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(Adnkronos) - Nei devastanti incendi a Los Angeles sono migliaia le persone che hanno perso la casa tra le fiamme, tra cui numerose celebrità. Molte di loro hanno utilizzato i social media per documentare i danni e l'impatto che gli incendi hanno avuto sulle loro comunità. Tanti i nomi delle star colpite in prima persona, tra loro Adam Brody e Leighton Meester, Eugene Levy, John Goodman, Anthony Hopkins, Mandy Moore, Anna Faris, Paris Hilton, Bozoma Saint John, Jeff Bridges, Billy Crystal, Spencer Pratt e Heidi Montag, Cary Elwes, James Woods, Diane Warren, Cameron Mathison, Ricki Lake, Jhené Aiko e il produttore discografico Lou Adler. Intanto l'attrice e produttrice Jennifer Garner ha raccontato di aver "perso un'amica" negli incendi che continuano a devastare la California. L'attrice, che venerdì si è offerta volontaria insieme al fondatore di World Central Kitchen José Andrés per sfamare coloro che sono stati evacuati a causa degli incendi, ha parlato con Katy Tur della MSNBC della distruzione che l'incendio di Palisades ha lasciato dietro di sé. Ha anche raccontato che una delle sue amiche di chiesa è morta negli incendi. "Ho perso un'amica e per la nostra chiesa è un dolore molto forte", ha detto Garner commossa. "Ho perso un'amica che non è uscita in tempo". Dalle piogge torrenziali agli incendi, perché la California è il ground zero dei disastri L'attrice ha ricordato di "aver vissuto a Palisades per 25 anni". "Il mio cuore sanguina per le mie amiche", ha aggiunto. "Posso elencare una lista di 100 amici che hanno perso la casa". Garner ha continuato, "Mi sento quasi in colpa quando cammino per casa mia. Mi chiedo cosa posso fare, come posso aiutare", ha detto l'attrice che ha accolto in casa anche l'ex marito Ben Affleck, padre dei suoi tre figli.
(Adnkronos) - Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, raggiunge un altro importante traguardo in ambito tecnologico e organizzativo e ottiene la certificazione Iso 27001, lo standard internazionale che attesta l’eccellenza nella gestione della sicurezza delle informazioni. La digitalizzazione è da sempre uno dei pilastri strategici di Gruppo Cap, come dimostrano le iniziative descritte nel piano industriale 2024-2028 e nel bilancio di sostenibilità 2023. L’azienda, infatti, ha investito in tecnologie avanzate per il monitoraggio delle reti idriche e per la protezione dei dati, introducendo sistemi predittivi e dispositivi smart meter, tutti protetti da tecniche di cybersecurity avanzate, necessarie per far fronte alle crescenti minacce informatiche che coinvolgono anche il settore idrico. La certificazione Iso 27001 rappresenta, quindi, un ulteriore passo avanti nel percorso di Gruppo Cap verso una gestione digitale all’avanguardia, sicura e resiliente. Infatti, la green utility lombarda ha delineato una strategia chiara e articolata per implementare un sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni efficace e conforme alle migliori pratiche riconosciute, tra cui: l’assegnazione di ruoli e responsabilità specifici sia al personale interno che ai collaboratori esterni coinvolti in attività chiave, prevedendo un programma regolare di formazione e sensibilizzazione per il personale; il monitoraggio costante dei livelli di sicurezza presenti nell’organizzazione, applicando regole chiare per l’uso delle informazioni e degli strumenti aziendali; il continuo processo di miglioramento ed evoluzione del sistema stesso, basato su un ciclo strutturato di pianificazione, esecuzione, verifica e azione, con l’obiettivo di prevenire e contrastare potenziali minacce al patrimonio informativo aziendale.
(Adnkronos) - “Questo fantastico impianto fotovoltaico è molto innovativo e unisce la tecnologia alla bellezza del luogo, è stato realizzato in tempi record da Acea e soprattutto da Areti, società del gruppo Acea, per garantire anche al Vaticano questa transizione energetica che diventa ormai ineludibile per tutto il nostro pianeta''. Lo afferma Barbara Marinali, presidente di Acea, durante l'inaugurazione ai Musei Vaticanii della nuova copertura vetrata fotovoltaica del Cortile delle Corazze. ''E' un impianto composto da 235 pannelli fotovoltaici ad altissima prestazione ed è stato realizzato grazie al coordinamento di Areti insieme ad una serie di ditte fornitrici e subappaltatrici in una armonia che ha consentito di realizzare tutto in sei mesi conciliando la realizzazione di questa infrastruttura con le visite dei turisti, che non sono state mai interrotte durante questo periodo. Una sfida che abbiamo accolto e che siamo contenti di aver portato a termine, collaborando con il Governatorato, con la Direzione infrastrutture e con tutte le strutture della città del Vaticano''. ''Questo è il primo passo di un tassello di iniziative che, insieme al Gruppo Acea, la città del Vaticano si accinge a realizzare per avere una completa transizione verso una Net Zero Economy all'interno di questo piccolo ma grande Stato. E' difficile integrare e trovare spazi dove realizzare infrastrutture fotovoltaiche in luoghi già fortemente costruiti e antropizzati. Questo è un esempio straordinario di come in un'infrastruttura che già esisteva si può pensare, immaginare e realizzare un impianto che si compenetri con un'infrastruttura già esistente. La sfida, qui e nelle città, è trovare spazi dove realizzare la transizione con infrastrutture compatibili con l'esistente”.