roma e organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.